Foto primarie e altro








Auguri


Il circolo del PD della Valserina augura un felice natale, un buon riposo e un sereno anno nuovo, sperando che sia migliore di quello appena passato.

Davvero ancora tanti auguri

Dalla federazione

Gli uffici del partito resteranno chiusi

dal 23 dicembre 2009

al 6 gennaio 2010

Buone Feste

CONGRESSO PROVINCIALE

SI VOTA DOMENICA 13 DICEMBRE 2009

SEGGIO SERINA BAR JUVE 8-18

SEGGIO GAZEBO SERINA SCUOLE DALLE 14 ALLE 18

SEGGIO GAZEBO ALGUA PIAZZA FARMACIA DALLE 10 ALLE 13

SI VOTA TRACCIANDO UNA X SUL CANDIDATO AL SEGRETARIO E DANDO DUE PREFERENZE,UNA PER GENERE, CIOE' UNA DONNA E UN UOMO, NELLA LISTA COLLEGATA AL CANDIDATO PRESCELTO.

VI ASPETTO

ANDREA TIRABOSCHI

PER QUESTA OCCASIONE CI SARA' ANCHE IL VOLANTINAGGIO PER LE MILLE PIAZZE DEMOCRATICHE.

Relazione portavoce in occasione congresso circolo 04/12/2009

Relazione portavoce in occasione congresso circolo 04/12/2009

All’inizio ero indeciso se scrivere o meno una relazione formale su questi due anni e invece, anche per chiarire qualche idea per il futuro, sono stato obbligato.
Ho chiesto ai miei coordinatori attuali di darmi una mano con dei suggerimenti e loro impressioni e pertanto integro le loro osservazioni in questo breve testo.
Il nostro circolo nasce il 27 gennaio 2008. Da allora tanta acqua è passata sotto i ponti e sono passati già due anni che come tempo è sia tanto che poco.
E’ tanto perché in due anni di cose se ne possono fare tante, ma è poco perché i frutti delle nostre azioni si possono vedere solo a distanza di tempo e con la costanza della presenza.
Si è partiti in un contesto che per noi era più un crepuscolo che un’alba: il governo Prodi era caduto, eravamo in campagna elettorale ed eravamo abbastanza delusi più dall’immagine che il nostro governo ha dato che dall’operato perché pur con tutte le distinte da fare è stato un buon governo.
Abbiamo costituito il circolo con persone che neanche si conoscevano e come portavoce mi sono imposto di convocare il circolo e il coordinamento una volta al mese ciascuno, con l’obiettivo primario di saldare il gruppo prima che si disfacesse.
Così abbiamo passato la nostra prima campagna elettorale, un battesimo di fuoco, perché non c’erano solo le politiche ma andava al voto anche il paese principale del nostro circolo, Serina. I problemi erano vari e le novità molte: la prima colla per i manifesti; capire cosa sia la propaganda diretta, indiretta; i rapporti con il provinciale da instaurare; conoscere le persone del circolo, della valle, i meccanismi e riti del partito; la richiesta del suolo pubblico per i gazebo, come, dove , quando farle; cercare le strutture, i volantini, il materiale per fare la propaganda, cercare i posti migliori; la creazione del sito, di “riti” come il verbale e l’ordine del giorno per dare spina dorsale al nostro circolo. Il problema era di creare una rete di contatti e di pratiche basilari, come direbbero gli inglesi, un know how , cioè un COME FARE la nostra attività.
Passati i primi mesi quindi di campagna elettorale, il circolo si è dato il tempo per rinforzarsi: si sono creati altri ruoli, come quello del tesoriere, ci si è dotati di regolamenti come quello finanziario per regolare le procedure di finanziamento e di spesa.
Da lì si è lavorato per raggiungere gli obiettivi che il coordinamento si è posto: il farsi conoscere e il radicarsi. E quindi si dato avvio a una serie di iniziative: il giornalino ( mai più a colori e con quei prezzi anche se con una certa qualità), la raccolta firme per la campagna Salva Italia, la commissione ambiente che ha portato come esito l’incontro sul Pgt a Bracca, poi il documento sul lavoro a dicembre 2008 in appoggio alla manifestazione organizzato dalla comunità montana, gli unici ad aver fatto un passo politico di questo tipo che ci ha portato anche una discreta visibilità su Eco e Freepress poiché si è fatto un lavoro preventivo a livello provinciale. Poi la partecipazione a questa manifestazione e sempre sul tema del lavoro il volantinaggio a tappeto nelle fabbriche e nelle case prima della campagna elettorale per le europee culminato con l’incontro in sala civica sulla disoccupazione dal titolo “noi ci occupiamo di te”. Durante quella campagna abbiamo fatto 15 iniziative grazie soprattutto all’impegno del candidato di collegio Maurizio. Vorrei sottolineare inoltre il risultato di aver candidato uno del nostro circolo perché non era scontato affatto.
Infine, dopo una pausa estiva, si è passati alla fase congressuale e alla festa che ci ha costretto a rimanere ripiegati su sé stessi finora ma senza rinunciare a dire la nostra sui temi più delicati, cosa dimostrata dal giornalino prodotto per le primarie.
Infine proprio settimana scorsa abbiamo portato a termine un lavoro lungo e impegnativo con l’anpi sulle scuole sul tema della resistenza. Credo che sia stato un successo, perché abbiamo fatto un’operazione che è innanzitutto culturale, abbiamo colpito una fascia della popolazione delicata perché è proprio in quel periodo che si formano valori e convincimenti e inoltre abbiamo coinvolto enti e associazioni, come anpi, scuola e parrocchia che ora ci riconoscono come un punto affidabile e interlocutorio. E questo è davvero un buon modo per farci conoscere.
Questo è sinteticamente quanto è stato fatto in questi due anni. Ora vediamo però i risultati perché non basta adoperarsi per aver svolto un buon lavoro.
Quello che vedo è che ora si è formato un buon gruppo, di circa 15-17 persone, attive e disponibili rispetto a quanto proposto dal circolo. Abbiamo poi una fascia di 10 persone che sono, diciamo, sostenitori accanati e poi un’altra fascia, circa di 20 persone, che sono sostenitori occasionali. Questo è per dire che la nostra realtà è sicuramente in crescita, oltre al dato dei 31 tesserati che è un risultato eccellente se pensate che città come Pedrengo o l’alta valle alla data del 31 luglio avevano solo 16 tesserati.
Si è formato un modo di operare efficiente, riducendo il tempo che intercorre dall’ideazione dell’iniziativa allo svolgimento, e direi anche molto prolifico perché ritengo che siamo stati uno dei circoli più attivi in questi due anni nel panorama bergamasco, constatato anche il fatto che il nostro circolo essendo nuovo non ha subito frizioni interne fra vecchie appartenze o sensibilità, e nel caso ci fossero state, sono state superate.
A ciò dobbiamo aggiungere che il contesto in cui operiamo è molto diverso rispetto a quello di altri circoli per due motivi: il nostro circolo è un circolo che raccoglie più paesi e pertanto non è stato possibile identificare l’attività anche con quella prettamente amministrativa comunale, e in secondo luogo, noi operiamo in un contesto che ci è sfavorevole culturalmente sicuramente rispetto a un paese della bassa o dell’hinterland di Bergamo. Difatti un aspetto con cui abbiamo dovuto scontrarci spesso è l’elemento culturale che in fondo siamo visti ancora come i “rossi” o i “comunisti” ma io mi sento, e come io credo anche voi, abbastanza distante da quello stereotipo. Credo che il PCI sia stato per l’Italia una cannetta dell’ossigeno per tutti gli anni che ha operato e probabilmente allora l’avrei votato anch’io, ma il nostro obiettivo ora è di dire che siamo una cosa diversa, siamo un partito che cerca di coinvolgere le persone più sulla base delle idee per governare piuttosto che sull’ideologia o sull’antiberlusconismo, anche perché siamo eredi di più tradizioni, non solo di quella comunista. La nostra pecca ahimè credo che sia l’essere molto più aperti alle novità e alle trasformazioni della società, e difatti professiamo la nazione multiculturale, l’esigenza di dare la cittadinanza a chi viene da noi, che è già un passo in più rispetto alla solidarietà verso il più debole che dovrebbe essere costante in tutti i partiti ma credo che non lo sia. I nostri paesi invece sono e saranno tradizionalisti e chiusi, anche per la conformazione geografica e per la lontananza dalla città, in fondo è naturale che sia così, ma proprio per questo il nostro compito è scardinare la paura e le false idee, che lecitamente esistono, e che la Lega Nord alimenta a suo uso e consumo.
Vorrei inoltre dire qualcosa sull’amministrazione dei nostri comuni. Credo che un partito che non vive di amministrazione è un partito che è destinato a morire e l’obiettivo che si deve sempre porre è vincere le elezioni per governare BENE e a favore dei nostri concittadini. Questo passa anche dall’amministrazione dei nostri comuni. L’essere appunto un circolo intercomunale ci ha un po’ messo in difficoltà: da una parte non è stata possibile appunto l’identificazione della nostra attività come attività a favore o contro l’amministrazione comunale, cosa che negli altri circoli avviene costantemente, e dall’altra alcuni comuni erano proprio sguarniti di persone che potessero riferire e aggiornarci sull’andamento, come Cornalba.
Perciò la mia decisione è stata di procedere in questo modo: affidare alle persone che erano già nell’amministrazione l’azione amministrativa e lasciare invece al circolo in generale la battaglia prettamente politica. Anche per il difficile rapporto che si doveva poi instaurare con tutte le liste civiche e non di partito che si erano formate prima di noi.
Perciò sono stati i singoli finora, o meglio le liste civiche a noi vicine, a fare battaglia sui problemi del paese e credo che fosse l’unica scelta possibile. Poi ovviamente se ci fosse bisogno interviene anche il circolo.
Vorrei aggiungere a proposito alcune osservazioni specifiche: Bracca e Costa Serina sono amministrate da liste vicino a noi e spesso ho contatti con il sindaco di Costa Serina e il vicesindaco di Bracca. Del resto anche durante la fase di costituzione della lista mi sono tenuto sempre aggiornato sugli sviluppi interpretando un ruolo più da sostenitore esterno che da parte in causa. L’obiettivo era di costituire le liste ma ciò doveva nascere all’interno del paese, non poteva il circolo imporsi e fortunatamente, oltre ad essersi costituite, hanno anche vinto le elezioni.
Su Algua mi preme dire qualcosa anche se è stata una pagina difficile del nostro circolo. Come sapete è andata al voto solo 7 mesi fa e lì si è tentato di costruire qualcosa unendo anime e persone. Credo di aver fatto circa 100 telefonate in una settimana tra provinciale, circolo e altro ma purtroppo non se ne è fatto più nulla per motivi vari. Credo che sia stata un’occasione persa e spero che questi cinque anni di opposizione ci facciano riflettere che benché esistono divisioni e passati pesanti, è ora di guardare al futuro e di lavorare tutti insieme per i nostri paesi. Algua del resto è stata proprio il simbolo della difficoltà del circolo d’inserirsi in logiche comunali.
Il caso di Serina è diverso e mi vede coinvolto in prima persona. La lista e le elezioni sono state purtroppo a soli 2 mesi dalla costituzione del circolo e con molta inesperienza mi sono dovuto confrontare con questa sfida. L’intento era ancora unire anziché dividere e non si poteva che passare dalla lista di minoranza.
E’ indubitabile che ci siano stati problemi, una parte del circolo di Serina, dico anche giustamente, non si è sentita di sostenere la lista a causa di prese di posizioni inopportune da parte del candidato sindaco. Tuttavia ho creduto che fosse l’unica via possibile e spero che la storia mi dia ragione, vincendo le prossime elezioni con l’attuale formazione. Sono stati due anni di lavoro interno, questo è indubitabile, ma del resto né io né gli altri sapevamo molto di amministrazione e perciò abbiamo dovuto imparare l’abc, dal bilancio passando per le lottizzazioni, ecc… Ora è giunto il momento di fare il secondo passo, ovvero parlare alla popolazione e non a caso ho chiesto nella domanda di bacheca per il circolo, anche una per la minoranza.
I risultati prodotti sono stati comunque due ordini del giorno, 10 interrogazioni circa, un lavoro di indagine sui sottotetti che ormai è completato e vedremo le forme e i modi per renderlo pubblico, e cosa non banale, la capacità di individuare nelle pieghe del bilancio le volontà politiche dell’amministrazione e tenere botta poi in consiglio comunale, passando da consigli afoni a consigli in cui ora non si ha difficoltà a intervenire e rispondere.
Ora vorrei dire due cose sul futuro.
L’obiettivo primario come da due anni è quello di darci una sede fisica e un’entrata annuale che ci consenta di sopravvivere. Ora grazie al nostro pressing sembra quasi che finalmente riusciamo a fare una festa in valle Brembana, ma ci sono ancora troppi ritardi e silenzi che mi preoccupano.
Le bacheche spero siano in dirittura d’arrivo, perché è da un anno che stiamo chiedendo i finanziamenti al regionale e solo un mese fa ci ha dato l’ok ed è partita la seconda richiesta (dopo una prima tornata a marzo) per installare le bacheche sul nostro territorio. Attendiamo e speriamo che vada tutto bene.
Oltre a questi obiettivi interni e importanti, la prospettiva è che dopo aver lavorato su lavoro e ambiente, si lavori su turismo e artigianato, sviscerando questi problemi e mettendo poi l’elaborazione a disposizione ancora di chi è in amministrazione.
Sono tre semplici obiettivi che spero di portare a termine nell’arco di due anni.
Infine due valutazioni per concludere:
i risultati elettorali mi hanno lasciato perplesso a giugno e devo dire che dopo il lavoro che avevamo fatto non me lo aspettavo affatto ma del resto c’erano problemi e fattori che avevamo già sottolineato allora.
L’altra considerazione è personale. In questi due anni mi si è data una grande opportunità di crescita politica e umana. Facendo il rappresentante di questa realtà, mi sono sicuramente esposto ma sono fiero di portare con me, nella mia figura, i valori e le idee che ci accomunano. Ho avvicinato molte persone e altre le ho solo conosciute di sfuggita, con alcune sono nate splendide amicizie e anche complicità senza le quali sarebbe difficile affrontare il percorso impegnativo del fare politica.
Credo che il mio risultato più grande sia aver creato un gruppo, e di questo devo rendere merito anche ai coordinatori che mi hanno sempre supportato e sopportato quando avevo bisogno di fotocopie, consigli, suggerimenti. Sono state preziosissime le esperienze di ciascuno perchè ognuno mi ha portato un tassello con cui io a poco a poco ho potuto comporre parte del puzzle che costituisce la nostra valle.
Ciò che è avvenuto qua mi ha consentito poi di lanciarmi sul provinciale, divenendo responsabile ambiente provinciale nella segreteria della giovanile, sulla cui funzioni ho perplessità, grandi perplessità, ma credo che solo stando dentro i meccanismi stessi di questo partito si possano modificare. Ho conosciuto tantissime persone anche nella provincia, da Romano di Lombardia, Treviglio, Pedrengo, la valle Seriana e sempre ho portato come esempio di buone pratiche il nostro circolo, non da ultimo il convegno dei circoli a Milano il marzo scorso, in cui davanti ai coordinatori regionali sono salito sul palco a dire cosa stavamo facendo. Sembra banale ma i livelli che ho vissuto del fare politica sono stati veramente tanti e impegnativi. Inoltre quando abbiamo fatto le ultime iniziativa, dal giornalino all’anpi, ho sempre inviato il tutto ai coordinatori provinciali e alcuni mi hanno risposto che almeno c’è qualcuno che fa qualcosa oltre al congresso.
Credo perciò che possiamo essere fieri di quello che si è fatto e allo stesso tempo cogliere le criticità che rimangono, soprattutto sul lato interno, per poter migliorare e fare sempre meglio.
Ringrazio infine davvero tutti per il sostegno che mi avete dato in questi lunghi mesi perché da solo non ce l’avrei davvero fatta.
Grazie ancora
Andrea

Esito elezione coordinamento circolo 04/12/2009

Risulta essere eletto dall'unanimità dei 15 votanti presenti come coordinatore:

ANDREA TIRABOSCHI

Risultano essere eletti coordinatori:

Genni Grazioli, Katia Ghilardi, Figus Antonella, Virna Rondi
Luigi Pesenti, Paolo Maurizio, Aldo Tiraboschi, Giovanni Longhini

Ringrazio tutti per aver partecipato.

Andrea