I video degli incontri in valle "Partiamo dalla valle Brembana per cambiare l'Italia"

A questo canale di Youtube trovate i video degli incontri in valle Brembana che il Pd di zona ha appena ottenuto. Un po' di sana politica e confronto aperto. http://www.youtube.com/user/tirandrea?feature=mhee





L'ultimo video caricato di San Giovanni Bianco:

PD: Subito immediata e rigorosa riforma del finanziamento ai partiti


La Segreteria nazionale del PD ha stabilito tre criteri fondamentali per la Riforma: contenimento dei costi di tutte le campagne elettorali; ridurre, da subito, la quota di contributo pubblico per le elezioni nazionali, europee e regionali; la possibilità di un autofinaziamento diffuso con un tetto non valicabile, secondo modelli europei, in particolare quello tedesco

bandiere pd   Manifestazione dei democratici
La Segreteria nazionale del Partito democratico, riunitasi questa mattina, ha affrontato il tema della indispensabile e indifferibile riforma del finanziamento pubblico dei partiti. 

La giusta difesa del finanziamento della politica proprio di ogni sistema democratico non può reggersi sul mantenimento della legge in vigore, che non prevede controlli stringenti, sanzioni vere e che presenta punti oggettivi di discutibilità sul piano delle quantità e dei riscontri. In questo contesto la Segreteria nazionale del PD ha delineato un percorso per giungere in tempi brevissimi a dare risposte concrete e aprire una nuova fase.

In particolare, il PD, che dal suo atto di nascita ha fatto certificare il bilancio da una società di revisione esterna, si sta attivando in queste ore per approvare subito in Parlamento una legge sulla trasparenza e su rigorosi controlli dei bilanci dei partiti, con particolare attenzione a sanzioni certe e pesanti. Quelle forze politiche, a partire dalla Lega Nord, che si opponessero a tale riforma basilare, si assumerebbero la grave responsabilità di impedire che venga posto una prima forte correzione all’opacità dei bilanci e alla possibilità di comportamenti deviati che purtroppo caratterizzano la vita interna di troppi partiti.

Fino a quando non saranno stati approvati definitivamente norme rigorose e stringenti su trasparenza, controlli e sanzioni, il PD ritiene che debba essere sospesa la rata di finanziamento pubblico prevista per il prossimo luglio.

In parallelo, la Segreteria del Pd ritiene indispensabile e urgente che sia avviata la riforma del finanziamento pubblico alla politica, secondo modelli europei ( riparametrati alle condizioni economiche e della finanza pubblica in Italia), e che questa riforma sia inserita nella legge di applicazione dell’art. 49 della Costituzione sui partiti, in calendario alla fine di maggio. 

Questa è la sede per rimettere a fuoco la funzione cruciale delle organizzazioni politiche, per regolamentare la loro vita democratica interna e per ridefinire quantità e modalità di sostegno finanziario pubblico alla loro attività.

Per il PD i criteri fondamentali della riforma sono:

1) per una ancora più efficace moralizzazione della vita pubblica, devono essere approvate norme specifiche per il contenimento dei costi di tutte le campagne elettorali; a questo riguardo, devono essere stabiliti tetti massimi alle spese sia per le campagne elettorali nazionali che locali; devono essere preventivamente depositate presso la magistratura, nonché pubblicate sui siti web, le dichiarazioni riguardanti i fondi raccolti, la loro provenienza e le spese sostenute; deve essere approvata una rigida regolamentazione di tutte le forme di propaganda elettorale le quali, nel rispetto della parità di condizioni tra le forze politiche, siano contenute nei limiti di una normale ed esaustiva informazione elettorale.

2) Deve essere ulteriormente e significativamente ridotta, da subito, la quota di contributo pubblico per le elezioni nazionali, europee e regionali, la quale deve essere restituita alla funzione originaria: un contributo cioè alle spese in occasione di ciascuna elezione.

3) Alla base del finanziamento deve esserci la libera contribuzione da parte di singoli cittadini o associati, la possibilità cioè di un autofinaziamento diffuso con un tetto non valicabile, secondo modelli europei, in particolare quello tedesco.
Il PD si impegna, nel Parlamento e nel Paese, a promuovere e sostenere in tempi strettissimi una riforma seria, incisiva e responsabile dell’organizzazione della politica e del finanziamento pubblico e a questo fine decide di promuovere nelle prossime settimane anche una diffusa e ampia campagna di ascolto, informazione e mobilitazione politica.

Nell’immediato, il PD ha deciso nella riunione della segreteria di oggi, su proposta del Tesoriere Antonio Misiani e del responsabile comunicazione Stefano Di Traglia, di tagliare il 30 per cento delle spese previste in occasione della campagna elettorale per le amministrative del 6/7 maggio e poi del ballottaggio.

Si accelera sulla riforma dei partiti, ma la Lega frena


Depositato il testo alla Camera della nuova normativa sui controlli e trasparenza, a firma dei tre leader di maggioranza che sostengono il governo: Bersani, Alfano e Casini, ma la Lega contraria, frena il provvedimento. Il testo seguirà adesso l'iter tradizionale in sede referente e poi in Assemblea


Bersani davanti ai microfoni
Dopo l'accelerazione sull'iter della proposta di legge sulla riforma dei Partiti, depositata oggi alla Camera e firmata dai leader di maggioranzaPier Luigi BersaniAngelino Alfano e Pier Ferdinando Casiniper inasprire controlli e sanzioni sui bilanci e sul finanziamento pubblico ai partiti, la Lega ha frenato i lavori.

Contraria al provvedimento, la Lega Nord si è opposta all'esame rapido, prima ha votato no in Aula e dopo, ha raccolto e consegnato alla Presidenza della Camera 76 firme, necessarie per opporsi all'assegnazione del testo in sede legislativa alla Commissione Affari costituzionali. Ha ribaltato quindi il via libera alla legislativa, dato nel tardo pomeriggio dall'Aula. 
Il testo seguirà adesso l'iter tradizionale in sede referente e poi in Assemblea
A firmare insieme ai 59 parlamentari della Lega Nord alcuni esponenti del Pdl, di PT e del Misto. Il quorum minimo necessario era di 63 firme, un decimo del numero complessivo dei deputati.

Con la solidarietà parte la riscossa dell'Italia. Sostenere il lavoro, le imprese e le famiglie


Lettera di Pier Luigi Bersani agli elettori per le Amministrative 2012

Elezioni
Gentile elettrice, gentile elettore,
in vista delle prossime elezioni amministrative Le sarà certamente possibile conoscere e valutare le buone ragioni che il Partito Democratico Le sta proponendo, nella Sua città, per sostenere le nostre liste e la candidata o il candidato Sindaco del Centrosinistra.

Voglio cogliere l’occasione, tuttavia, per dire qualcosa sulla situazione dell’Italia, così come noi la vediamo.

Per otto anni degli ultimi dieci la destra al governo ha fatto precipitare il Paese in tutte le possibili classifiche, raccontandoci favole, occupandosi di tutto fuorché dei problemi reali degli italiani e portandoci alla fine sull’orlo del baratro.

A un solo passo dal precipizio, si è insediato il Governo Monti. A questa novità noi abbiamo dato il nostro sostegno, mettendo l’Italia prima di tutto e davanti ai nostri stessi interessi di partito. 

Abbiamo così evitato di cadere nelle drammatiche condizioni della Grecia; tuttavia i problemi di una disastrosa eredità rimangono. I tagli, l’incremento della tassazione, le difficili riforme pesano e peseranno molto sul Paese, rischiando di aggravare una recessione che è già pesante, con effetti gravi sui posti di lavoro e sulle prospettive della nostra impresa.

Noi conosciamo la situazione. Abbiamo detto la verità quando si raccontavano le favole. Sappiamo bene che oggi i margini sono stretti. Crediamo tuttavia che si possa fare qualcosa di più per dare lavoro, per garantire liquidità alle piccole imprese, per tenere a bada prezzi e tariffe che si muovono senza controllo e per consentire ai Comuni di fare investimenti e difendere gli essenziali servizi per i cittadini. Ciò significa recuperare risorse, lo sappiamo.

Lo si può fare risparmiando sulle spese della pubblica amministrazione; lo si può fare prendendo più soldi dall’evasione, dalle rendite e dai grandi patrimoni. Noi non pensiamo che le cosa possano migliorare indebolendo i diritti dei cittadini. Siamo contro la precarietà e stiamo combattendo per ridurla.

Siamo contro la totale incertezza del posto di lavoro e quindi combattiamo perché l’art.18 sia aggiornato in modo ragionevole, secondo le migliori esperienze europee, e non vanificato!

Conosciamo la disillusione dei cittadini verso la politica. Crediamo che il rimedio alla cattiva politica non sia l’antipolitica, ma la buona politica! Con le nostre proposte già avanzate da tempo, noi siamo impegnati a rendere più efficienti le Istituzioni, a ridurre il numero dei parlamentari, ad approvare una legge elettorale che consenta finalmente ai cittadini di scegliere i propri rappresentanti e non di trovarseli nominati, così come impone la sciagurata legge voluta dalla destra.

Abbiamo anche presentato una legge sui Partiti per imporre trasparenza, democrazia interna, codici etici. In ogni caso, per parte nostra, stiamo già facendo certificare i nostri bilanci da Agenzie esterne indipendenti e facciamo sottoscrivere, pena l’incandidabilità, stringenti codici etici da parte di chi compone le nostre liste. Vogliamo anche che sia più forte la rappresentanza femminile nella gestione della cosa pubblica.

Noi crediamo che l’Italia possa risollevarsi, e che la Sua città possa progredire. Pensiamo che la ricostruzione del Paese debba partire dai Comuni, che sono vicini ai bisogni dei cittadini e che oggi sono messi di fronte a troppe difficoltà, che vogliamo rimuovere. Crediamo che la riscossa del Paese possa avvenire solo nella solidarietà e non nell’egoismo. Siamo convinti che nessuno può salvarsi da solo, che il merito vada premiato e che il lavoro dipendente, autonomo, professionale o imprenditoriale vada premiato contro la rendita, il privilegio, il parassitismo. Siamo convinti che le regole vadano sempre migliorate, ma sempre e comunque rispettate, e che la furbizia non possa vincere sulla serietà e sull’onestà. 

Con queste convinzioni, con questi valori, con questi propositi noi chiediamo, in un passaggio difficile per l‘Italia, la Sua comprensione, la Sua fiducia, il Suo aiuto.

Con viva cordialità 
Pier Luigi Bersani

Incontro con on.Codurelli e il cons. regionale Tosi

sabato 14 aprile, ore 16.30, ultimo incontro del ciclo "partiamo dalla valle Brembana per cambiare l'Italia" .
Saranno presenti presso la sede del PD:
CONS. REGIONALE TOSI

ON. LUCIA CODURELLI

I temi saranno sempre quelli relativi al governo Monti e alla regione Lombardia ma anche l'attualità di alcuni temi, lavoro e riforma dei partiti, terrà banco.

vi aspettiamo 

Un po' di satira sulla Lega, in attesa di qualche riflessione politica





Bersani conquista il centro del ring


Una linea salda e un buon metodo hanno reso più forte il segretario

immagine documentoUn po’ di nervosismo nei momenti più delicati c’è stato. Ma la concertazione e il ruolo preminente dei partiti per il segretario del Pd sono due tasti molto delicati. Episodi che, comunque, non hanno distolto Pier Luigi Bersani dalla linea chiara, ferma e unitaria tra i dem che si è rivelata vincente. «Quell’articolo non sarà scritto con la mia penna – ha spiegato ieri sera Bersani – ma c’è un passo avanti importantissimo». Soprattutto per quanto riguarda il fatto che l’onere della prova in caso di un licenziamento per motivi economici ritenuto illegittimo non sarà a carico del lavoratore, ma dell’impresa. «Ora cominciamo a far lavorare il parlamento, noi siamo pronti a dare una mano seria per migliorare queste norme in maniera rapida. Ma – avverte Bersani – io non metterei davanti la questione di fiducia».
Il segretario del Pd ha lasciato la palla ai sindacati, limitandosi a un ruolo di mediazione tra questi e il governo, finché i contatti tra loro sono andati avanti.
All’indomani della chiusura infruttuosa della trattativa, Bersani ha preso in mano la situazione, nel momento che sembrava più difficile. Il 21 marzo, in prima serata davanti alle telecamere di Porta a porta, il leader dem ha piantato quei paletti che accompagneranno la posizione sua e del Pd fino al megavertice notturno di martedì a palazzo Chigi. L’esecutivo presenterà la riforma sotto forma di un decreto? «Credo che non possa esistere in natura». E il decreto non c’è stato, avendo preferito il governo la strada del disegno di legge “salvo intese”. Il premier considera il testo blindato? «Non penso che Monti possa dire al Pd prendere o lasciare. Non mi aspetto che lo faccia, è chiaro che noi votiamo quando convinti, bisogna ragionare con noi». Il presidente del consiglio, effettivamente, non ha mai dimostrato di voler presentare un pacchetto chiuso alla sua maggioranza, mantenendo un atteggiamento ben diverso da quella semplice «consultazione» concessa alle forze sociali.
Nei giorni successivi, Bersani mette a tacere anche le voci riguardo al rischio di una crisi di governo («Cerchiamo di stare belli calmi») e alle spaccature interne al Pd: «Lasciate perdere le spaccature del Pd – è l’invito del segretario ai giornalisti – che poi siete smentiti tutte le volte». Appunto: in direzione la parola d’ordine, col copyright dalemiano, è stata “libro Cuore”.
Non che tra i dem non si fossero registrate effettivamente posizioni divergenti, tra i nyetsoprattutto di Giovani turchi, Damiano e D’Antoni, da una parte, ed Enrico Letta che, dall’altra, garantiva un «ovvio sì» dei dem alla riforma in parlamento.
Come si è arrivati dunque al clima unitario (almeno stavolta, sinceramente unitario) registrato in direzione? Lo spiega Giorgio Tonini: «Un partito maturo accetta la discussione, riconoscendo la cittadinanza anche alle idee della minoranza, che possono essere anche buone idee. In passato non è stato sempre così, ma stavolta questo si è verificato. Poi Bersani è stato bravo ad aver tenuto la linea decisa da tutto il partito».
L’augurio dell’esponente di MoDem è che «questo metodo, più tolleranti nella discussione per essere più unitari nella decisione, possa ripetersi anche nel futuro, aiutando il Pd a fare un importante salto di qualità». 
Commento pubblicato su Europa del 05/04/2012

Un passo avanti importante


Soddisfazione di Bersani per il recepimento del principio del reintegroin relazione all'Articolo 18 da parte del governo. Intervista al TG3


Bianca Berlinguer e Bersani
“Quell'articolo non sarà scritto con la mia penna, tuttavia credo che sia un passo avanti importantissimo”. Così il segretario del Pd Pier Luigi Bersani ha definito il testo della riforma del mercato del lavoro presentato oggi dal premier Monti e dal ministro Fornero.

Bersani, durante l'intervista con il Tg3, si è detto soddisfatto che sia stato recepito il principio del reintegro in relazione all'art.18, ma soprattutto che si sia evitata l'idea di una monetizzazione del lavoro. "L'onore della prova – ha dichiarato Bersani - non sarà a carico del lavoratore. Il principio del reintegro c'è e c'è anche l'onere della prova non a carico del lavoratore. Questo risponde all'ansia che si stava diffondendo tra milioni di lavoratori. È un risultato importante".

Misiani: "Tesoriere? Ormai è una parolaccia"



Intervista a Antonio Misiani di Nicola Imberti - Il Tempo


«Ormai non si può più dire che fai il tesoriere, è diventata una parolaccia». Antonio Misiani si concede una battuta commentando ciò che sta accadendo ai suoi "colleghi". Lui, deputato bergamasco del Pd, da tre anni ha il compito di vigilare sulle casse del partito. Vita difficile quella del tesoriere. «Mi chiedono in continuazione soldi - racconta - è una costante. Ricevo in media una decina di telefonate al giorno».

E dice più volte sì o no? 

«Dico parecchi no, ma le assicuro che i sì non mancano. Anche perché il compito del tesoriere è proprio quello di allocare le risorse per favorire l'attività politica del partito a livello nazionale e sul territorio».

Lega, Migliavacca: "E' urgente la riforma dei partiti"


"È urgente la discussione e l’approvazione in Parlamento di una legge sui partiti per dare finalmente attuazione all’articolo 49 della Costituzione. Non è più una riforma prorogabile perché servono trasparenza e credibilità per mettere in sicurezza la democrazia del nostro Paese". 


Lo dichiara Maurizio Migliavacca, coordinatore della segreteria nazionale del PD, commentando l’inchiesta che coinvolge il tesoriere della Lega. 

"La proposta di legge presentata dal Partito democratico in Parlamento prevede che i partiti siano trasformati in associazioni riconosciute con personalità giuridiche e che la concessione dei rimborsi elettorali venga vincolata a paletti statutari, stabilendo anche la certificazione dei rendiconti ad una società di revisione e il controllo da parte della Corte dei Conti".