Riassunto dell'assemblea provinciale di venrdì 16 maggio

La seduta si è aperta alle ore 21.
Gli argomenti affrontati sono stati i seguenti:

-Approvazione regolamento finanziario provvisorio in attesa di quello regionale. Benchè sia provvisorio, il regolamento prevede l'istituzione di un tesoriere (facoltativo) per circolo, un colleggio dei revisori a livello provinciale e autofinanziamento anche attraverso il tesseramento che si farà,ma per il quale è stata abolita la quota minima da parte dell'assemblea venerdì stesso. infine per ogni eletto del PD è stata prevista una quota da destinare al partito senza ulteriori precisazioni sull'entità.

- Istituzione di un organo politico in senso stretto quale la direzione. (varii dibattiti ma tutti sono favorevoli)

- Convention organizzativa a giugno. Vorrei sottolineare che tutti gli aderenti al aprtito potranno partecipare a questa riunione e portare ciascuno il proprio contributo. Sul sito provinciale ci sono ulteriori precisazioni ma in sostanza si tratta di definire le aree territoriali, l'organizzazione definitiva del partito e della componente giovanile.

-Festa democratica: ogni circolo deve dare una mano alla realizzazione della festa provicniale a celadina fra il 3 e il 21 luglio. Dobbiamo dare la risposta e la disponibilità entro il 9 giugno, sia a livello personale che a livello di circolo. Ci viene richiesto in aprticolare una notte per sorvegliare al festa e una sera al punto d'incontro politico, ovvero al spazio tesseramento. Inoltre è possibile aiutare sia in fase di montaggio che in fase di smontaggio, dal 17 a 2 giugno e dal 22 al 27 luglio.

- Dibattito sulla mancanza di spazi meramente di discussione politica nel partito e assenza di scambio fra le varie aprti. Manca in sostanza la forma e il luogo in cui discutere su cui siamo e sulla nostra identità. E' sentita in particolar modo l'esigenza da parte dell'assmblea di un "congresso" del pd bergamasco dove scatenare un brain-storming e infine mettere nero su bianco cosa cavolo vuole fare il pd nella nostra provincia, oltra al dato meramente organizzativo!

La riunione si è sciolta alle ore 23,30

Andrea

Intervista a Mauro Ceruti, senatore del pd. Eco di bergamo, 24/04/08

«Il Pd è di centro e non è un partito del leader». Nel Partito democratico il mondo cattolico è rappresentato da circa 150 parlamentari. E ancora «mi dispiace che Bertinotti sia rimasto fuori», anche perché l'assenza della sinistra non deve portare il Pd a oscillazioni «per rappresentare ciò che non deve». Il professor Mauro Ceruti, neosenatore del Pd, preside dimissionario della facoltà di Scienza della formazione dell'Università di Bergamo («Lascio la facoltà che ho creato e mi metto in aspettativa») per potersi dedicare al mandato parlamentare, spiega quello che sarà il ruolo dei cattolici nel Pd.
I radicali «chiamati» per controbilanciare i cattolici nel Pd hanno avuto quello che hanno voluto senza pagare pegno.
«A non pagare pegno nella sconfitta elettorale sono stati innanzitutto i parlamentari dell'area cattolica nel senso di militanza politica e culturale. Sono circa 150: persone con una lunga militanza cattolica, a partire dalla Dc, o che sul fronte dei valori li hanno attivamente testimoniati nella vita politica. Piuttosto ritengo che una penalizzazione per i cattolici ci sia nel centrodestra per come Pdl e Lega si sono presentate alle elezioni: di fatto c'è stata l'espulsione dell'unico partito esplicitamente cattolico. Il centrodestra ha sì assunto alcuni valori tradizionali della Chiesa, ma li ha proposti ideologicamente spesso affidandoli ai cosiddetti atei devoti. Non dico questo con vis polemica, ma come lettura della situazione. Ricordiamo che il Pdl si è proclamato anarchico sul piano dei valori, e la Lega è un movimento che dalle origini si propone come neopagano, a parte la tentazione di impugnare il Crocifisso come bandiera, ma non come valore».
La scorsa legislatura in più di un'occasione sui temi etici i cattolici di centrodestra «aiutarono» quelli di centrosinistra. La morale cattolica sarà ancora unificante?
«Il richiamo al voto di coscienza è caratteristico dei politici di cultura cattolica. Ridefinirei il problema. Il Pd nasce come scritto nel Manifesto dei valori, di cui sono stato relatore, come partito nazionale e non di una parte. Il Pd inoltre nasce come il partito delle migliori tradizioni riformiste e riformatrici, ma anche esclusivamente da un contributo attivo dei cattolici democratici. Il Pd non è e non deve essere, a scanso di equivoci, una filiazione dei tradizionali partiti di sinistra, della sinistra riformista, inoltre non è e, per quanto ci riguarda, non deve essere un partito di sinistra».
Quale allora il ruolo dei cattolici?
«La funzione dei cattolici democratici non è quella degli Indipendenti di sinistra di memoria comunista e neppure quella dei cristiano sociali. I cattolici democratici del Pd sono cattolici romani al 100%. Inoltre la strategia, o la tattica, politica proprio perché il Pd non è partito di sinistra, non è cercare alleanze nei partiti di centro. Perché il centro è al centro del Pd anche e soprattutto attraverso il contribuito dei cattolici democratici. Il problema non è ricreare un'alleanza di centrosinistra mettendo al centro Casini e a sinistra il Pd. La vocazione del Pd è al centro ovviamente con la sinistra riformista, ma per accreditarsi non ha bisogno di alleanze al centro. Altrimenti significherebbe mettere il Pd sulla strada dell'eredità del Pci. Ma il Pd non è erede nemmeno di Pds e Ds. Gran parte dei Ds e della Margherita hanno dato luogo al Pd che ha voluto essere non un cartello elettorale, ma un partito nuovo attraverso il quale costruire una nuova politica riformatrice: e i cattolici democratici non si sono mai definiti riformisti, ma riformatori sia che stiano a destra che a sinistra».
Questo contrasta con le dichiarazioni di Veltroni.
«È oggetto di discussione nel partito fin dalla campagna elettorale che si debba aprire un dialogo e un'alleanza tattico-strategica con i cattolici democratici dell'Udc o con alcuni che potevano rendersi disponibili all'interno del Pdl».
Quindi, tornando alle alleanze: o Casini entra o si fa un'alleanza che non va confusa con l'occupazione del centro, oppure se ne torna dall'altra parte?
«Certi valori di centro riformatore sono espressi dall'area riformatrice sia cattolica che liberale del Pd. Questo non vuole dire chiudere le porte a Casini, anzi vuol dire spalancarle all'interno di un dialogo che è alla ricerca di una sintesi condivisa: sia che si tratti dell'appartenenza a un unico partito sia che si tratti di un'alleanza politica di centrosinistra in funzione di un governo del Paese a tutto tondo».
Ma nel Pd la presenza cattolica ha una sua identità?
«Nel Manifesto dei valori si afferma che contrastiamo ogni tipo di politica populista o radicale di massa. Quindi critichiamo l'idea che il Pd sia un partito del leader. Il Pd non vuole consolidarsi come partito del leader, così come non vuole essere una federazione, un cartello elettorale di post-qualcosa, ma non vuole neppure annacquare o perdere quella grande risorsa interna che sono le tradizioni di cultura politica da cui proviene. La tradizione del cattolicesimo democratico è di quelle giunte al Pd senza conoscere sconfitte. Altre tradizioni sono state battute dalla storia. Il contributo del Pd sarà quello di andare oltre la contrapposizione fra laici e cattolici all'interno di una prospettiva che riconosca il valore profondo dei riformisti e dei riformatori democratici, di non credenti e credenti, stabilendo le condizioni e i metodi per punti di incontro indispensabili a proposito di problemi e temi inediti sui quali risposte precise non le ha nessuna tradizione politica. Possiamo averla come credenti, ma non come appartenenti a un partito».
Mino Carrara

Appuntamenti del PD nei prossimi mesi.

Ecco i principali momenti predisposti nell'immediato per conntinuare a far crescere il pd in provincia.

VENERDI 16 MAGGIO*, ore 20.45: all'interno dell'ordine del giorno dell'Assemblea provinciale che si svolgerà alla casa del Giovane, e che sarà aperta a tutti i portavoce dei circoli, è prevista la presentazione della Conferenza Organizzativa. In quella sede verrà consegnato il "documento base" per la discussione interna ai circoli.

SABATO 24 MAGGIO*: "FARE SOCIETA' - 1° Forum dei portavoce di tutta la Lombardia" con la partecipazione, fra gli altri, di Walter Veltroni, Ilvo Diamanti, Maurizio Martina. Per maggiori informazioni visitare il sito www.pdlombardia.itL'incontro si svolgerà a Milano, presso il Teatro Strehler (L.go Greppi, Milano, linea verde 2, fermata Lanza) con inizio alle ore 10 e chiusura dei lavori alle ore 14.

SABATO 7 GIUGNO*: CONFERENZA ORGANIZZATIVA PROVINCIALE dalle ore 9.00 alle ore 17.00, presso la Casa del giovane (con possibilità di pranzo)

_Chi può partecipare_: l'appuntamento è aperto a tutti gli aderenti al Pd bergamasco, anche se E' RICHIESTA VIVAMENTE la presenza dei membri dell'Assemblea provinciale e di due/tre rappresentanti per ogni circolo, a partire dai portavoce.

_Qual'è il programma_: 9.00: comunicazioni iniziali; 10:00: divisioni in gruppi di lavoro (comunicazione, convention e consulta degli amministratori, giovani, organizzazione territoriale del partito, scuola di formazione politica); 13.00: pranzo; 14.30: restituzione del lavoro dei gruppi; 15.30: dibatitto e chiusura dei lavori.

_Qual'è l'oggetto della discussione_: la conferenza organizzativa a ha il compito di approfondire il modo di essere, discutere, comunicare, fare politica all'interno del nostro partito a livello provinciale, tematico e territoriale . La discussione viene avviata a partire dal "Documento base" che sarà on line sul nostro sito a partire dal lunedi 19 maggio. Esso può e deve essere discusso, integrato, rielaborato a partire dagli spunti che emergeranno lungo il percorso. Eventuali contributi, oltre che essere discussi durante la conferenza, possono essere inviati all'indirizzo mail organizzazione@pdbergamo.it

_Dove va a finire il frutto di tutto questo lavoro_: tutto quanto emergerà dalla Conferenza organizzativa, inquadrato dentro lo Statuto regionale che sarà votato entro la fine di giugno, servirà a stendere il regolamento quandro del Pd provinciale. Tale regolamento verrà sottoposto al voto dell'Assemblea provinciale entro l'inizio di luglio.

Presentazioen del libro NORD TERRA OSTILE

Lunedì 19 maggio *alle ore *18,00*
a *Bergamo*

- *sala del Circolo "Minardi"* (Borgo S. Caterina 62)_/

*Presentazione del libro "NORD TERRA OSTILE"*/_Saluta: *Mario CASATI* (Circolo culturale "Minardi")

Partecipano:*Marco ALFIERI* (autore del libro - giornalista de Il Sole 24 Ore)
*Antonio MISIANI* (Deputato PD)*
Gianni CUPERLO* (Deputato PD)*
Paolo SEGATTI* (Docente all'Università di Milano - Facoltà di scienze politiche)Coordina:*Franco CATTANEO* (Vicedirettore de L'Eco di Bergamo)

Seminario sui flussi elettorali

Sabato 17 maggio dalle ore 9.30 alle 13presso La Cascina del Ronco (via Ronco Basso 13- Villa d'Almè)utilizzeremo le competenze professionali del prof. Roberto Biorcio ( docente di metodologia dellaricerca poltica presSo l'Università Bicoccca di Milano) per un approfondimento - non solo statistico- dei flussielettorali nel nostro territorio.

Titolo "DOVE VANNO A FINIRE LE APPARTENENZE QUANDOSFUGGONO DI MANO ALLE PERTINENZE "?

L'inzitiva , promossa dal Circolo provvisorio permanenteOvomaltina, d'intesa con la Segreteria del PD bergamasco, avrà carattereseminariale. Richiediamo quindi - per evidenti ragioni organizzativa-di esplicitare la vostra adesione tramite l'invio del modulo allegatoentro mercoledi 14 maggio.
Grazie
Vanni Maggionicell 335 5844756

NB: per chi volesse aderire mandatemi un email e vi inoltrerò l'allegato.

Verbale del circolo di domenica 04/05

Durante la riunione si è parlato per un tempo molto ampio dei risultati delle elezioni nazionali e in valle, con un particolare focus su Serina sia come dato comunale che come dato invece anomalo per le politiche.
Sono emerse due richieste precise: da un parte l'esigenza di indicazioni e d'identità da parte della base di fronte allo smarrimento causato dalle elezioni e dall'assenza di una programmaticità nell' azione del pd. Dall'altra si è avuta la presa d'atto che il centrosinistra per così è come era formato non puo' più esistere sia per contenuti che per struttura formale. Tuttavia proprio perchè la sicurezza e altre problematiche sentite soprattutto da destra sono state fatte nostre, non dobbiamo affatto assimilarci nelle risposte ma anzi dare una seria alternativa alle soluzioni populistiche e quasi xenofobe del Pdl ( vedi decreto sulal sicurezza!).
Per l'attività del circolo si è stabilito che ci si riunirà ogni VENERDì primo del mese, anche solo per parlare e discutere. E' emersa la possibilità di organizzare incontri con esperti che aiutino la formazione di una coscienza e conoscenza civile adeguata, ovvero di esperti che insegnino a legger e il bilancio e gli atti comunali. Oltre a ciò sicuramente si potranno organizzare incontri di stampo più culturale, ma su ciò bisogna attrezzarsi.
Inoltre è emersa l'esigenza di creare uno strumento che potrebbe essere un volantino o un giornalino periodico epr poter farci conoscere e radicarci. Più ci penso più ritengo che un giornalino di stampo vallare non puo' che ssere utile in effetti, anche se prima ero scettico, poichè aiuterebbe la gente a superare i campanilismi che ci sono tutt'ora e a far passaer il emssaggio che se non ci si allea si muore...
Altra istanza è quella della sede, per la quale mi intresserò presso al parrocchia eppoi vedremo. Un'idea potrebbe essere tuttaiva creare una sede operativa in valle brembana, accessibile a tutti i circoli, e creare invece punti di ritrovo nei singoli circoli.
L'assemblea si è chiusa alle 23,30.

Alcune delucidazioni sul pd dei prossimi mesi...

Un congresso tematico per avviare una grande riflessione sui temi che sono stati al centro della campagna elettorale. La proposta emerge dalla riunione che si è tenuta fra Walter Veltroni, segretario del Partito Democratico, Dario Franceschini, vice segretario, Andrea Orlando, responsabile Organizzazione e i segretari regionali. Il congresso si terrà in autunno mentre nei prossimi giorni il PD darà il via anche ad un tesseramento, tra l’altro previsto nello Statuto.

Tra le proposte, che saranno discusse e approfondite durante il coordinamento nazionale, in programma la prossima settimana dopo il giuramento e il voto di fiducia del nuovo governo previsto il 12 maggio, anche una giornata di assemblee in tutti i circoli del Pd. Annunciata anche una campagna capillare di confronto nei territori.

Andrea Orlando, responsabile Organizzazione del PD, precisa che il congresso non comporterà alcun cambiamento degli organismi dirigenti, e non ci saranno elezioni di alcun tipo. In pratica gli iscritti dovranno esprimersi solo sulla linea politica del PD.

Orlando ha anche aggiunto che la specificità dei temi e la platea che vi prenderà parte, saranno definite in seguito. “Le modalità del congresso – ha ribadito Orlando – devono essere ancora definite, ma il dato essenziale è che i nostri iscritti si pronunceranno sulla linea programmatica del partito. Siamo un partito nuovo – ha spiegato Orlando – e navighiamo in mare aperto perché vogliamo costruirlo in modo nuovo”.

La proposta del congresso arriva direttamente da Veltroni che ha accolto le proposte di approfondimento lanciate dai segretari regionali. Nella riunione si è concordato sulla necessità di radicamento del PD sul territorio. Si procederà alla formazione di un governo ombra, che avrà un accordo non solo con i gruppi parlamentari ma anche con il territorio.

Per quanto riguarda l’assemblea nazionale, prevista prima dell’arrivo dell’estate, eleggerà tutti gli organismi del partito, il nuovo esecutivo, che per la fase transitoria erano stati nominati da Veltroni.

Paolo Giaretta, segretario regionale del Veneto, aggiunge che scomparirà anche il cosiddetto caminetto che “è stato uno strumento emergenziale, del passaggio da un partito di governo ad un partito di opposizione”.

La linea politica viene decisa nelle sedi di partito, e non nelle associazioni o fondazioni. “Le fondazioni sono previste dallo statuto, e sono un luogo di elaborazione politica e culturale”, ha affermato Orlando. Ma se accadesse però che le fondazioni decidano anche la linea politica e dessero vita a correnti “metterebbero in difficoltà il partito”. E’ molto chiaro al riguardo Veltroni quando si rivolge ai segretari regionali riuniti. “Sulla mia tomba voglio che sia scritto che non ho mai promosso o aderito a una corrente e mi piacerebbe che il partito fosse così, aperto, con centri di elaborazione e discussione, dove si parla per idee e non per ragioni di appartenenza”.

Ridefinito anche il tema delle alleanze: dalla riunione è emerso che il PD è un partito che deve sempre partire da proprio programma e dalle esigenze del territorio. Sulle alleanze Giaretta ha spiegato che saranno stabilite su un progetto locale. “Il PD – ha dichiarato il segretario regionale del Veneto – è un partito federale e quindi le alleanze vengono decise su un progetto a livello locale, e non su un territorio nazionale da Roma”.

Veltroni l’ha ripetuto nelle conclusioni: “Nessuno è tanto pazzo da pensare ad un partito autosufficiente, sgombriamo il campo dal falso dibattito sulle alleanze, che ci infila in un vicolo cieco, perché il senso della vocazione maggioritaria è avere un progetto complessivo per il Paese”. Al riguardo Veltroni e Franceschini concordano nel dire che “tornare alle alleanze contro è un’operazione che non regge”.

Per questo il radicamento del PD sul territorio è fondamentale: via libera, dunque, al tesseramento, alla campagna d’ascolto in tutto il paese, considerando ogni circolo, sui temi che affliggono gli italiani in questo momento. Un ulteriore passaggio saranno le primarie sul territorio per scegliere i candidati sindaco e presidente di provincia in vista delle amministrative del 2009. Essenziale il governo-ombra, in stretto contatto anche col territorio, un segno di un’opposizione riformista. Infine si arriverà al congresso d’autunno con tutta una serie di temi sui quali confrontarsi.

Se c'è qualcuno batta un colpo

Allora...
d'alema ammette che nel Pd ci sono le correnti, Fioroni annuncia una prossima riunione della sua corrente popolare, i capogruppo alla camera e al senato sono stati confermati dal vertice e i parlamentari hanno dato la loro approvazione (obbligata)- nulla contrario a Soro e finocchiaro, ottime persone, ma si sarebbe dovuto fare diversamente.
C'è chi corre verso il centro, verso sinistra, i verdi e chi dice che dobbiamo correre dietro alle lega e al centrodestra: ronde, partito del nord, Latorre che apre alla lega (costola della sinistra, sono d'accordo solo per il fatto che lega ascolta gli operai molto più di noi, ma per il resto non ha nulla da spartire per dna culturale e per risposte ai problemi). C'è lItalai dei valori che non solo non si è sciolta nel Pd, ma addirittura ha creato un gruppo autonomo e Di Pietro non esita a impallinarci ogni volta che apre bocca.
Qua a Bergamo tutto tace, circoli lasciati un po' a sè stessi, i pochi volenterosi hanno cercato di tirar su di morale i membri del proprio circolo, ma dal provinciale nessuna indicazione.
Si riflettiamo sulla sconfitta, sul problema del governo Prodi e che la lega è più brava di noi e dovremmo imitarla...BALLE!!!!!!!!!!! L'errore nostro è che non abbiamo sfruttato l'operato buono del governo in campagna elettorale e peccato che alla fine non siamo riusciti nasconderci dietro un fuscello. Risultato: avete rinnegato il vostro governo, è stato un disastro, perchè siamo andati a chiedere il voto? (credo che veltroni abbia fatto veramente bene, doveva essere pero' meno buono verso gli avversari... altro che flair play.. dobbiamo essere d'ora in poi pungenti e rispondere su tutto..)
Capitolo lega: la lega ha l'unico merito di essere presente sul territorio e di dare a livello locale risposte (non è poco, ma spesso le soluzioni sono disastrose-Caravaggio docet-), ma a livello anzionale è da 25 anni che predic a bene e razzola male. Che facciamo? le ronde? facciamo passare la PERCEZIONE che l'Italia è uno stato insicuro e che vogliamo preservare pura la nostra razza( perchè ormai siamo su questi livelli..)?
Cerchiamo invce ora in qeusto momento di riscoprire o di scoprire la nostra vera identità di centro sinistra, d'integrazione della diversità, di società multi-etnica, di colpire chi sbaglia ma di non generalizzare, di essere di centro sinistra. Perchè dobbiamo capire che se non abbiamo un'identità precisa, chira, idee semplici e uniche su certi problemi, si va avanti come un carrozone dove a un problema ci sono 100.000 mila voci che rispondo in diverso modo e con mille sfumature...
CAPIRE CHI SIAMO PER CONFRONTARCI CON GLI ALTRI, soprattutto da un punto di vista ideologico, nel vero senso della parola, ovvero di pensiero, eprchè il primo effetto negativo è che la base rimane spaesata, e man mano ci saluta perchè non sappiamo dare risposte univoche nemmeno ai nostri componenti.
E guai a cercare di imitare la lega o il Pdl, perchè altrimenti io prendo la tessera direttamente del loro partito e faccio prima. Abbiamo dimenticato problemi come sicurezza, legalità ec...? Io credo solo in parte, perchè l'integrazione che è sempre stata un nostro cavallo di battaglia è l'unica soluzione a mio avviso del fneomeno criminalità fra gli immigrati( e èeccato che gli italiani commettano l'80% dei reati..). Integrazione significa studio dell'italiano, conoscenza e fedeltà alla nostra legge, gruppi di ragazzi non per etnie ma misti, no a quartieri-ghetti ma appartamenti con famiglie italiane e straniere o miste uno fianco all'altro.
Noi dobbiamo essere l'alternativa, e non come si dice la brutta copia. E sia ben chiarao, cofferati fa bene il suo lavoro, perchè se distrugge il campo nomadi eprchè rischia in caso di alluvione o cerca di dare dignità al centro storico invaso da scorribande attraverso maggiore sorveglianzae e poteri ai vigili non fa altro che dare risposte giuste ai bisogni della popolazione.
Infine, quando potrò dire tutto questo all'interno di un organo di un partito, quando potrò dire la mia davanti ad altri responsabili del aprtito che devono ascoltare la base, invece di scrivere su questo blog?
FIno ad ora le elezioni hanno giustificato tutto, bisognava restare uniti e l'abbiamo fatto. Ma ora, che senso ha un'assemblea provinciale nata nelle elezioni primarie e corretta con la quota aggiuntiva. i portavoce, "quelli sul territorio", avranno ora un luogo in cui confrontarsi anche e soprattutto con i responsabili provinciali e regionali? Perchè se non si ascolta chi ha orecchie nel territorio, vent'anni di opposizione sono ancor poco. E in fondo l'idea di un bel congresso i cui tutti potranno dire la loro, sarà lungo ecc,ma non è proprio un'idea così balzana. Sicuramente è il luogo e il modo migliorare per superare questa fase di stallo e per evitare che il Pd si disperda in mille rivoli fra correnti, teste,ecc..
Ora umiltà, meditazione sulla nostra identità, perchè solo capendo chi siamo riusciamo dare risposte e alternativa al centro destra. e last but not least più democraticità all'interno del nostro partito. E Veltroni impari ad essere meno buono e più ringhioso come Bersani o Bindi! In fondo, a me, comincia a mancare Prodi..Silenzio e tanto tanto lavoro..