Foto primarie e altro








Auguri


Il circolo del PD della Valserina augura un felice natale, un buon riposo e un sereno anno nuovo, sperando che sia migliore di quello appena passato.

Davvero ancora tanti auguri

Dalla federazione

Gli uffici del partito resteranno chiusi

dal 23 dicembre 2009

al 6 gennaio 2010

Buone Feste

CONGRESSO PROVINCIALE

SI VOTA DOMENICA 13 DICEMBRE 2009

SEGGIO SERINA BAR JUVE 8-18

SEGGIO GAZEBO SERINA SCUOLE DALLE 14 ALLE 18

SEGGIO GAZEBO ALGUA PIAZZA FARMACIA DALLE 10 ALLE 13

SI VOTA TRACCIANDO UNA X SUL CANDIDATO AL SEGRETARIO E DANDO DUE PREFERENZE,UNA PER GENERE, CIOE' UNA DONNA E UN UOMO, NELLA LISTA COLLEGATA AL CANDIDATO PRESCELTO.

VI ASPETTO

ANDREA TIRABOSCHI

PER QUESTA OCCASIONE CI SARA' ANCHE IL VOLANTINAGGIO PER LE MILLE PIAZZE DEMOCRATICHE.

Relazione portavoce in occasione congresso circolo 04/12/2009

Relazione portavoce in occasione congresso circolo 04/12/2009

All’inizio ero indeciso se scrivere o meno una relazione formale su questi due anni e invece, anche per chiarire qualche idea per il futuro, sono stato obbligato.
Ho chiesto ai miei coordinatori attuali di darmi una mano con dei suggerimenti e loro impressioni e pertanto integro le loro osservazioni in questo breve testo.
Il nostro circolo nasce il 27 gennaio 2008. Da allora tanta acqua è passata sotto i ponti e sono passati già due anni che come tempo è sia tanto che poco.
E’ tanto perché in due anni di cose se ne possono fare tante, ma è poco perché i frutti delle nostre azioni si possono vedere solo a distanza di tempo e con la costanza della presenza.
Si è partiti in un contesto che per noi era più un crepuscolo che un’alba: il governo Prodi era caduto, eravamo in campagna elettorale ed eravamo abbastanza delusi più dall’immagine che il nostro governo ha dato che dall’operato perché pur con tutte le distinte da fare è stato un buon governo.
Abbiamo costituito il circolo con persone che neanche si conoscevano e come portavoce mi sono imposto di convocare il circolo e il coordinamento una volta al mese ciascuno, con l’obiettivo primario di saldare il gruppo prima che si disfacesse.
Così abbiamo passato la nostra prima campagna elettorale, un battesimo di fuoco, perché non c’erano solo le politiche ma andava al voto anche il paese principale del nostro circolo, Serina. I problemi erano vari e le novità molte: la prima colla per i manifesti; capire cosa sia la propaganda diretta, indiretta; i rapporti con il provinciale da instaurare; conoscere le persone del circolo, della valle, i meccanismi e riti del partito; la richiesta del suolo pubblico per i gazebo, come, dove , quando farle; cercare le strutture, i volantini, il materiale per fare la propaganda, cercare i posti migliori; la creazione del sito, di “riti” come il verbale e l’ordine del giorno per dare spina dorsale al nostro circolo. Il problema era di creare una rete di contatti e di pratiche basilari, come direbbero gli inglesi, un know how , cioè un COME FARE la nostra attività.
Passati i primi mesi quindi di campagna elettorale, il circolo si è dato il tempo per rinforzarsi: si sono creati altri ruoli, come quello del tesoriere, ci si è dotati di regolamenti come quello finanziario per regolare le procedure di finanziamento e di spesa.
Da lì si è lavorato per raggiungere gli obiettivi che il coordinamento si è posto: il farsi conoscere e il radicarsi. E quindi si dato avvio a una serie di iniziative: il giornalino ( mai più a colori e con quei prezzi anche se con una certa qualità), la raccolta firme per la campagna Salva Italia, la commissione ambiente che ha portato come esito l’incontro sul Pgt a Bracca, poi il documento sul lavoro a dicembre 2008 in appoggio alla manifestazione organizzato dalla comunità montana, gli unici ad aver fatto un passo politico di questo tipo che ci ha portato anche una discreta visibilità su Eco e Freepress poiché si è fatto un lavoro preventivo a livello provinciale. Poi la partecipazione a questa manifestazione e sempre sul tema del lavoro il volantinaggio a tappeto nelle fabbriche e nelle case prima della campagna elettorale per le europee culminato con l’incontro in sala civica sulla disoccupazione dal titolo “noi ci occupiamo di te”. Durante quella campagna abbiamo fatto 15 iniziative grazie soprattutto all’impegno del candidato di collegio Maurizio. Vorrei sottolineare inoltre il risultato di aver candidato uno del nostro circolo perché non era scontato affatto.
Infine, dopo una pausa estiva, si è passati alla fase congressuale e alla festa che ci ha costretto a rimanere ripiegati su sé stessi finora ma senza rinunciare a dire la nostra sui temi più delicati, cosa dimostrata dal giornalino prodotto per le primarie.
Infine proprio settimana scorsa abbiamo portato a termine un lavoro lungo e impegnativo con l’anpi sulle scuole sul tema della resistenza. Credo che sia stato un successo, perché abbiamo fatto un’operazione che è innanzitutto culturale, abbiamo colpito una fascia della popolazione delicata perché è proprio in quel periodo che si formano valori e convincimenti e inoltre abbiamo coinvolto enti e associazioni, come anpi, scuola e parrocchia che ora ci riconoscono come un punto affidabile e interlocutorio. E questo è davvero un buon modo per farci conoscere.
Questo è sinteticamente quanto è stato fatto in questi due anni. Ora vediamo però i risultati perché non basta adoperarsi per aver svolto un buon lavoro.
Quello che vedo è che ora si è formato un buon gruppo, di circa 15-17 persone, attive e disponibili rispetto a quanto proposto dal circolo. Abbiamo poi una fascia di 10 persone che sono, diciamo, sostenitori accanati e poi un’altra fascia, circa di 20 persone, che sono sostenitori occasionali. Questo è per dire che la nostra realtà è sicuramente in crescita, oltre al dato dei 31 tesserati che è un risultato eccellente se pensate che città come Pedrengo o l’alta valle alla data del 31 luglio avevano solo 16 tesserati.
Si è formato un modo di operare efficiente, riducendo il tempo che intercorre dall’ideazione dell’iniziativa allo svolgimento, e direi anche molto prolifico perché ritengo che siamo stati uno dei circoli più attivi in questi due anni nel panorama bergamasco, constatato anche il fatto che il nostro circolo essendo nuovo non ha subito frizioni interne fra vecchie appartenze o sensibilità, e nel caso ci fossero state, sono state superate.
A ciò dobbiamo aggiungere che il contesto in cui operiamo è molto diverso rispetto a quello di altri circoli per due motivi: il nostro circolo è un circolo che raccoglie più paesi e pertanto non è stato possibile identificare l’attività anche con quella prettamente amministrativa comunale, e in secondo luogo, noi operiamo in un contesto che ci è sfavorevole culturalmente sicuramente rispetto a un paese della bassa o dell’hinterland di Bergamo. Difatti un aspetto con cui abbiamo dovuto scontrarci spesso è l’elemento culturale che in fondo siamo visti ancora come i “rossi” o i “comunisti” ma io mi sento, e come io credo anche voi, abbastanza distante da quello stereotipo. Credo che il PCI sia stato per l’Italia una cannetta dell’ossigeno per tutti gli anni che ha operato e probabilmente allora l’avrei votato anch’io, ma il nostro obiettivo ora è di dire che siamo una cosa diversa, siamo un partito che cerca di coinvolgere le persone più sulla base delle idee per governare piuttosto che sull’ideologia o sull’antiberlusconismo, anche perché siamo eredi di più tradizioni, non solo di quella comunista. La nostra pecca ahimè credo che sia l’essere molto più aperti alle novità e alle trasformazioni della società, e difatti professiamo la nazione multiculturale, l’esigenza di dare la cittadinanza a chi viene da noi, che è già un passo in più rispetto alla solidarietà verso il più debole che dovrebbe essere costante in tutti i partiti ma credo che non lo sia. I nostri paesi invece sono e saranno tradizionalisti e chiusi, anche per la conformazione geografica e per la lontananza dalla città, in fondo è naturale che sia così, ma proprio per questo il nostro compito è scardinare la paura e le false idee, che lecitamente esistono, e che la Lega Nord alimenta a suo uso e consumo.
Vorrei inoltre dire qualcosa sull’amministrazione dei nostri comuni. Credo che un partito che non vive di amministrazione è un partito che è destinato a morire e l’obiettivo che si deve sempre porre è vincere le elezioni per governare BENE e a favore dei nostri concittadini. Questo passa anche dall’amministrazione dei nostri comuni. L’essere appunto un circolo intercomunale ci ha un po’ messo in difficoltà: da una parte non è stata possibile appunto l’identificazione della nostra attività come attività a favore o contro l’amministrazione comunale, cosa che negli altri circoli avviene costantemente, e dall’altra alcuni comuni erano proprio sguarniti di persone che potessero riferire e aggiornarci sull’andamento, come Cornalba.
Perciò la mia decisione è stata di procedere in questo modo: affidare alle persone che erano già nell’amministrazione l’azione amministrativa e lasciare invece al circolo in generale la battaglia prettamente politica. Anche per il difficile rapporto che si doveva poi instaurare con tutte le liste civiche e non di partito che si erano formate prima di noi.
Perciò sono stati i singoli finora, o meglio le liste civiche a noi vicine, a fare battaglia sui problemi del paese e credo che fosse l’unica scelta possibile. Poi ovviamente se ci fosse bisogno interviene anche il circolo.
Vorrei aggiungere a proposito alcune osservazioni specifiche: Bracca e Costa Serina sono amministrate da liste vicino a noi e spesso ho contatti con il sindaco di Costa Serina e il vicesindaco di Bracca. Del resto anche durante la fase di costituzione della lista mi sono tenuto sempre aggiornato sugli sviluppi interpretando un ruolo più da sostenitore esterno che da parte in causa. L’obiettivo era di costituire le liste ma ciò doveva nascere all’interno del paese, non poteva il circolo imporsi e fortunatamente, oltre ad essersi costituite, hanno anche vinto le elezioni.
Su Algua mi preme dire qualcosa anche se è stata una pagina difficile del nostro circolo. Come sapete è andata al voto solo 7 mesi fa e lì si è tentato di costruire qualcosa unendo anime e persone. Credo di aver fatto circa 100 telefonate in una settimana tra provinciale, circolo e altro ma purtroppo non se ne è fatto più nulla per motivi vari. Credo che sia stata un’occasione persa e spero che questi cinque anni di opposizione ci facciano riflettere che benché esistono divisioni e passati pesanti, è ora di guardare al futuro e di lavorare tutti insieme per i nostri paesi. Algua del resto è stata proprio il simbolo della difficoltà del circolo d’inserirsi in logiche comunali.
Il caso di Serina è diverso e mi vede coinvolto in prima persona. La lista e le elezioni sono state purtroppo a soli 2 mesi dalla costituzione del circolo e con molta inesperienza mi sono dovuto confrontare con questa sfida. L’intento era ancora unire anziché dividere e non si poteva che passare dalla lista di minoranza.
E’ indubitabile che ci siano stati problemi, una parte del circolo di Serina, dico anche giustamente, non si è sentita di sostenere la lista a causa di prese di posizioni inopportune da parte del candidato sindaco. Tuttavia ho creduto che fosse l’unica via possibile e spero che la storia mi dia ragione, vincendo le prossime elezioni con l’attuale formazione. Sono stati due anni di lavoro interno, questo è indubitabile, ma del resto né io né gli altri sapevamo molto di amministrazione e perciò abbiamo dovuto imparare l’abc, dal bilancio passando per le lottizzazioni, ecc… Ora è giunto il momento di fare il secondo passo, ovvero parlare alla popolazione e non a caso ho chiesto nella domanda di bacheca per il circolo, anche una per la minoranza.
I risultati prodotti sono stati comunque due ordini del giorno, 10 interrogazioni circa, un lavoro di indagine sui sottotetti che ormai è completato e vedremo le forme e i modi per renderlo pubblico, e cosa non banale, la capacità di individuare nelle pieghe del bilancio le volontà politiche dell’amministrazione e tenere botta poi in consiglio comunale, passando da consigli afoni a consigli in cui ora non si ha difficoltà a intervenire e rispondere.
Ora vorrei dire due cose sul futuro.
L’obiettivo primario come da due anni è quello di darci una sede fisica e un’entrata annuale che ci consenta di sopravvivere. Ora grazie al nostro pressing sembra quasi che finalmente riusciamo a fare una festa in valle Brembana, ma ci sono ancora troppi ritardi e silenzi che mi preoccupano.
Le bacheche spero siano in dirittura d’arrivo, perché è da un anno che stiamo chiedendo i finanziamenti al regionale e solo un mese fa ci ha dato l’ok ed è partita la seconda richiesta (dopo una prima tornata a marzo) per installare le bacheche sul nostro territorio. Attendiamo e speriamo che vada tutto bene.
Oltre a questi obiettivi interni e importanti, la prospettiva è che dopo aver lavorato su lavoro e ambiente, si lavori su turismo e artigianato, sviscerando questi problemi e mettendo poi l’elaborazione a disposizione ancora di chi è in amministrazione.
Sono tre semplici obiettivi che spero di portare a termine nell’arco di due anni.
Infine due valutazioni per concludere:
i risultati elettorali mi hanno lasciato perplesso a giugno e devo dire che dopo il lavoro che avevamo fatto non me lo aspettavo affatto ma del resto c’erano problemi e fattori che avevamo già sottolineato allora.
L’altra considerazione è personale. In questi due anni mi si è data una grande opportunità di crescita politica e umana. Facendo il rappresentante di questa realtà, mi sono sicuramente esposto ma sono fiero di portare con me, nella mia figura, i valori e le idee che ci accomunano. Ho avvicinato molte persone e altre le ho solo conosciute di sfuggita, con alcune sono nate splendide amicizie e anche complicità senza le quali sarebbe difficile affrontare il percorso impegnativo del fare politica.
Credo che il mio risultato più grande sia aver creato un gruppo, e di questo devo rendere merito anche ai coordinatori che mi hanno sempre supportato e sopportato quando avevo bisogno di fotocopie, consigli, suggerimenti. Sono state preziosissime le esperienze di ciascuno perchè ognuno mi ha portato un tassello con cui io a poco a poco ho potuto comporre parte del puzzle che costituisce la nostra valle.
Ciò che è avvenuto qua mi ha consentito poi di lanciarmi sul provinciale, divenendo responsabile ambiente provinciale nella segreteria della giovanile, sulla cui funzioni ho perplessità, grandi perplessità, ma credo che solo stando dentro i meccanismi stessi di questo partito si possano modificare. Ho conosciuto tantissime persone anche nella provincia, da Romano di Lombardia, Treviglio, Pedrengo, la valle Seriana e sempre ho portato come esempio di buone pratiche il nostro circolo, non da ultimo il convegno dei circoli a Milano il marzo scorso, in cui davanti ai coordinatori regionali sono salito sul palco a dire cosa stavamo facendo. Sembra banale ma i livelli che ho vissuto del fare politica sono stati veramente tanti e impegnativi. Inoltre quando abbiamo fatto le ultime iniziativa, dal giornalino all’anpi, ho sempre inviato il tutto ai coordinatori provinciali e alcuni mi hanno risposto che almeno c’è qualcuno che fa qualcosa oltre al congresso.
Credo perciò che possiamo essere fieri di quello che si è fatto e allo stesso tempo cogliere le criticità che rimangono, soprattutto sul lato interno, per poter migliorare e fare sempre meglio.
Ringrazio infine davvero tutti per il sostegno che mi avete dato in questi lunghi mesi perché da solo non ce l’avrei davvero fatta.
Grazie ancora
Andrea

Esito elezione coordinamento circolo 04/12/2009

Risulta essere eletto dall'unanimità dei 15 votanti presenti come coordinatore:

ANDREA TIRABOSCHI

Risultano essere eletti coordinatori:

Genni Grazioli, Katia Ghilardi, Figus Antonella, Virna Rondi
Luigi Pesenti, Paolo Maurizio, Aldo Tiraboschi, Giovanni Longhini

Ringrazio tutti per aver partecipato.

Andrea

Il valore della memoria: sabato 28 novembre ore 10 cinema di Serina

L'Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

In occasione del 65° Anniversario della strage di C ornalba
organizza presso

il cinema "Il Portico" di Serina sabato 28 novembre ore 10
un incontro dal tema

"La Resistenza:
il valore della memoria"

Interverranno

Salvo Parigi
partigiano
presidente ANPI Provinciale Bergamo

Riccardo Schwamenthal
Deportato nel campo di Ferramonti

Olga Mantovani,
nel 1944 ostetrica del paese
testimone della guerra e della Resistenza a Serina.

Coordina Andrea Tiraboschi

La cittadinanza è invitata a partecipare.

congresso circolo

E' CONVOCATO IL CONGRESSO DI CIRCOLO VENERDI' 4 DICEMBRE.

ORE:21.DOVE: SALA CIVICA DI SERINA, VIA PALMA IL VECCHIO.

I lavori dell’assemblea del 4 dicembre saranno scanditi in questo modo:
Ore 21. Apertura lavori. Nomina ufficio elettorale. Lettura regolamento e inizio presentazione delle liste a sostegno delle candidature
Ore 21.15: Bilancio dei due anni, relazione del portavoce
Ore 21.30: termine presentazione candidature
Ore21.30-22.15: presentazione candidature pervenute e dibattito
Ore 22.30-23: spoglio e proclamazione eletti. Segue rinfresco.

Il portavoce

Andrea Tiraboschi

Annullamento data 20 novembre!

Causa nuovo regolamento approvato ieri dalla direzione provinciale che stabilisce come data di partenza per i congressi di circolo il 23 novembre, la data del 20 novembre è annullata. A breve comunicazione scritta sia del regolamento che della nuova data di convocazione.

il portavoce

Andrea Tiraboschi

Risultati delle primarie a Serina

Risultati:
Totale votanti: 96, pari a 18 persone in più rispetto alle ultime primarie, quasi un 20% in più.

Bersani: 66 voti pari al 69,5%
Franceschini: 22voti apri al 23,16%
Marino: 7 voti apri al 7,37%

Martina: 71 voti apri al 76,34%
Fiano: 17 voti pari al 18,28%
Angiolini: 5 parti al 5,38%

Estremamente soddisfatto per la partecipazione al voto, questo sì che un partito che ci rende orgogliosi.

PErchè sostengo Bersani .. di Andrea Tiraboschi

Negli ultimi giorni mi si è fatta sempre più impellente l’esigenza, forse anche in vista del voto, di motivare ancora di più la mia adesione alla mozione bersani. Motivi ce ne erano già prima, ma fatti, situazioni e movimenti ultimi mi hanno messo alle spalle.

Partiamo da De Bortoli. Credo che abbia ragione a sostenere che la stampa non debba mettere l’elmetto o rendersi quasi partito, un giornalista se vuol davvero fare il suo dovere deve dare le notizie senza che le opinioni prendano il sopravvento sulle prime. Pertanto ha risposto bene sia all’attacco di Berlusconi, che lo ha accusato di essere troppo di sinistra, e a Scalfari, che invece lo rimproverava d’essere troppo salmodiante nei confronti del premier. Il fatto di non criticare il governo,o meglio Berlusconi, a spada tratta non sia simbolo di sottomissione, quanto piuttosto la pervicace continuazione di una linea di correttezza. Diciamolo, sappiamo tutti per che parte il corriere fa il tifo, basta leggere qualche editoriale, ma la linea è quella di illustrare soprattutto i fatti.

La Repubblica perciò commette un errore a mettere ogni giorno ormai in prima pagina strali contro “l’egoarca”, e non perché il soggetto li meriti tutti in special modo quando attacca il suddetto giornale. Berlusconi è un’anomalia in un paese che si professa democratico per il conflitto d’interessi che ha, per un comportamento improprio a una capo di governo,, per il fatto di limitare anche implicitamente i diritti più basilari, minacciando giudici o attraverso minacciose querele.
Pur riconoscendo per tanto la bontà di queste stigmatizzazioni, ritengo che sia una strategia sbagliata, come quella del Pd attuale. In ogni paese sensato Berlusconi sarebbe già politicamente morto due lustri fa, non gli avrebbero nemmeno consentito di scendere in campo. In Italia, glielo si è permesso, gli italiani lo hanno votato 3 volte, gli italiani ancora oggi, pur avendo comportamenti sindacabilissimi, lo sostengono. Gli italiani sono così stupidi e pirla da non vedere l’emergenza democratica, da non vedere che è una persona inadatta a governare, che non rispetta nemmeno le istituzioni di garanzia di questo paese?

Credo un’altra cosa, credo che agli Italiani interessi soprattutto la crisi, che in valle Brembana sono rimaste in tutto il settore secondario 3-4 aziende, che si è in piena deindustrializzazione, da non poter applicare in più parti del paese il protocollo “valle Seriana” perché non c’è rimasto molto su cui applicarlo. Credo che interessi di più la massiccia immigrazione di stranieri, la difficile integrazione, la mobilità ferma agli anni ’70, la paura per la globalizzazione. In una frase, che in Italia non c’è futuro.
La destra dà risposte, per in gran parte sbagliate, per lo più slogan, tutto fumo e niente arrosto, ma l’idea che passa è che loro hanno le palle e idee per gestire la situazione. E noi? D’Avanzo scriveva “ Opposizione: bottega chiusa per inventario”. Ecco quello che siamo, un vacuum, un buco nero perché sempre più ripiegati su noi stessi. Non abbiamo fato una campagna seria sulla crisi che comincia veramente a mordere per la disoccupazione, abbiamo cavalcato (?) la protesa dei precari della scuola senza riuscire però a bucare il silenzio dei media, non abbiamo smentito le balle di Tremonti che giusto qualche giorno fa ha affermato che le banche nazionalizzate funzionavano meglio di quelle attuali, che vuole risuscitare la Banca del Sud, storicamente mangiasoldi, e che le privatizzazioni delle aziende pubbliche, a partire dallo spacchettamento Enel, sono il Male assoluto. Dov’eravamo noi a sparare a zero su questo delirio? Boh! Dove siamo a contrastare una riforma della Pa fatta a colpi di spot con alcuni profili a prima lettura anche di incostituzionalità?

Il vero problema del Pd è la credibilità, credibilità che non c’è perché non abbiamo mai discusso seriamente dei temi o dei problemi dell’Italia, perché, diciamolo, spesso i problemi ce li siamo risolti con la panacea delle primarie o dei bagni di folla (scorso ottobre). Facciamo mille convegni sulle tematiche più disparate ma il precipitato di questo è un partito chiuso in quattro mura a cantarsela su di come sarebbe risolvere quello e quell’altro problema ma senza darsi modi, strumenti e idee per farlo. Questa aprte fondamentale viene rilegata agli amministratori che devono in qualche modo arrangiarsi. E intanto di fuori passa di tutti.
Credibilità significa fare sistema, mettere in circolo risorse, energie, significa avere un’organizzazione decente che sia in grado di evitare campagne sulla scuola la settimana prima delle elezioni europee e amministrative come l’anno scorso, significa radicamento nel territorio senza fermarsi ad aprire un circolo, perché se questo non diventa capace di coagulare forze e rendersi propositivo nel contesto in cui è nato, ha già fallito il suo obiettivo. E’ come un pianticella che appena piantata, non mette le radici e secca.
Credibilità significa identità, identità che parte si dalle tradizioni storiche – Bellissima la sintesi che Bersani ha proposto nelle sue interviste più volte- , ma che trova il suo vero fondamento più vero nelle BATTAGLIE che il Pd saprà mettere in campo e che coinvolgerà gli iscritti e non solo. Solo con l’azione politica si fonda e si fa crescere un partito, mentre in questi due anni si è parlato solo di organizzazione e regolamenti per arrivare il paradosso che lo STATUTO è da rifare completamente perché chi l’ha fatto si doveva , almeno si spera, esser si fumato una canna. E con lui tutti quelli che l’hanno votato.

Cosa c’entra in tutto questo De Bortoli e Bersani?
Domenica sul palco io ho visto tre leader, tutti e tre validi, ma con tre linee differenti. Bersani ha parlato di temi concreti, seri, il suo discorso è stato programmatico in tutti i sensi, ha illustrato la strada che si dovrà fare. Ranceschini ha fatto leva sull’emotività, ha mostrato la sua capacità di guida, però in alcuni passaggi e in una seconda analisi anche in toto, è sembrato un piccolo Di Pietro.
Riprendendo una metafora bersaniana, Franceschini è bravo sui 100 metri ma non costruisce alternativa, al contrario di Bersani che invece passo per passo, pur non entusiasmando le folle /e forse anche questo è un segnale positivo a ben vedere), vuole costruire una proposta, una spina dorsale, un partito vero. Come De Bortoli scrive solo cosa serve al paese, così Bersani non guarda al contingente lavorando sin da ora per proporre, costruire, parlare agli italiani.
Invece Franceschini, spostando la linea solo sull’attacco a Berlusconi, fa come Repubblica, che mette gli strali in prima pagina mettendo nel reparto dell’economia le peripezie del ministro Tremonti: Berlusconi si sconfigge ormai solo sul terreno della proposta, perché gli italiani prescindendo a ragione o a torto dal metodo giudicano solo la capacità di dare risposte concrete.
Credo che partendo proprio dai problemi concreti, rivoltando pertanto la questione, si possa anche imporre e far apprezzare il nostro modo di operare, sentire, che non è nemmeno nostro esclusivo, vedi Fini.

Il rischio che vedo all’orizzonte è il la continuità con questa linea attuale del pd, che ha le sue luci ed ombre, ma che ha come peccato originale l’aver fondato sull’emotività un’organizzazione che non può vivere di soli sogni, ma sui fatti che rende possibile la realizzazione dei sogni stessi.


Ci sarebbe molto da dibattere, non credo che la mozione Bersani sia senza pecche, perciò ecco una carrellata di no e sì cari alla mozione marino:

-Binetti deve essere espulsa? No, deve essere costretta ad andarsene perché non rappresenta questo partito, è lei che deve sentirsi estranea a casa nostra.

- La questione di coscienza esiste?Si ma Bersani afferma che deve essere regolata da una regola statuaria che dica cosa è e cosa non è questione di coscienza.

- Bersani ha fatto male ad accettare le candidature di Bassolino e Loiero? Si, perché come dice Marino dovrebbe badare meno agli equilibri e decidere sulla base delle sue idee. Postilla: Bassolino e Loiero non sono il male assoluto. Sono il simbolo di una cattiva amministrazione ma non erano soli al governo. Il fallimento non è di una persona ma di un’intera classe dirigente trasversale in qualche modo al partito.

- E’ possibile che Bersani rinnovi il partito pur avendo presenze scomode? Si, perché è l’uomo dei piccoli passi, sono controproducenti le piccole o grandi rivoluzioni, il partito va cambiato dall’interno con l’imposizione di certi stili e modi di fare. Passo per passo.

-E’ sbagliato pretendere solo si e no? Si, e lo dico agli amici della mozione Marino. La realtà non ci sottopone situazioni tali da rendere facili o nette certe scelte o decisioni. La realtà è complessa, lo è intrinsecamente, e situazioni complesse richiedono risposte complesse e articolate. Giusto chiedere chiarezza al partito ma nella consapevolezza che dietro ogni decisione c’è sempre un altro lato della medaglia che viene sacrificato.

LETTERA PER LE PRIMARIE NAZIONALI DEL PORTAVOCE

Serina, 17/10/2009

Cari amici e democratici,
si stanno avvicinando le primarie del 25 ottobre e ho pensato di farvi cosa gradita inviando insieme alla presente lettera anche i tre opuscoli più significativi delle mozioni Bersani, Franceschini e Marino.

Le primarie del 25 ottobre rappresenteranno per il PD un punto di svolta poiché finalmente dopo due anni di ripiegamento in qualche modo su noi stessi metteremo a tacere le questioni interne per parlare solo dei problemi che affliggono gli italiani. O almeno questa è la speranza del circolo della Valserina. Chiunque vincerà sarà il nostro segretario e lo seguiremo con lealtà.

Questo periodo è anche un momento di bilanci all’interno del circolo perché oltre all’elezione del segretario il 20 novembre gli iscritti al circolo rinnoveranno gli organi interni, quindi coordinamento e portavoce. In questi due anni sono stato onorato di aver rappresentato nella val Serina il Pd e di essermi fatto portavoce di un gruppo che ormai posso dire affiatato e collaudato.

Il circolo ora consta di 31 iscritti, di cui una ventina attiva, e di una decina di simpatizzanti che gravitano intorno, abbiamo cominciato a tessere rapporti proficui anche con le amministrazioni delle nostre valli, ci siamo fatti interlocutori di istituzioni e associazioni, come ANPI e Scuole. Giusto sabato 28 novembre di mattina faremo un’iniziativa al cinema di Serina, gentilmente lasciato a disposizione gratuitamente dalla parrocchia, per ricordare insieme alle classi medie della scuola l’eccidio dei partigiani avvenuto a Cornalba e di cui si terrà memoria domenica 29. Ovviamente l’evento è aperto a tutta la cittadinanza e non presenterà il simbolo del PD per non chiudere la partecipazione anche ad altri.

Ci si è fatti sentire anche a Bergamo e in regione, poiché finalmente dopo un anno sono riuscito, anche con l’aiuto di altri, a strappare al regionale un contributo per installare delle bacheche nei nostri comuni. A causa delle limitate risorse per ora i comuni prescelti sono Dossena, Algua e Serina. Entro 2-3 mesi massimo pertanto disporremo finalmente di bacheche dove appendere manifesti e i nostri volantini, sempre se i comuni non ci oppongono burocrazia inutile, come per altro già avvenuto (Serina).

Di iniziativa politica ne abbiamo fatta parecchia, ricordo il lavoro sullo strumento del PGT culminato con l’incontro a marzo a Bracca a cui hanno partecipato una quarantina di persone, ricordo la partecipazione alla manifestazione in valle a dicembre 2008 per la crisi a cui si è accompagnato anche un nostro documento che è finito anche sui giornali cittadini, Eco e Dnews. Durante le provinciali si è ottenuto il risultato che fosse uno del nostro circolo ad essere candidato nel collegio, Paolo Maurizio, abbiamo fatto in un mese e mezzo 15 iniziative sul territorio, quasi al ritmo di una ogni 3 giorni, per altro con un risultato non brillantissimo ma il lavoro c’è stato. Inoltre ricordo i volantinaggi, i gazebi, la presenza alle riunioni in provinciale nell’arco di questi due anni che hanno richiesto energie e tempo.
Ora stiamo uscendo con il secondo numero de “L’alternativa” che troverete anche al seggio delle primarie e distribuiremo nell’arco del mese di ottobre e novembre, con articoli ancora riguardo variante di Zogno, il problema della normativa regionale sugli euro 2 e un editoriale.

Ovviamente si poteva fare di meglio e si poteva fare di più, ma le forze sono quelle che sono. Un esempio è la ricerca interminabile di una sede fisica dove trovarci e portare il materiale, che ha costretto a contattare varie persone e ad ingegnarci sulle soluzioni possibili. Credo che in qualche modo ci siamo comunque resi visibili e credibili alla popolazione e soprattutto siamo cresciuti. Non era un risultato scontato che ogni mese nei nostri paesi si trovassero 10-15 persone a parlare di politica e di problemi, all’inizio quando andava bene eravamo 6, 7. Del resto posso affermare con un certo orgoglio che il nostro circolo è per energie, per vitalità e per numero uno dei più attivi della bergamasca, ma solo con il continuo apporto di nuove menti e idee, soprattutto giovani, potrà diventare sempre più grande e aperto alla società.
Ringrazio perciò tutti coloro che mi hanno accompagnato in questo percorso perché senza il loro sostegno e aiuto non ce l’avrei fatta a fare tutto questo: Paolo, Aldo, Katia, Genni, Beppe, Anto, Luigi, Giovanni, Tiziano, Antonio, Remo, Monica, Renzo, Rosario, Virna, Bruno, Flavio e tutti gli altri che lungo la strada si sono aggiunti.

Infine invito tutti voi a partecipare attivamente a questa esperienza , perché solo partendo dal piccolo si può cambiare l’Italia. E da qui che parte “l’alternativa” al governo della destra.

Prossimi appuntamenti:
PRIMARIE PER SEGRETARIO NAZIONALE E REGIONALE, ELEZIONE ASSEMBLEA NAZIONALE E REGIONALE:
25 ottobre, Bar Juve, Serina, via Vittorio Emanuele, dalle ore 7 alle ore 20. Aperta ad iscritti, cittadini semplici e immigranti con permesso di soggiorno regolare. Richiesta carta d’identità e tessera elettorale. Quota minima 2 euro. I votanti saranno iscritti nell’albo pubblico delle elettrici e degli elettori. Se qualcuno avesse problemi a recarsi al seggio è pregato di comunicarlo al portavoce entro il 23 sera per poter trovare una soluzione adatta. Altre informazioni al riguardo sui siti www.pdbergamo.it e www.circolopdvalserina.blogspot.com. Verrà fatta anche una campagna pubblicitaria sull’Eco di Bergamo. Ricordo che anche per Dossena il seggio di riferimento è quello di Serina.

RINNOVAMENTO ORGANI CIRCOLO:
Venerdì 20 novembre presso sala civica di Serina, via palma il vecchio, ore 21.00. Ad oggi non c’è ancora un regolamento su presentazione candidature o liste. Appena arriverà comunicazione, verrà trasmessa a tutti gli iscritti via e-mail e verrà pubblicata sul sito www.circolopdvalserina.blogspot.com. Diritto di voto esclusivo ai soli iscritti, ma ovviamente chi volesse partecipare per portare un contributo al dibattito è ben accetto senza diritto di voto.

PRIMARIE PER SEGRETARIO PROVINCIALE E ASSEMBLEA PROVINCIALE:
Domenica 13 dicembre, verosimilmente dalle ore 7 alle 20. Luogo non ancora disponibile. Aperta ad iscritti e ed elettori.

Le comunicazioni riguardo ai periodici ritrovi del circolo li trovate sempre sul sito www.circolopdvalserina.blogspot.com oppure per chi non possiede internet ma vuole essere avvisato riguardo le riunioni, telefonare al portavoce al numero 328/2134298 e chiedere di essere avvisati ad ogni convocazione. Questo perché ovviamente è impossibile telefonare nemmeno a tutti i tesserati per comunicare la convocazione di un circolo.
Per qualsiasi domanda o chiarimento scrivete a pdvalserina@yahoo.it.
Spero di vedervi numerosi al seggio del 25, anche per uno scambio di idee.

A presto,

Il segretario a nome del coordinamento,
Andrea Tiraboschi

SEGGIO PRIMARIE

Il seggio delle primarie è collocato

BAR JUVE
VIA VITTORIO EMANUELE SERINA

DALLE ORE 7 ALLE ORE 20.

DOMENICA 25 OTTOBRE.

convocazione circolo

Ciao a tutti

Convoco il circolo come già accennato venerdì sera ore 21 ad algua.

Odg:
Comunicazioni portavoce
Primarie
Scuole ed anpi
bacheche e regolamenti
Gestione sito

Varie ed eventuali.

Spero di vedervi numerosi.

Andrea

Lettera ai tesserati

Cari Democratici,
siamo giunti a settembre e nella fase congressuale. Se state ricevendo questa lettera è perché siete tesserati ma soprattutto avete diritto di voto anche nella prima parte di questo travagliato processo di scelta del segretario.
Difatti il congresso si divide in due fasi, una è la convenzione e l’altra sono le primarie. La prima si terrà entro l’undici ottobre mentre le primarie si terranno il 25 ottobre.
La prima fase spetta ai soli tesserati, che chiamati a votare all’interno dei circoli entro il 30 settembre, sceglieranno i delegati che parteciperanno all’assemblea provinciale. I nostri delegati sono pari a 2. Ogni circolo forma tre liste di candidati rispecchiando le mozioni nazionali rispettando l’alternanza di genere e il numero di delegati. In poche parole, ogni lista che si proporrà di rappresentare una mozione sarà formata da due persone, un uomo e una donna obbligatoriamente.
Come si formano le liste? Le liste praticamente vengono redatte dagli stessi appartenenti al circolo che di comune accordo decidono di candidare due persone. E’ prevista la possibilità di presentare una seconda lista per una stessa mozione ma invito caldamente tutti a evitare questa ipotesi, anche perché così è stato vivamente sollecitato dal provinciale. Per velocizzare il processo e per non intasare la riunione di circolo, invito caldamente a farmi pervenire entro il 15 settembre la disponibilità a candidarsi a rappresentanza di una mozione. Non è come capite una forma di controllo ma si tratta di una semplificazione in modo tale che le liste siano pronte per quando verrà fatto la riunione congressuale. Resta aperto comunque il fatto che chiunque possa candidarsi il giorno stesso, anche perché le liste stesse verranno approvate e consegnate alla presidenza della riunione il giorno stesso della votazione. Vi chiedo di aiutarmi a chiudere questo passaggio almeno informalmente prima che si apra l’assemblea in modo tale da dare spazio al dibattito e di diminuire i tempi assegnati alla burocrazia
La riunione congressuale è la riunione nella quale i tesserati votano ed eleggono i propri delegati in seno all’assemblea provinciale. Questo per il nostro circolo avverrà domenica 20 settembre dalle ore 9.30 alle 12.30 presso la sala civica di Serina a Ca’ dei Rafaei in via Palma il Vecchio, entrata a fianco della chiesa.
La riunione sarà aperta dal segretario di circolo, il quale proporrà una presidenza che poi verrà messa ai voti. In poche parole, non potrò essere io a gestire l’assemblea ma qualcun altro poiché io ho già un’altra funzione essendo segretario di circolo. Insieme al presidente sarà eletto un segretario che terrà i verbali e adempirà alla burocrazia. Fanno parte di diritto della presidenza un membro o un delegato della commissione provinciale e i rappresentanti delle mozioni. La presidenza una volta eletta stabilirà l’orario massimo entro il quale presentare le liste e l’apertura dei seggi. Intanto l’assemblea seguirà la presentazione delle mozioni per 15 minuti massimo ciascuna e in seguito ci sarà il dibattito. Al termine delle operazioni di voto ci sarà lo scrutinio pubblico al quale provvederanno gli appartenei al seggio. Evidentemente, se tutti i 29 aventi diritti al voto avranno votato prima della fine, ovvero verosimilmente le 12 o le 12.30, allora si procederà prima allo spoglio una volta finito il dibattito.
Questo è all’incirca quello che ci aspetta il 20 settembre. Dopodiché verrà fatta la convenzione provinciale, poi quella regionale e così via. Infine il 25 ottobre tutti gli elettori e simpatizzanti del pd saranno chiamati a votare alle primarie dove verrà eletto il segretario, poiché in realtà nella prima fase si determinano soltanto i contenuti, le proposte programmatiche, nella seconda a prescindere da colui che ha vinto al congresso, viene eletto il segretario.
Per avviare la discussione sulle mozioni e sui candidati, ho deciso di convocare anche una riunione di circolo il 16 settembre presso al sala civica di Trafficanti alle ore 21, in cui dopo una proiezione di spezzoni di intervista ai tre candidati, discuteremo sulle tre proposte. Sempre in quella serata parleremo anche della festa dell’anno prossimo, della sede, e delle future iniziative (giornalino).
Credo che sia importante esserci a prescindere dal come in questa fase. Bisogna esserci perché almeno non si potrà dire di non aver dato il voto, e quindi di non aver determinato la direzione del pd. Perché stavolta è un vero congresso. I meccanismi sono farraginosi ma non si sa chi vincerà e soprattutto ci sono davvero in campo tre idee di partito molto diverse. Dobbiamo esserci per non dire dopo “se avessi votato, magari..”. Avanti con fiducia, perché la partita anche all’interno del paese è tutta da giocare, anche a partire dai nostri territori.
Ultimamente siamo stati un po’ fermi,quasi lungo tutta l’estate, a causa della mia assenza e del grande lavoro fatto per le provinciali. Per proseguire ora io, noi abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti gli iscritti, lavoro di testa e di mano ma soprattutto della solidarietà che deve esserci fra coloro che cercano di perseguire un obiettivo e un modo di vivere e intendere la società.
Infine sento il dovere di spiegare ora la mia posizione. Io mi candiderò per una mozione, la Bersani, e la scelta è stata fatta per le mie convinzioni e anche sentendo voi. Credo che in un fase così delicata non posso esimermi dall’essere non neutrale e perciò dirò la mia senza problemi. Credo che non si tratti di scorrettezza o mancanza di imparzialità ma semplicemente credo sia un dovere aiutare questo partito a crescere. Per l’imparzialità di tutti i meccanismi, spero che vi possiate fidare della mia persona e garantisco che ogni scelta è stata e sarà presa dal coordinamento dove ci sono più posizioni.
Ora si va al congresso, si voterà e subito dopo qualunque linea vinca uniti per cambiare questo paese.
RICORDATE
Assemblea di circolo mercoledì 16 settembre sala civica di Trafficanti ore 21 (verso al chiesa sulla destra).
Assemblea di circolo congressuale domenica 20 settembre dalle ore 9 presso sala civica di Serina, in via Palma il vecchio con VOTAZIONE.

Il segretario di circolo
Andrea Tiraboschi
Contatti
pdvalserina@yahoo.it – www.circolopdvalserina.blogspot.com- andreatira88@yahoo.it/ 3282134298

Verbale riunione di coordinamento 25 agosto 2009.

Verbale riunione di coordinamento 25 agosto 2009.
Oltre il colle, 26/08/2009
Presenti:
Paolo Maurizio
Monica Mazzocchi
Genni Grazioli
Tiziano Gritti
Luigi Pesenti
Aldo Tiraboschi

Tiene verbale e relazioni il portavoce Andrea Tiraboschi.
1) Festa e festa 2010: per la festa provinciale non ci è stato chiesto supporto e pertanto quest’anno è ok. Per l’anno prossimo dopo aver profondamente meditato sull’esigenza di un momento aggregativo, comunicativo e allo stesso tempo di finanziamento per il circolo, si è deciso di costituire un gruppo formato da tre persone competenti per verificare la fattibilità di una festa di circolo, alla quale si possono aggregare in corso d’opera altri circoli. E’ demandato al coordinatore l’approntamento di tale gruppo che riferirà entro natale sulla fattibilità e sullo stato attuale d’avanzamento dei preparativi.
2) Bacheche: sospese per periodo congressuale. – preciso a margine che se il provinciale e il regionale non dessero ancora una volta rispsota, si parte senza o con loro.
3) Congresso e disposizioni congressuali: Il congresso si articola in due fasi, una iniziale a settembre e una a dicembre gennaio o in alternativa marzo aprile. La prima riguarda il livello nazionale e regionale mentre la seconda il livello provinciale e di circolo.
Riguardo le scadenze, ci sarà una riunione plenaria del circolo il giorno 20 presso ala sala civica di Serina per votare le mozioni. Ogni membro del circolo dovrà autonomamente esporre la sua disponibilità a candidarsi per una certa mozione. Queste disponibilità verranno raccolte per formare una lista decisa autonomamente dai singoli disponibili a candidarsi. L’unica regola è l’alternanza di genere.
Per semplificare le procedure, insieme alla lettera che il segretario di circolo invierà ai tesserati con diritto di voto, ci sarà anche un foglio da consegnare al segretario per chi vuole candidarsi per una certa mozione in modo tale da aver pronte le liste e le disponibilità entro il 20 settembre.
La lettera verrà inviata entro il 10 settembre, si avranno a disposizione 3 giorni per riconsegnare il foglio al portavoce. Ovviamente non è una procedura vincolante, ma aiuta di molto a semplificare e pertanto è richiesta la collaborazione del circolo.
Riguardo i delegati del circolo, non si sa tutt’ora quanti sono essendo demandato alla commissione di garanzia provinciale il stabilirsi del numero. (Sarà all’incirca 2 delegati).
Una volta eletti questi, essi formeranno l’assemblea provinciale e così a salire. Il 25 ottobre invece ci saranno le primarie per stabilire il segretario che potrà essere anche diverso da quello uscente dal congresso. Tutti rilevano come nel caso suddetto si possa generare caos e sfiducia nei processi interni al partito.
Il segretario inoltre annuncia la sua candidatura per una mozione, esplicitando il fatto che essendo nel congresso non possa essere super partes, poiché ritiene giusto e doveroso esprimere le sue idee al riguardo.
La riunione prosegue esplicitando e mettendo a fuoco processi tecnici.
Riguardo la lettera da inviare ai tesserati, verranno fornite in essa dettagli riguardo al congresso, data e luogo della riunione congressuale di circolo, modalità e breve presentazione del segretario.

La riunione si scioglie alle 23.45

Il segretario di circolo
Andrea Tiraboschi
Riunione di circolo mercoledì 16 settembre presso sala civica di Trafficanti ore 21

ODG:
- festa
- sede
- iniziative, giornalino
- analisi mozioni con proiezioni di spezzoni di intervista
- varie ed eventuali.

Riunione di circolo congressuale domenica 20 settembre presso sala civica di Serina ore 9.30

Lettera ai tesserati

Cari Democratici,
siamo giunti a settembre e nella fase congressuale. Se state ricevendo questa lettera è perché siete tesserati ma soprattutto avete diritto di voto anche nella prima parte di questo travagliato processo di scelta del segretario.
Difatti il congresso si divide in due fasi, una è la convenzione e l’altra sono le primarie. La prima si terrà entro l’undici ottobre mentre le primarie si terranno il 25 ottobre.
La prima fase spetta ai soli tesserati, che chiamati a votare all’interno dei circoli entro il 30 settembre, sceglieranno i delegati che parteciperanno all’assemblea provinciale. I nostri delegati sono pari a 2. Ogni circolo forma tre liste di candidati rispecchiando le mozioni nazionali rispettando l’alternanza di genere e il numero di delegati. In poche parole, ogni lista che si proporrà di rappresentare una mozione sarà formata da due persone, un uomo e una donna obbligatoriamente.
Come si formano le liste? Le liste praticamente vengono redatte dagli stessi appartenenti al circolo che di comune accordo decidono di candidare due persone. E’ prevista la possibilità di presentare una seconda lista per una stessa mozione ma invito caldamente tutti a evitare questa ipotesi, anche perché così è stato vivamente sollecitato dal provinciale. Per velocizzare il processo e per non intasare la riunione di circolo, invito caldamente a farmi pervenire entro il 15 settembre la disponibilità a candidarsi a rappresentanza di una mozione. Non è come capite una forma di controllo ma si tratta di una semplificazione in modo tale che le liste siano pronte per quando verrà fatto la riunione congressuale. Resta aperto comunque il fatto che chiunque possa candidarsi il giorno stesso, anche perché le liste stesse verranno approvate e consegnate alla presidenza della riunione il giorno stesso della votazione. Vi chiedo di aiutarmi a chiudere questo passaggio almeno informalmente prima che si apra l’assemblea in modo tale da dare spazio al dibattito e di diminuire i tempi assegnati alla burocrazia
La riunione congressuale è la riunione nella quale i tesserati votano ed eleggono i propri delegati in seno all’assemblea provinciale, la quale a catena eleggerà l’assemblea regionale che eleggerà quella nazionale. Questo per il nostro circolo avverrà domenica 20 settembre dalle ore 9.30 alle 12.30 presso la sala civica di Serina a Ca’ dei Rafaei in via Palma il Vecchio, entrata a fianco della chiesa.
La riunione sarà aperta dal segretario di circolo, il quale proporrà una presidenza che poi verrà messa ai voti. In poche parole, non potrò essere io a gestire l’assemblea ma qualcun altro poiché io ho già un’altra funzione essendo segretario di circolo. Insieme al presidente sarà eletto un segretario che terrà i verbali e adempirà alla burocrazia. Fanno parte di diritto della presidenza un membro o un delegato della commissione provinciale e i rappresentanti delle mozioni. La presidenza una volta eletta stabilirà l’orario massimo entro il quale presentare le liste e l’apertura dei seggi. Intanto l’assemblea seguirà la presentazione delle mozioni per 15 minuti massimo ciascuna e in seguito ci sarà il dibattito. Al termine delle operazioni di voto ci sarà lo scrutinio pubblico al quale provvederanno gli appartenei al seggio. Evidentemente, se tutti i 29 aventi diritti al voto avranno votato prima della fine, ovvero verosimilmente le 12 o le 12.30, allora si procederà prima allo spoglio una volta finito il dibattito.
Questo è all’incirca quello che ci aspetta il 20 settembre. Dopodiché verrà fatta la convenzione provinciale, poi quella regionale e così via. Infine il 25 ottobre tutti gli elettori e simpatizzanti del pd saranno chiamati a votare alle primarie dove verrà eletto il segretario, poiché in realtà nella prima fase si determinano soltanto i contenuti, le proposte programmatiche, nella seconda a prescindere da colui che ha vinto al congresso, viene eletto il segretario.
Per avviare la discussione sulle mozioni e sui candidati, ho deciso di convocare anche una riunione di circolo il 16 settembre presso al sala civica di Trafficanti alle ore 21, in cui dopo una proiezione di spezzoni di intervista ai tre candidati, discuteremo sulle tre proposte. Sempre in quella serata parleremo anche della festa dell’anno prossimo, della sede, e delle future iniziative (giornalino).
Credo che sia importante esserci a prescindere dal come in questa fase. Bisogna esserci perché almeno non si potrà dire di non aver dato il voto, e quindi di non aver determinato la direzione del pd. Perché stavolta è un vero congresso. I meccanismi sono farraginosi ma non si sa chi vincerà e soprattutto ci sono davvero in campo tre idee di partito molto diverse. Dobbiamo esserci per non dire dopo “se avessi votato, magari..”. Avanti con fiducia, perché la partita anche all’interno del paese è tutta da giocare, anche a partire dai nostri territori.
Ultimamente siamo stati un po’ fermi,quasi lungo tutta l’estate, a causa della mia assenza e del grande lavoro fatto per le provinciali. Per proseguire ora io, noi abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti gli iscritti, lavoro di testa e di mano ma soprattutto della solidarietà che deve esserci fra coloro che cercano di perseguire un obiettivo e un modo di vivere e intendere la società.
Infine sento il dovere di spiegare ora la mia posizione. Io mi candiderò per una mozione, la Bersani, e la scelta è stata fatta per le mie convinzioni e anche sentendo voi. Credo che in un fase così delicata non posso esimermi dall’essere non neutrale e perciò dirò la mia senza problemi. Credo che non si tratti di scorrettezza o mancanza di imparzialità ma semplicemente credo sia un dovere aiutare questo partito a crescere. Per l’imparzialità di tutti i meccanismi, spero che vi possiate fidare della mia persona e garantisco che ogni scelta è stata e sarà presa dal coordinamento dove ci sono più posizioni.
Ora si va al congresso, si voterà e subito dopo qualunque linea vinca uniti per cambiare questo paese.
RICORDATE
Assemblea di circolo mercoledì 16 settembre sala civica di Trafficanti ore 21 (verso al chiesa sulla destra).
Assemblea di circolo congressuale domenica 20 settembre dalle ore 9 presso sala civica di Serina, in via Palma il vecchio con VOTAZIONE.

Il segretario di circolo

Andrea Tiraboschi
Contatti

pdvalserina@yahoo.it – www.circolopdvalserina.blogspot.com- andreatira88@yahoo.it/ 3282134298

Buone vacanze

Il circolo chiude per ferie per un mesetto.

PER OGNI URGENZA O PROBLEMA CHIEDERE A Maurizio Paolo : MLMEDA@virgilio.it oppure a Genni Grazioli jenni.grazioli@alice.it

BUONE VACANZE A TUTTI!!!

Relazione fine campagna elettorale

Relazione del portavoce Andrea Tiraboschi del circolo del pd della Valserina.
Con tale relazione è mio intento chiudere una fase intensa e molto bella del nostro circolo tirando le somme di quello che si è fatto e di quello che se vogliamo si potrà fare in futuro.
ESITO ELEZIONI: l’esito delle elezioni è stato catastrofico. Abbiamo perso nel voto europeo a livello di valle quasi 100 voti per paese rispetto alle politiche dell’anno scorso che da noi conta quasi il 50% del nostro elettorato e quasi il 6-7% degli elettori.
Per quanto riguarda le provinciali devo dire che si è verificata una tendenza che mi ha sorpreso, ovvero pensavo che ci fossero molti più voti alla persona alle provinciali dove il voto “politico” viene meno! E invece abbiamo riscontrato in tutto il collegio una perdita di quasi 200-300 voti. Bettoni ha eroso anche a noi i consensi.
Inoltre rilevo anche che l’unico paese in cui abbiamo avuto in effetti un incremento di Di Pietro è stata la sola Serina che ha visto un incremento di 51 voti per l’Idv e il Pd, se prendiamo l’Ulivo a confronto, ha perso più o meno esattamente 50 voti. Ovviamente questo se prendiamo le precedenti elezioni europee a confronto, mentre se prendiamo le politiche vediamo che il Pd perde 80 voti mentre l’IDv addirittura va in flessione di 20 voti.
E’ difficile spiegare quindi per il voto europeo questa fuoriuscita di voti se non in due modi: o hanno votato la Lega nord, perché il voto al Pdl è pressoché invariato, oppure si sono astenuti, sono rimasti a casa. E difatti a Serina non sono andati a votare 700 elettori, cosa non da poco. Negli altri paesi invece sembra proprio che i nostri elettori abbiano votato Lega nord, tendenza evidenziata clamorosamente da Bracca, dove il Pdl è costante, l’affluenza è alta ed eppure si ha un travaso di 100 voti dal Pd alla Lega.
La cosa paradossale è che davvero abbiamo fatto un lavoro egregio sia per impegno ed energia profusi che per i messaggi lanciati alla popolazione. Ecco un elenco delle attività fatte:
 15 marzo incontro sul pgt e relative lettere e volantinaggio prima per tre pomeriggi abbondanti.
 15 aprile volantinaggio a Bracca
 18-19 aprile gazebi a Dossena e Oltre il colle
 28 aprile circa volantinaggio a Serina
 Due gazebi a Zogno il 9 e il 23 maggio per tutta la amttinata e un giorno abbiamo rimpiazzato anche Brembilla.
 15 maggio incontro sul lavoro a Serina e nei giorni precedenti volantinaggio a tappeto per 4 giorni spesi abbondantemente per preparare il terreno.
 24 maggio gazebo a Serina
 27 maggio tour di Cornolti in valle brembana: Brembilla Zogno e San Giovanni
 31 maggio aperitivo a Costa Serina
 01 giugno aperitivo al bar Juve
 4 giugno ritrovo a Oltre il colle
A ciò vanno aggiunti gli sforzi personali di ogni componente del circolo, chi più chi meno, e del candidato al consiglio provinciale, al quale davvero va la mia riconoscenza e come credo anche quella di tutto il circolo.
Le spese totali sostenute si aggirano intorno ai 120 euro, mentre non ho conteggiato quelle sostenute dal candidato stesso.
Direi quindi che davvero abbiamo profuso davvero molto impegno in questa campagna spendendoci con generosità e gettando anche i semi che magari fra qualche anno daranno anche frutto. Ringrazio davvero tutti quanti mi hanno sostenuto in questa campagna elettorale difficile e entusiasmante.
CONGRESSO E PROSPETTIVE FUTURE DEL CIRCOLO: le future azioni del circolo dipendo dall’analisi politica oltre che numerica delle elezioni.
Credo che la nostra principale difficoltà sia stata entrare nel tessuto della società civile e lavorare sul passaparola, sul lavoro quotidiano di coinvolgimento rispetto al progetto del partito democratico. Non basta fare le riunioni sul lavoro o gazebi in cui si fanno volantinaggi per raggiungere le persone e i loro problemi, è necessario che ognuno di noi faccia, come ha detto molto bene ieri sera il prof.Lizzola, la fatica di costruire rapporti umani, sociali.
La vera missione del partito democratico ora è la difesa dello spazio politico e di tutto ciò che può essere identificato come pubblico perché la prospettiva culturale che va ad incunearsi oggi fra i nostri concittadini con la lega e il Pdl è una logica da una parte di consumismo applicato anche alla sfera sociale e di vita della comunità( il mordi e fuggi sociale, una volta che una persona mi è servita dopo diventa inutile), e dall’altra da una logica di chiusura, di rifiuto della collettività per rifugiarsi in un individualismo che è puro egoismo. Badate bene, non è che i problemi della Lega siano del tutto strumentali e staccati dal sentire comune, ma se noi insistiamo sempre sui i tasti premuti dai leghisti facciamola figura della brutta copia ma soprattutto non costruiamo un’alternativa non solo politica ma culturale di alternativa.
L’attacco alla scuola, alle pubbliche istituzioni, l’antipolitica, ai lavoratori pubblici indicano proprio la volontà di togliere allo spazio pubblico quel ruolo di coagulatore e formatore di identità collettiva. Se non riusciremo a richiamare la gente allo spazio politico come momento alto di vita comunitaria, avremo fallito anche il nostro obiettivo come partito democratico. Per fare un esempio che possa esemplificare quanto detto, se una volta nei paesi c’era il parroco, il sindaco e la scuola che costituivano capisaldi dello spazio politico, ora addirittura proprio loro vengono visti con poca fiducia, perché chiunque rappresenti un legame civile è attualmente demonizzato e demolito. Poi credo che un rimando agli esiti del 68 in questo processo di demonizzazione delle istituzioni sia doveroso. La sinistra paradossalmente facendo una critica epr altro giusta in quel contesto ha aiutato a indebolire molto le istituzioni perché mancavano di credibilità ma non ha saputo dopo la critica inserire una pars construens, ovvero una parte in cui si affermassero altri appigli e valori anziché l’anarchia.
E’ una lettura credo veloce di tutto il fenomeno ma credo almeno in parte giusta.
Pertanto anche per il futuro del nostro circolo dobbiamo capire cosa vogliamo fare, se cedere alla logica consumista che passa anche sui giornalini per la quale è una buona proposta solo quella che ha anche i voti, oppure se cominciare a FECONDARE la società italiana a costo di rimanere in minoranza per 10 anni ma nella consapevolezza che se noi non faremo un lavoro culturale il Pd stesso fra dieci anni non ci sarà più.
Credo che questa sia la nostra sfida, radicarci e riprendere in mano quella difesa dello spazio pubblico che va curato perché solo in quello noi potremo fecondare con le nostre idee, solo in quello noi non moriremo di concentrazione interna (ovvero discussione interna fine a sé stessa), solo in quello potremo ricostruire reti civiche e sociali.
L’azione concreta pertanto ora sarà in due direttrici: opposizione dura e intransigente in tutti i nostri comuni, con la predisposizione di una rete per al quale se succede qualcosa in un nostro paese, a fine settimana un gruppo si trova e si stampa un volantino in cui si dice come la pensiamo su quel problema. Dobbiamo avere occhi e orecchie nei comuni per poter elaborare poi nell’arco di una due settimane una risposta soddisfacente a quanto sollevato. E le bacheche non possono che aiutarci in questo.
L’altra direzione di lavoro sarà quella di collaborare con le associazioni già esistenti sul territorio, rendendoci visibili, conoscibili e collaborando anche concretamente.
La via è stretta, è difficile ma credo che sia l’unica possibilità per uscire dal pantano in cui ci troviamo ora. L’impegno richiesto sarà ancora maggiore, ci saranno magari meno riunioni ma il lavoro vero e credo anche quello più soddisfacente aumenterà di molto.
Pertanto ringrazio tutti quanti che in questa campagna elettorale hanno dato una mano e non hanno mai avuto problemi a dirmi di sì per le iniziative e sollecito gli altri a essere presenti dalla fine di agosto in poi per poter dare ancora una volta una spinta a questo progetto.
Partiamo dal piccolo per cambiare l’Italia
Andrea Tiraboschi

NOTE A MARGINE: io sarò assente dal 10 luglio al 4 agosto. Le persone a cui fare afferimento sono Paolo Maurizio e Genni Grazioli.
L’attività del circolo riprenderà con più vigore a partire da agosto. Temi in agenda sono per ora bacheche e sede. Sicuramente si discuterà anche di come andare nel territorio a apralre con le associazioni.
VI ESORTO INFINE A UN’ULTERIORE IMPEGNO PER IL TESSERAMENTO.

Intervento del portavoce Andrea Tiraboschi all'assemblea provinciale del 29 giugno

Direi che sul voto si siano già sprecate molto parole. Dico soltanto che il voto europeo è tutto sommato un voto che dà qualche speranza al pd, perché se sommiamo anche i voti dei radicali e tenendo conto che non c’è stato voto utile, direi che al massimo abbiamo perso un 3% e pertanto è un voto che dà l’idea di una certa tenuta del pd.

Riguardo invece il voto locale e il voto provinciale dobbiamo fare una riflessione in più.

La provincia credo che sia stata data per persa sin dall’inizio della partita ed è noto a tutti come non ci sia stato un grande investimento di risorse in questa campagna elettorale, a ragione o a torto. Tuttavia è da rilevare anche come le parole spese da un anno e mezzo in fatto di organizzazione del partito, di coordinamento fra circoli, siano servite a poco perché ad oggi vediamo come ciascun candidato abbia scelto un linguaggio, quando l’ha scelto, personale senza alcun collegamento con una campagna superiore, abbia gestito la campagna come preferiva. Inoltre un’altra iattura era paradossalmente l’avere quattro iniziative, in Bergamo soprattutto, in contemporanea e magari alcune promosse dall’iniziativa di un candidato solo. Sempre utili e interessanti, per carità, ma il messaggio che si fa passare all’elettore è solo quello della confusione. Una confusione che regna sovrana in questo partito.

L’altra grande iattura che perseguita questo partito secondo me è il fatto di essere terribilmente egocentrico. In due modi. Il primo è il fatto di essere autoreferenziali , siamo troppo spesso piegati sulle dinamiche interne che ad osservare e meditare su ciò che si sta intorno. E la batosta elettorale deve servici innanzitutto in questo, ad parire gli occhi e farci capire che non sono i posizionamenti interni a farci guadagnare credibilità all’esterno. Con una sola eccezione, se la discussione interna aiuta a chiarire posizioni e idee che ancora in questo aprtito o sono nebulose o mal esplicitate.

Il secondo modo per essere egocentrici è quello di non essere un gruppo che unito persegue un fine, ma quello di essere tanti individui che perseguono magari un obiettivo con mille sfumature. Sembra quasi che nel pd si sia dimezzato un po’ il detto tutti per uno, uno per tutti. Ora è solo uno per tutti e spesso quell’uno corrisponde alla nsotra stessa persona. L’esempio in città di Bergamo è abbastanza eclatante e vi prego di non averne a male, ma secondo voi il cittadino che si è trovato in mano in un volantinaggio 5 volantini di singoli candidati che dicono “votate me” rispetto a un unico volantino che dice “votate noi”, cosa pensate abbia pensato? Che finalmente ho una vasta gamma di scelta perché era proprio indeciso su chi votare del pd o chi è toc macc? Ecco servirebbe davvero un po’ di riflessione e di umiltà a tutti i livelli del partito, io in primis nel mio piccolo, ma se non capiamo che soltanto collaborando insieme e lavorando uniti una volta deciso l’obiettivo, sempre nel rispetto delle posizioni, non vinceremo mai perché non siamo credibili.

E’ proprio su questo punto che voglio terminare il mio intervento, sulla credibilità del aprtito e delle classi dirigenti.

Premetto che chiedere le dimissioni o el teste delle persone dopo una sconfitta sia un errore. Ma sia un errore anche non dare nessun segnale mettiamola così di discontinuità politica… Noi in provincia di Bergamo non abbiamo tenuto, abbiamo perso.
Credo inoltre che la sconfitta non è dovuta soltanto al vento favorevole alla destra, al fatto che è stato un voto politico, perché altrimenti avremmo perso davvero dappertutto, ma c’è anche sicuramente il fatto che spesso la nostra classe dirigente in generale non è stata vista come credibile e autorevole. Ovviamente non tutto può essere messo nel calderone, ma il fatto che questa tornata elettorale possa essere catalogata come il fallimento della dirigenza locale, visto anche i numerosi paesi persi, fa riflettere. Mi sembra che se prima l’unico imputato sul banco fosse il livello nazionale, ora ci sono ancor più gravemente i livelli intermedi fino ai circoli che è inutile nasconderlo hanno i loro problemi.
Come riacquistare la credibilità? Sfruttando bene questo congresso che non si deve trasformare ancora un volta in un posizionamento interno, che deve dare origine a una linea unica, sola e chiara almeno nella maggior parte dei problemi che coinvolgono la vita pubblica, che deve essere il momento in cui i nostri io divengano un noi.

Ritengo infine che il giovanilismo a tutti i costi sia un’assurdità, i figli per poter prendere il posto dei padri devono ucciderli. In uno stato democratico e civile questo non può avvenire fisicamente ovviamente, ma attraverso al proposta di un modello, di un progetto e consentitemi, di un’ideologia in cui riconoscersi. Badate bene, l’ideologia è un termine usato a sproposito sui giornali e connotato negativamente ma in realtà non significa che un gruppo di idee, valori, modi di pensare e d’agire che vanno a costituire un modo d’essere. Solo se i giovani del pd che aspirano a diventarne i dirigenti riusciranno a dirci chi noi siamo potremo riconoscere in loro dei leaders. Solo un identità chiara potrà renderci credibili agli occhi della popolazione e solo un’identità chiara potrà rendere a noi il sogno del partito democratico non più un’utopia.

Grazie a tutti.

Lettera per l'ultima fase del tesseramento

Serina (Bg) 25/06/2009


Gentili concittadini,

Se vi scrivo ancora una volta è perché credo che sia necessario proprio in questo passaggio delicato riprendere ancor con più vigore il percorso del PD, insieme, per costruire un’alternativa e non solo un’opposizione a questo governo.
Il 10 luglio terminerà nella nostra provincia il tesseramento valido ai fini del congresso e pertanto chi si tessererà dopo non potrà intervenire all’interno di questa fase delicata.

Come circolo non ci interessa avere chissà quante tessere ma abbiamo la sola preoccupazione che tutte le sensibilità che gravitano intorno al Pd possano essere rappresentate adeguatamente. Difatti la fase congressuale serve innanzitutto a far evolvere questo partito da contenitore di tante idee a partito che possa esprimere, anche a maggioranza, una linea unica sulla maggior parte dei temi che toccano la vita pubblica.
La recente sconfitta ha come radice ultima infatti la non credibilità del Pd poiché ad esso manca ancora una proposta seria e univoca! L’assenza d’identità stabile di partito la si paga decisamente nelle urne La lega non ha bisogno di mettersi d’accordo a tutti i livelli e per ogni cosa, la lega parla un unico linguaggio in ogni evenienza e momento. Ovviamente in questo ci sta anche un impoverimento della proposta politica, ma non si può pensare di presentarsi agli elettori credibilmente se non si ha un linguaggio unico, o almeno simile. E con linguaggio si intendono anche simboli, valori, bandiere, modalità di relazionarsi con la gente.
Per questo io vi chiedo di tesserarvi e di portare il vostro contributo prezioso all’interno di questa fase. E’ un momento di sconforto e di frustrazione dovuta soprattutto al senso di impotenza che circonda le nostre azioni volte a migliorare la politica italiana. Ma non è il momento dell’arrendersi, anzi è quello della ripartenza e questa volta il congresso offre l’opportunità al segretario nazionale come all’ultimo iscritto di dire la propria opinione su ciò che vorrebbe che il Pd facesse e rappresentasse.
Siete voi che potete darci una mano a continuare in questo processo di crescita di un partito che per la sua storia rappresenta un progetto straordinario. Sono convinto che non ci deluderete.



Il segretario del circolo
Andrea Tiraboschi






NOTE INFORMATIVE: per tesserarvi potete rivolgervi a: pdvalserina@yahoo.it oppure a
Andrea Tiraboschi, 3282134298, via pietro bonaldi n.4,Serina . Email: andreatira88@yahoo.it
Paolo Maurizio, 3392265345, via Roma n.158 Oltre il Colle. Email: mlmeda@virgilio.it
Genni Grazioli, 034549241, via Ca’ Cadene, n. 7 Dossena. Email: jenni.grazioli@alice.it
Luigi Pesenti, 3334727058, via monte alben n.4b, Costa Serina.
Tiziano Gritti, 3401530371, via galleria n.6. Bracca- Algua. Email: gritti.tiziano@alice.it

TESSERAMENTO:

ISCRIZIONE
Le quote di iscrizione a livello provinciale sono le seguenti:
- €. 30,00 – per i soci ordinari;
sulla quota ordinari: €. 20,00 alla sede provinciale - €. 10,00 al Circolo;
- €. 20,00 – per i giovani dai 16 ai 25 anni compresi;
- €. 20,00 – per gli anziani dai 65 anni in poi.
sulle quote ridotte: €. 12,00 alla sede provinciale - €. 8,00 al Circolo
- Gli eletti nelle istituzioni locali, oltre a versare la quota tessera dovranno versare contemporaneamente un contributo che servirà a sostenere l’attività del Circolo.
Responsabile del tesseramento è il portavoce del Circolo. Lo stesso provvederà mensilmente a trasmettere alla sede provinciale: il quadro del tesseramento effettuato - le sottoscrizioni raccolte con le relative quote di riferimento.
L’iscrizione al Partito è il presupposto all’esercizio dei diritti e dei doveri previsti dagli Statuti nazionale e regionale. L’iscrizione dovrà avvenire presso la sede del Circolo di appartenenza, mediante la sottoscrizione e il ritiro della tessera. L’iscrizione è individuale. Al momento dell’iscrizione si autorizza il trattamento dei dati personali, secondo quanto previsto dalle norme vigenti in materia di privacy.
IL TESSERAMENTO AI FINI DEL CONGRESSO SCADE IL 21 LUGLIO. IL PROVINCIALE HA CHIESTO PERO’ PER MOTIVI ORGANIZZATIVI DI ANTICIPARE LA DATA DI CHIUSURA AL 10 LUGLIO.

Regolamento congresso nazionale 2009

REGOLAMENTO PER L’ELEZIONE DEL SEGRETARIO E DELL’ASSEMBLEA NAZIONALE
La Direzione del Partito Democratico, riunitasi il 26 giugno 2009, approva il seguente regolamento per le procedure di elezione del Segretario e dell’Assemblea Nazionale, dei Segretari Regionali e delle Assemblee Regionali, ai sensi del vigente Statuto del Partito.
I. Convocazione e svolgimento delle Convenzioni nazionale e provinciali e delle riunioni di Circolo
Articolo 1
(Convocazione del procedimento elettorale)
1. La Prima Convenzione nazionale del Partito Democratico è convocata per il giorno 11 ottobre 2009 .
2. Le Convenzioni provinciali si dovranno svolgere entro il 4 ottobre; le Convenzioni Regionali entro il 10 ottobre.
3. La Convenzione nazionale si svolge sulla base della presentazione delle candidature alla carica di Segretario e del confronto sulle relative linee politico-programmatiche, ai sensi delle disposizioni previste dallo Statuto.
4. La data di svolgimento dell’elezione del Segretario e dell’Assemblea nazionale, dei Segretari e delle Assemblee regionali è fissata per il giorno 25 ottobre.
Articolo 2
(Commissione nazionale e Commissioni provinciali)
1. La Direzione nazionale elegge, con la maggioranza dei tre quarti dei votanti, una Commissione Nazionale formata da 11 componenti, integrata successivamente da un rappresentante per ciascuna delle candidature presentate. Alla Commissione partecipa, in qualità di invitato permanente, il Presidente della Commissione Nazionale di Garanzia o un suo delegato. La Commissione, nella prima seduta, elegge al suo interno il coordinatore.
2. La Commissione, nello svolgimento dei suoi lavori e nelle decisioni che assume, si ispira al principio della ricerca del più ampio consenso.
3. Le Direzioni provinciali eleggono entro il 22 luglio, con la maggioranza dei tre quarti dei votanti, una Commissione Provinciale , formata al massimo da 11 componenti, successivamente integrata da un rappresentante per ciascuna delle candidature. Alla Commissione partecipa, in qualità di invitato permanente, il Presidente della Commissione di Garanzia o un suo delegato. La Commissione, nella prima seduta, elegge al suo interno il coordinatore.
4. In caso di mancata elezione, entro il 22 luglio, di una o più commissioni provinciali, la Commissione Nazionale entro il 30 luglio provvede alla nomina.


Articolo 3
(Presentazione delle candidature a Segretario nazionale)
1. Entro le ore 20.00 del 23 luglio vengono depositate presso la Commissione Nazionale le candidature alla Segreteria e le relative linee politico-programmatiche.
2. Tutte le candidature debbono essere sottoscritte:
da almeno il 10% dei componenti l’Assemblea Nazionale uscente, oppure, da un numero di iscritti compreso tra 1500 e 2000, distribuiti in non meno di cinque regioni, appartenenti ad almeno tre delle cinque circoscrizioni elettorali per il Parlamento europeo.
3. La Commissione nazionale cura la pubblicazione delle linee politico-programmatiche presentate e assicura a tutte eguale dignità e piena parità di diritti.
4. L’ordine di presentazione delle candidature sarà assunto anche come ordine di illustrazione delle candidature stesse, e delle relative linee politico-programmatiche, nel corso delle Convenzioni provinciali e delle Riunioni di Circolo.
Articolo 4
(Modalità di svolgimento delle riunioni di Circolo)
1. Le riunioni di Circolo si svolgono non oltre il 30 settembre.
2. Partecipano con diritto di parola e di voto alle riunioni di Circolo (territoriale e di ambiente) e possono essere eletti negli organismi dirigenti o di garanzia, nonché essere delegati ad una Convenzione di livello superiore, tutti gli iscritti al partito regolarmente registrati alla data del 21 luglio 2009.
3. Gli iscritti ai Circoli on line, regolarmente registrati, hanno diritto di partecipare con diritto di parola e di elettorato attivo e passivo alle riunioni dei Circoli territoriali o di ambiente da essi indicati all’atto dell’iscrizione come sede di esercizio dei propri diritti, ai sensi dell’art. 14, comma 2, dello Statuto.
4. In apertura delle riunioni di Circolo, su proposta del segretario del Circolo stesso, viene costituita e messa ai voti per l’approvazione una Presidenza, che ha il compito di assicurare il corretto svolgimento dei lavori e che garantisca la presenza di almeno un rappresentante per ciascuna candidatura. Fa parte della Presidenza un membro della Commissione provinciale o un suo delegato esterno alla stessa che è tenuto ad assistere ai lavori della riunione, con funzioni di garanzia circa il regolare svolgimento dei lavori.
5. In apertura delle riunioni di Circolo vengono presentate le linee politiche collegate ai candidati, assicurando a ciascuna di esse pari opportunità di esposizione, entro un tempo massimo di 15 minuti.
6. Le modalità e i tempi di svolgimento delle riunioni di Circolo devono garantire la più ampia possibilità di intervento agli iscritti.
7. Le riunioni di Circolo sono aperte alla partecipazione di elettori e simpatizzanti del Partito Democratico. La Presidenza dell’assemblea, sulla base dei tempi e delle modalità concrete di svolgimento della riunione, valuta la possibilità di dare la parola anche agli elettori e ai simpatizzanti che ne facciano richiesta.
8. Nel corso dello svolgimento della riunione, ed entro un termine fissato dalla Presidenza, vengono presentate le liste dei delegati alla Convenzione provinciale, collegate alle candidature alla Segreteria nazionale. Nella sua composizione ciascuna lista deve rispettare i principi dell’alternanza di genere. Possono essere delegati anche iscritti appartenenti ad altri Circoli della stessa Provincia. È possibile presentate più liste di delegati collegate allo stesso candidato alla Segreteria nazionale: in questo caso il presentatore della mozione nazionale dovrà autorizzarle.
9. La convocazione della riunione deve essere spedita a tutti gli iscritti al circolo almeno 5 giorni prima dello svolgimento, e deve indicare il giorno e l’ora di inizio della riunione, il programma dei lavori e l’orario di avvio e di fine delle votazioni, che dovranno durare non meno di una e non più di sei ore consecutive da collocare in orario di norma non lavorativo e dunque di preferenza dopo le ore 18.00 o nel fine settimana. La votazione avviene assicurando la segretezza e la regolarità del voto. Lo scrutinio è pubblico e viene svolto dalla Presidenza immediatamente dopo la conclusione delle operazioni di voto.
10. E’ compito della Commissione nazionale predisporre il modello di scheda da utilizzare nelle votazioni previste nelle riunioni di circolo.
11. Il numero dei delegati da indicare in ciascuna riunione di Circolo è stabilito dalla Commissione provinciale, sulla base dei criteri fissati dalla Commissione nazionale.
12. La Commissione provinciale, acquisiti tutti i verbali delle Riunioni di Circolo, procede innanzitutto all’assegnazione dei seggi spettanti al complesso delle liste collegate a ciascun candidato a Segretario nazionale. A tal fine si utilizza il metodo del quoziente naturale e dei più alti resti. Il numero dei delegati da assegnare alla lista o alle liste collegate a ciascun candidato a Segretario nazionale è ottenuto dividendo il complesso dei voti da essa o da esse riportati per il quoziente naturale, ovvero il totale dei voti validi divisi per il numero dei delegati da eleggere, ed assegnando i seggi eventualmente così non assegnabili alle liste con i maggiori resti. Nel caso in cui vi siano più liste collegate al medesimo candidato, il complesso dei seggi ad esse attribuito viene tra loro ripartito con il medesimo metodo del quoziente naturale e dei resti più alti.
13. La Commissione provinciale procede quindi alla distribuzione nei singoli circoli dei seggi così assegnati alle varie liste. A tal fine si procede in primo luogo alla assegnazione dei seggi in ogni circolo attribuendo a ciascuna lista di circolo tanti seggi quanti quozienti naturali di circolo interi essa abbia conseguito in quel circolo. Il quoziente di circolo è dato dalla divisione tra la somma dei voti validamente espressi nel circolo e il numero di seggi da assegnare nel circolo stesso. Gli eventuali seggi residui sono attribuiti alle liste seguendo la graduatoria decrescente delle parti decimali del quoziente ottenuto da ciascuna lista sino alla attribuzione di tutti i seggi spettanti al circolo. A tal fine le operazioni di calcolo procedono a partire dal circolo con il minor numero di iscritti. Nella assegnazione dei seggi non si prendono più in considerazione le liste che abbiano già ottenuto tutti i seggi ad esse spettanti in base ai calcoli di cui al comma 12. Al termine di tali operazioni, i seggi che eventualmente rimangono ancora da assegnare ad una lista sono attributi alla lista stessa nei circoli ove essa abbia ottenuto i maggiori resti, utilizzando per primi i resti che non abbiano già dato luogo alla attribuzione di seggi. I seggi spettanti a ciascuna lista di circolo vengono assegnati ai candidati in base all’ordine di presentazione nella lista stessa.


Articolo 5
(Modalità di svolgimento delle Convenzioni provinciali)
1. La Convenzione provinciale è costituita dall’insieme dei delegati eletti dalle riunioni di Circolo.
2. In apertura della Convenzione provinciale, su proposta del segretario, viene costituita e messa ai voti per l’approvazione una Presidenza, che ha il compito di assicurare il corretto svolgimento dei lavori, e che veda la presenza di almeno un rappresentante per ciascuna candidatura. Fa parte della Presidenza un membro, o un delegato della Commissione nazionale, che è tenuto ad assistere ai lavori della riunione, con funzioni di garanzia circa il regolare svolgimento dei lavori.
3. In apertura della Convenzione provinciale vengono presentate le linee politiche collegate ai candidati, assicurando a ciascuna di esse pari opportunità di esposizione.
4. Le modalità e i tempi di svolgimento delle Convenzioni provinciali devono garantire la più ampia possibilità di intervento ai delegati, secondo le modalità previste per le riunioni dei circoli.
5. Nel corso dello svolgimento della Convenzione provinciale, ed entro un termine fissato dalla Presidenza, vengono presentate le liste dei delegati alla Convenzione nazionale, collegate alle candidature alla Segreteria nazionale
6. La convocazione della Convenzione provinciale deve essere spedita a tutti i delegati almeno 3 giorni prima dello svolgimento e deve contenere il giorno e l’orario di inizio della seduta, il programma dei lavori e l’orario di avvio e di chiusura delle votazioni.
7. Il numero dei delegati da eleggere in ciascuna Convenzione provinciale è stabilito preventivamente dalla Commissione nazionale.
8. Il numero dei delegati spettante ad ogni mozione collegata a ciascun candidato Segretario è assegnato proporzionalmente in base al numero dei voti ottenuti nelle riunioni di circolo sulla base del metodo del quoziente naturale (totale dei voti diviso per il numero dei delegati da eleggere) e dei migliori resti. I delegati sono assegnati alle liste sulla base dei consensi ottenuti da ciascuna lista mediante il riparto proporzionale dei quozienti interi e dei più alti resti.
9. La delegazione di ogni mozione deve rispettare, nella sua composizione, il principio dell’alternanza di genere. Possono essere delegati anche iscritti appartenenti ad altre Provincie della Regione o eletti nella Regione. È possibile presentare più liste di delegati collegate allo stesso candidato alla Segreteria nazionale. In questo caso, fermo restando il numero dei delegati assegnati ad ogni mozione e il principio dell’alternanza di genere, questi vengono ripartiti tra le varie liste della stessa mozione sulla base del metodo del quoziente naturale (totale dei voti ottenuti diviso per il numero dei delegati da eleggere) e dei migliori resti. Partecipano al voto per la scelta dei delegati di ciascuna mozione alla convenzione nazionale, i soli delegati alla convenzione provinciale eletti nelle liste collegata alla medesima mozione e al medesimo candidato a Segretario nazionale. I seggi spettanti a ciascuna lista sono assegnati ai candidati secondo l’ordine di presentazione nella stessa lista.
Articolo 6
(Compiti della Commissione nazionale)
1. La Commissione nazionale, nominata ai sensi dell’art. 2 del presente Regolamento, procede, entro il 5 agosto, alla definizione dei delegati spettanti a ciascun Coordinamento provinciale/territoriale, assegnandone il 50% in ragione dei voti ottenuti dal Partito Democratico nelle elezioni del 2008 per la Camera dei Deputati, e il 50% in ragione del numero degli iscritti. Non vengono attribuiti delegati in ragione degli iscritti alle Province/territori i cui iscritti non sono regolarmente certificati.
2. La Commissione nazionale detta altresì i criteri di composizione delle Convenzioni provinciali, sulla base dei quali le Commissioni provinciali procederanno alla indicazione del numero dei delegati da eleggere in ciascuna riunione di Circolo.
3. La Commissione nazionale predispone il modello di verbale sulla base del quale registrare i risultati delle votazioni nelle riunioni di Circolo e nelle Convenzioni provinciali.
4. La Commissione nazionale assicura che un suo membro, o un delegato, partecipino allo svolgimento delle Convenzioni provinciali.
5. La Commissione nazionale promuove l’apertura della seconda fase del procedimento di elezione del Segretario nazionale e dell’Assemblea nazionale. La data di svolgimento dell’elezione del Segretario e dell’Assemblea nazionale, dei Segretari e delle Assemblee regionali è fissata per il giorno 25 ottobre.


Articolo 7
(Composizione della Convenzione nazionale)
1. La Convenzione nazionale è composta da:
a) 1000 delegati eletti nelle Convenzioni provinciali. Ad ogni Coordinamento provinciale/territoriale è assegnato un minimo di due delegati.
b) Dai delegati per funzione: il Segretario nazionale e i candidati alla carica di Segretario nazionale; i componenti della Commissione nazionale, il Presidente della Commissione di garanzia.
Alla Convenzione nazionale partecipano, in qualità di invitati, i componenti della Commissione Nazionale di Garanzia.

Articolo 8
(Svolgimento della Convenzione nazionale)
1. In apertura della Convenzione nazionale, su proposta del Segretario, viene costituita e messa ai voti per l’approvazione una Presidenza, che ha il compito di assicurare il corretto svolgimento dei lavori e che veda la presenza di almeno un rappresentante per ciascuna candidatura.
2. In apertura della Convenzione, la Commissione nazionale comunica ufficialmente i risultati delle votazioni svoltesi nelle riunioni di Circolo e, sulla base di quanto stabilito dallo Statuto (art. 9, comma 6), determina il numero dei candidati ammessi alla seconda fase del procedimento di elezione del Segretario nazionale, ovvero “i tre candidati che abbiano ottenuto il consenso del maggior numero di iscritti purché abbiano ottenuto almeno il cinque per cento dei voti validamente espressi e, in ogni caso, quelli che abbiano ottenuto almeno il quindici per cento dei voti validamente espressi e la medesima percentuale in almeno cinque regioni o province autonome”.
3. In apertura della Convenzione nazionale vengono presentate le linee politiche collegate ai candidati, assicurando a ciascuna di esse pari opportunità di esposizione.
Articolo 9
(Dibattito politico e programmatico nel corso della Convenzione Nazionale)
1. Le modalità e i tempi di svolgimento della Convenzione nazionale devono garantire la più ampia possibilità di intervento ai delegati.
2. La Convenzione nazionale istituisce una o più Commissioni tematiche con il compito di elaborare ipotesi di modifica dello Statuto, del Codice etico o del Manifesto dei valori, le quali saranno trasmesse alla Assemblea Nazionale eletta il successivo 25 ottobre.
Articolo 10
(Elezione del Segretario e dell’Assemblea Nazionale)
1. La Commissione nazionale, ai sensi dell’art. 9, comma 7, dello Statuto determina, entro il 5 settembre, la ripartizione territoriale dei componenti l’Assemblea nazionale (fissati nel numero di 1000 dall’art. 4, c.1, dello Statuto), definendo il numero dei seggi spettanti alle diverse circoscrizioni regionali e il numero dei collegi in cui ciascuna di esse è articolata. Tale ripartizione viene effettuata proporzionalmente per il 50% sulla base della popolazione residente e per il restante 50% sulla base dei voti ricevuti dal Partito Democratico nelle elezioni del 2008 per la Camera dei Deputati.
2. Con l’eccezione della Valle d’Aosta e del Molise, le circoscrizioni regionali sono articolate in collegi nei quali sono assegnati da un minimo di quattro ad un massimo di nove seggi. Le province autonome di Trento e Bolzano costituiscono ciascuna una circoscrizione. Nella composizione delle liste deve essere rispettata l’alternanza di genere.
3. La Commissione nazionale determina i confini di ciascun collegio assumendo, di norma, i confini provinciali o i confini dei territori corrispondenti ai coordinamenti territoriali del Partito. La Commissione nazionale, sentita la Commissione provinciale, determina anche i confini di eventuali collegi sub-provinciali, qualora questo sia reso necessario dal numero di seggi spettanti alla relativa provincia.
4. In ciascuna circoscrizione regionale viene istituita una Commissione regionale. Alla Commissione regionale spettano le funzioni di cui ai commi 8, 9 e 10. La Commissione regionale, su proposta del Segretario regionale, viene eletta dalla Direzione Regionale, con la maggioranza dei tre quarti dei votanti, entro il 23 luglio.
5. In ciascun collegio possono essere presentate una o più liste collegate a ciascun candidato alla Segreteria. Sono ammesse le liste presenti in almeno la metà dei collegi di una circoscrizione regionale. Le liste devono essere sottoscritte da almeno 50 iscritti in ciascun collegio.
6. La presentazione delle liste avviene su base regionale, depositando l’elenco dei candidati presso la Commissione regionale, entro le ore 20.00 del 12 ottobre. Ciascuna lista deve indicare a quale, tra i candidati alla Segreteria ammessi, essa intenda collegarsi. Entro due giorni dalla presentazione delle liste, le Commissioni regionali accertano l’accettazione del collegamento da parte del candidato alla segreteria nazionale.
7. Ciascuna commissione regionale, accertati i collegamenti tra candidati alla Segreteria e liste di candidati all’Assemblea nazionale, predispone il modello di scheda per ciascun collegio, sulla base dei criteri indicati dalla Commissione nazionale.
8. Ciascuna commissione provinciale, entro il 21 settembre, determina il numero e l’ubicazione delle sezioni elettorali, sulla base di criteri di omogeneità territoriale e demografica, prevedendo di norma una sezione per ogni Comune ad eccezione dei Comuni superiori ai 30.000 abitanti.
9. I seggi assegnati a ciascun collegio sono ripartiti proporzionalmente tra le liste, secondo il metodo del quoziente naturale (totale dei voti validi del collegio / numero dei seggi del collegio), attribuendo tanti seggi quanti sono i quozienti pieni ottenuti da ciascuna lista. I voti residui non utilizzati vengono conteggiati a livello di circoscrizione regionale, assegnando, con il medesimo metodo, i seggi non ancora attribuiti. Gli ulteriori seggi non attribuiti sulla base di un quoziente pieno, vengono assegnati alle liste che abbiano riportato i migliori resti. I seggi così assegnati vengono poi attribuiti ai collegi che non abbiano ancora visto assegnati tutti i propri seggi spettanti, e alle liste che abbiano conseguito il miglior rapporto tra voti residui e quoziente di collegio.
10. A conclusione delle operazioni di voto in ciascuna sezione elettorale viene redatto un verbale che viene immediatamente trasmesso alla Commissione provinciale, la quale, a sua volta, acquisiti tutti i verbali dei collegi, li trasmette alla Commissione regionale, per le operazioni di calcolo di propria competenza. La commissione regionale, conclusa la procedura di attribuzione di tutti i seggi spettanti, trasmette il verbale dei risultati e i nomi degli eletti alla Commissione nazionale, proclama eletti i membri dell’Assemblea Nazionale e ne da comunicazione alla Commissione nazionale.
11. I membri dell’Assemblea nazionale vengono eletti sulla base dell’ordine di presentazione nella lista.

Articolo 11
(Diritto e modalità di voto)
1. Possono partecipare al voto per l’elezione del Segretario e dell’Assemblea Nazionale, tutte le elettrici e gli elettori che, al momento del voto, rientrano nei requisiti di cui all’art. 2, comma 3, dello Statuto, ovvero le elettrici e gli elettori che sono registrati nell’Albo degli elettori e delle elettrici del Partito Democratico, o che, prima di esprimere il proprio voto, dichiarino e sottoscrivano la richiesta di registrazione.
2. La Commissione nazionale predispone il modello per la registrazione degli elettori. Tale modello prevede, oltre al nome e cognome, i dati anagrafici, la residenza dell’elettore, e un eventuale indirizzo di posta elettronica. Il modello della registrazione contiene altresì l’esplicita autorizzazione dell’elettore all’uso dei suoi recapiti al fine di ricevere informazioni e notizie sull’attività del Partito Democratico.
3. Ogni elettrice ed elettore, per poter esprimere il proprio voto, è tenuta/o a devolvere un contributo di 2 euro destinato direttamente al finanziamento dei circoli e alle spese per l’organizzazione delle elezioni.
4. L’elettrice/elettore esprime il suo voto tracciando un unico segno su una delle liste di candidati all’Assemblea Nazionale.
Articolo 12
(Proclamazione dei risultati e nomina del Segretario)
1. La Commissione nazionale, acquisiti tutti i verbali circoscrizionali, comunica i risultati del voto e convoca la prima riunione dell’Assemblea nazionale entro 14 giorni.
2. L’Assemblea nazionale, sotto la presidenza provvisoria della Commissione nazionale, elegge il proprio Presidente. Le modalità di presentazione delle candidature alla carica di Presidente dell’Assemblea Nazionale e le relative modalità di voto, vengono proposte dalla Commissione nazionale e approvate dall’Assemblea.
3. Il Presidente dell’Assemblea Nazionale proclama eletto alla carica di Segretario il candidato che, sulla base delle comunicazioni della Commissione nazionale, abbia riportato la maggioranza assoluta dei membri dell’Assemblea Nazionale eletti nelle liste a lui collegate.
4. Qualora nessun candidato abbia riportato tale maggioranza assoluta, il Presidente dell’Assemblea nazionale indice, in quella stessa seduta, il ballottaggio a scrutinio segreto tra i due candidati collegati al maggior numero di componenti l’Assemblea e proclama eletto Segretario il candidato che ha ricevuto il maggior numero di voti validamente espressi.

II. Le garanzie congressuali
Articolo 13
(Anagrafe degli iscritti)
1. La Direzione Nazionale del Partito, all’atto della costituzione della Commissione nazionale, affida alla Commissione stessa la responsabilità di accesso e vigilanza sull’anagrafe degli iscritti e sull’Albo degli elettori.
2. L’anagrafe è redatta dall’ufficio adesioni provinciale e certificata dalla Commissione provinciale di garanzia che la ratifica con il voto della maggioranza dei 2/3 dei componenti. L’anagrafe così certificata viene trasmessa all’ufficio adesioni regionale e nazionale. Qualora la Commissione provinciale di garanzia non approvi, come precedentemente stabilito con il voto della maggioranza dei 2/3 dei componenti l’anagrafe, sarà compito della Commissione regionale di garanzia esaminare ed approvare l’anagrafe provinciale con la stessa maggioranza.
3. L’assegnazione dei delegati alle diverse Convenzioni provinciali è stabilito sulla base dei criteri di cui all’art. 6, comma 1 del presente Regolamento.
4. Le commissioni per l’Anagrafe, ove costituite, e in loro assenza le Commissioni di Garanzia collaborano, fino all’insediamento delle Commissioni nazionale e provinciali, con gli organi dei coordinamenti territoriali e delle Unioni regionali al fine di assicurare la formazione degli elenchi degli iscritti e la loro trasmissione ai livelli regionali e nazionali. Tali elenchi, risultanti dall’Anagrafe, debbono consentire l’identificazione degli aventi diritto al voto.
5. La Commissione nazionale ha il compito di acquisire gli elenchi nominativi degli iscritti.
6. I Circoli hanno l’obbligo di presentare al Coordinamento provinciale/territoriale gli elenchi completi dei propri iscritti.
In caso di presunte irregolarità gli iscritti possono presentare – entro 2 giorni dalla pubblicazione degli elenchi - formale reclamo alla Commissione provinciale. La Commissione è tenuta a pronunciarsi entro due giorni. Contro la decisione, o in caso di inerzia, può essere proposto motivato ricorso alla Commissione regionale di Garanzia.
7. La Commissione nazionale di garanzia è incaricata di redigere entro il 21 luglio 2009 il regolamento di cui all’articolo 42 dello Statuto nazionale del partito ed in particolare di disciplinare le modalità di accesso ai dati contenuti nell’Anagrafe degli iscritti da parte dei dirigenti di ciascun livello territoriale, dei candidati ad elezioni interne e dei candidati del Partito democratico a cariche istituzionali elettive, avendo cura di definire le procedure atte a garantire ai candidati su basi paritarie la possibilità di comunicare con gli iscritti.

Articolo 14
(Le garanzie)
1. La commissione nazionale provvede a disciplinare la diffusione più ampia possibile delle linee politico-programmatiche presentate dai candidati alla carica di Segretario e, allo scopo di garantire pari opportunità tra i candidati, stabilisce gli indirizzi e le modalità per la equa ripartizione delle attività di comunicazione e delle risorse finanziarie.
2. Le commissioni per la Convenzione, ai vari livelli, hanno il compito di garantire che la procedura di elezione del Segretario e dell’Assemblea Nazionale si svolga in modo democratico e che in tutte le iniziative e in tutti i momenti del dibattito sia assicurata piena parità di diritti, nei modi previsti dal regolamento, a tutte le mozioni politiche.
3. Sulla base di quanto previsto dal regolamento di autodisciplina della campagna elettorale per le elezioni del 14 ottobre 2007, la Commissione Nazionale di Garanzia approva, entro il 21 luglio 2009, il regolamento che disciplina i limiti di spesa e la trasparenza relativa ai contributi e alle spese sostenute dai candidati ispirandosi ai principi di sobrietà e correttezza di cui al punto 3, lettera d del Codice Etico.
4. Eventuali contestazioni sulla regolarità del percorso e della gestione delle riunioni di Circolo e delle Convenzioni vanno rivolte alle Commissioni competenti in merito.
5. I ricorsi riguardanti richieste di annullamento, per gravi irregolarità, di Convenzioni provinciali, o di singole decisioni da essi prese, vanno presentati entro 2 giorni dallo svolgimento di tali Convenzioni prima alla Commissione regionale e poi alla Commissione nazionale, che sono chiamate a decidere, in modo insindacabile, entro i 2 giorni successivi.
6. I ricorsi riguardanti le riunioni di Circolo vengono sottoposti, con le stesse modalità, alle Commissioni provinciali e, in seconda istanza, a quelle regionali.
Articolo 15
(Elezione dei Segretari Regionali)
1. Le Direzioni Regionali, ai sensi degli art. 15 e 45 dello Statuto e in coerenza con quanto previsto dal presente regolamento, approvano, entro il 23 luglio 2009, il regolamento regionale che stabilisce la data e le modalità per lo svolgimento della convenzione regionale.
2. Nella stessa seduta eleggono con la maggioranza dei tre quarti dei votanti, una Commissione Regionale, formata al massimo da 11 componenti, successivamente integrata da un rappresentante per ciascuna delle candidature. Alla Commissione partecipa, in qualità di invitato permanente, il Presidente della Commissione di Garanzia o un suo delegato. La Commissione, nella prima seduta, elegge al suo interno il coordinatore.
3. Entro le ore 20.00 del 31 luglio vengono depositate presso la Commissione regionale le candidature alla carica di Segretario regionale e le relative linee politico- programmatiche. Tutte le candidature debbono essere sottoscritte: da almeno il 10% dei componenti l’assemblea regionale uscente oppure da un numero di iscritti pari all’1% degli iscritti certificati nella regione e comunque non meno di 150.

Articolo 16
(Elezione dei Segretari Provinciali e di Circolo)
1. Ai sensi dell’art 15 dello Statuto e dei rispettivi Statuti regionali, le Direzioni Regionali deliberano, entro il 23 luglio, i tempi e le modalità delle elezioni dei Segretari provinciali e di circolo che dovranno comunque svolgersi tra il 15 novembre 2009 e il 17 gennaio 2010 oppure tra il 4 aprile e il 30 maggio 2010. In caso di mancata approvazione del regolamento entro 23 luglio 2009 provvede la Commissione nazionale. In ogni caso gli iscritti che hanno diritto di voto sono quelli regolarmente registrati alla data del 21 luglio 2009.

Articolo 17
(Partecipazione al voto degli italiani all’estero)

1. La commissione nazionale nomina un comitato, composto da sette membri che, secondo i criteri e le modalità stabilite dal presente regolamento, promuove e organizza la partecipazione al voto degli italiani all’estero.

Articolo 18
1. Alla commissione nazionale è demandato il compito di intervenire con appositi indirizzi e norme esplicative del regolamento approvato.