Relazione del segretario provinciale alla direzione di Bergamo

Direzione Pd: la relazione di Gabriele Riva Stampa E-mail



Con la direzione di stasera formalmente riprende l’attività politica del nostro partito che, dopo la lunga stagione congressuale e la rapida ma convulsa campagna per le regionali, ha ora di fronte a sé il giusto spazio per una elaborazione politica di più ampio respiro. Elaborazione politica che deve riuscire a creare una forte cornice d’insieme rispetto alle singole progettualità tematiche: è da questa cornice che vorrei partire.

Dire alla fine di ogni analisi elettorale che si deve ripartire da radicamento e rinnovamento non può più bastare: il gap tra il nostro partito e i territori che vogliamo rappresentare è troppo marcato. In un quadro politico nel quale le parole d’ordine e la rappresentatività mediatica sono basilari è inutile cullarsi nel sogno di progetti che d’incanto ribaltino la percezione degli elettori. Percezione che in questi territori è paradossalmente all’opposto di quella che dovrebbe fisiologicamente essere. Al Nord il partito Democratico, e dobbiamo dirlo con forza e onestà intellettuale, è visto come il partito della conservazione, il partito che su battaglie ideal-ideologiche dice no a qualsiasi proposta di cambiamento, il partito che a prescindere boccia qualsiasi proposta innovativa della maggioranza, e purtroppo anche le proposte peggiorative possono essere lette come innovative. Se ci pensiamo bene le nostre ultime battaglie sono state sulla costituzione, sulla scuola, sul lavoro, sui diritti, persino sull’acqua tutte battaglie nelle quali ad una proposta di cambiamento abbiamo presentato la difesa strenua dell’esistente. Badate bene, lungi da me credere che fossero positivi i propositi di cambiamento della destra o della Lega ma il risultato è sempre stato quello di una forza politica non in grado di proporre una sua agenda politica e in perenne rincorsa dell’avversario. Siamo al paradosso per il quale siamo costretti a difendere il tema del tricolore, dell’inno e dell’amor patrio, da sempre in europa temi del conservatorismo di destra.
E’ chiaro che fino ad oggi, in territori come i nostri nei quali non siamo culturalmente egemoni, per utilizzare un eufemismo, difendere l’esistente, per quanto sia importante, non riesce a proiettarci in una dimensione riformista, non riesce a darci l’immagine che vorremmo di partito dell’innovazione. In questo momento, e non a caso riscuote ampio successo nei giovani e giovanissimi, è la Lega il partito di cambiamento per questi territori, pur con tutte le sue contraddizioni che noi proviamo costantemente a mettere in luce.
Ragionare di questione settentrionale, di partito del nord, di partito federato vuole semplicemente dire rendersi conto che la proposta politica in questi territori deve essere per sua natura una proposta di rottura, di cambiamento. E allora sull’autonomia dei territori e degli enti locali non basta dire no allo pseudo federalismo in salsa leghista, dobbiamo noi rilanciare la sfida, noi che abbiamo di fatto tracciato il solco con la riforma del titolo quinto, sull’ambiente non basta dire no al nucleare ma rilanciare noi a partire dalle sollecitazioni europee (vedi la covenant of mayor alla quale hanno aderito molti nostri amministratori) su un grande progetto di green economy, sul lavoro non basta chiudersi a riccio sullo statuto dei lavoratori o celebrarne i quarant’anni, per quanto importante sia, ma affrontare il nodo gordiano di uno strumento che ormai parla ad una minoranza di lavoratori con una proposta seria e condivisa di riforma del mercato del lavoro che diventi il nostro cavallo di battaglia, anche per intercettare le questioni poste dalle giovani generazioni.

Pd Info - 28 maggio 2010



Cari Circoli,

non lo sappiamo se ci sia qualcuno disposto a crederci sul serio. L'Italia ha un debito di 1.800 miliardi di Euro, solo di interessi ne paga 70 ogni anno, ha un misero tasso di crescita dello 0,5% e adesso il Governo ci viene a dire che risolverà tutto in un biennio con una manovra da 12 miliardi l'anno, 24 in tutto. Il paese delle favole.

Non sono bruscolini quei 24 miliardi, intendiamoci. Sono una mannaia e a pagarne il costo saranno i più deboli, i più indifesi. A Roma agitano lo spauracchio della Grecia ("tutta colpa della Grecia" sarà il leit-motiv delle prossime settimane e mesi, scommettiamo?). Poi lo capiamo anche noi che potrebbe sembrare il gioco delle parti in cui il Governo fa qualcosa e l'opposizione dice che non va bene, eppure anche in questo caso, anche stavolta, siamo oltre ogni gioco e ogni chiacchiera. Siamo a denunciare un problema che abbiamo il dovere di far comprendere a tutti, a quelli che ci votano come a quelli che ci voterebbero come a quelli che non ci voteranno, perché il problema è più che politico, riguarda la struttura stessa del vivere civile nel nostro Paese (come tanti altri, come il ddl intercettazioni, ma questo è un altro discorso) e il Partito Democratico ha il dovere di dirlo e di dirlo chiaro.

Più di tutto diciamolo in Lombardia. Governano questa regione da quindici anni e veleggiano verso il ventennio, governano il Paese come lo hanno governato per otto degli ultimi dieci anni, hanno sempre raccontato di un'Italia forte, sicura di sé, ottimista, lontana da una crisi che era comunque di poco conto e perennemente "già finita", e adesso eccoli: nel giro di due settimane ci vengono a dire che siamo praticamente alla bancarotta, che siamo in emergenza nazionale.
Parlano e parleranno ancora manipolando la realtà, raccontando un Paese che non esiste. Diranno ancora che la colpa è "dei governi della sinistra" e certamente fingeranno di non sapere che in cinque anni (2001-06) l'avanzo primario accumulato dal Governo Ciampi a prezzo di duri sacrifici (5% del Pil) è stato azzerato proprio da loro, proprio dal binomio destra-Lega. Ma di autoassoluzioni berlusconiane abbiamo già piene le tasche, e non vorremmo che restassero piene solo di quello.

Il Pd è un partito responsabile, sa che un intervento occorre e che deve basarsi su quel principio di realtà sempre negato dal berlusconismo, sa anche che la spesa pubblica cresce a ritmi del 2% (vero, ma chi è che governa?) e che occorre metterci mano, però il Pd ha il dovere di dire che 3 milioni e 600mila dipendenti pubblici guadagnano mediamente 1.200 Euro l'anno e che forse una manovra seria e decente non può "stangare" loro e poi lasciare intatto chi ha redditi infinitamente superiori: altre nazioni hanno varato manovre pesanti quanto (e più) della nostra, ma hanno cominciato chiedendo sacrifici ai ceti più abbienti, e alle banche. E quando Berlusconi dice che "siamo tutti sulla stessa barca" mente sapendo di mentire, perché qualcuno se ne sta sulla terraferma e all'asciutto.

Un principio centralista regola questa manovra in modo da tartassare prima di tutto gli Enti Locali e i più deboli; dopo aver sempre negato la crisi il Governo si appresta ad agitare la sua mannaia sul territorio, sui servizi, sulle famiglie, sui lavoratori, sulle imprese. Hanno favoleggiato per anni, in Lombardia e altrove, di federalismo, di "Governo amico", e adesso Lega e Pdl ci chiedono come se niente fosse di svegliarci dal sogno.
C'è da sperare sì in un risveglio, ma che deve essere di ben altra natura. Impegniamoci perché avvenga, impegniamoci a raccontare tutto questo per le strade dei nostri paesi e delle nostre città. Alla fine, gratta gratta, il dovere di un partito è questo.

Con amicizia,

Maurizio Martina
Segretario regionale Partito Democratico lombardo

Roberto Rampi
Responsabile Organizzazione PD Lombardo
 
ATTENZIONE: GAZEBO A SERINA RIMANDATO CAUSA CATTIVO TEMPO. CI SCUSIAMO PER IL DISAGIO!

Silenzio assordante della Lega verso i tagli centralisti del Governo.

A fronte di un misero 10% di taglio ai Ministeri si con la Finanziaria i tagli cadono tutti sui territori mettendo a riscio i servizi per i cittadini.
E' sorprendente che in queste ore, in Lombardia, gli autorevoli esponenti della Lega, a cominciare dal Presidente del Consiglio regionale Davide Boni, non pronuncino una sola parola a sostegno delle autonomie locali contro una manovra che rischia di produrre pesanti danni soprattutto per l'erogazione dei servizi garantiti dalle Regioni, dalle Province, dai Comuni.
Dopo questa mannaia, nessuna ipotesi federalista potrà essere realizzata compiutamente. Bene hanno fatto quei Presidenti di Regione che chiedono con forza al Governo di riaprire il confronto: è inaccettabile che a fronte di tagli ai Ministeri del 10%, alle Regioni si chieda di fare tre volte tanto.
Dalla Lega invece nemmeno una parola. Davvero uno strano modo di rappresentare gli interessi della Lombardia.
Maurizio Martina
Segretario PD Lombardo

Contro la peggiore Finanziaria degli ultimi 15 anni la Lombardia reagisca.

Una manovra inaccettabile e centralista che scarica sui territori e sui più deboli i costi della crisi che il governo ha sempre negato.
La peggiore manovra centralista degli ultimi 15 anni. La Lombardia non stia a guardare. Ci aspettiamo da parte di Pdl e Lega in Lombardia un
sussulto di responsabilita' verso scelte pesantissime che rischiano di compromettere seriamente molti servizi di primaria importanza sul territorio.
Dopo aver negato la crisi ed i problemi di finanza del nostro paese il governo 'nordista' ha deciso di giocare allo scaricabarile usando la mannaia. Davvero un bel modo di essere federalisti. Proprio in Lombardia hanno sempre raccontato la favola del governo amico ma adesso sono i fatti a travolgere la loro propaganda.
Formigoni e la giunta difendano gli interessi della nostra regione assumendo una iniziativa forte verso il governo e non si rendano in queste ore corresponsabili di scelte profondamente sbagliate verso le famiglie, le imprese ed i lavoratori.
Maurizio Martina
Segretario PD Lombardo

L'asterisco.... sulla manovra finanziaria.

Una manovra di soli tagli

La favola è finita

Tremonti presenta la manovra economica 2011-2012: 24 miliardi di tagli indiscriminati e sacrifici non equi. Bersani (video):”Ci hanno raccontato che i conti erano in equilibrio, invece non è vero niente. La Grecia non c'entra nulla: è un problema nostro. E non vedo riforme. Questa è una manovra depressiva, è solo un giro di specchi. Non si affronta nulla di strutturale, tagli indiscriminati e nessuna crescita”

immagine documento documento


Tremonti ha finalmente messo in tavola le carte della manovra economica 2011-2012 e ammesso una volta per tutte che tutte le favole sulla ripresa, il benessere e la solidità del Belpaese erano, e tuttora sono, parole al vento lanciate più per il consenso che per senso di responsabilità. Sì, la favola è finita ed è arrivato il momento che Berlusconi la smetta con la fantasia economica, le leggi ad personam e affronti seriamente la crisi con misure strutturali che garantiscano la ripresa.

Berlusconi come il duce? in effetti....

Berlusconi: "Io senza poteri, come il duce"

E' ultima sparata del premier davanti alla platea internazionale dell'Ocse. Bindi: "Premier sempre più surreale". Ma la destra non si ferma qui: ecco l'elenco completo degli sfregi alla memoria.

immagine documento Sono due incompresi, accomunati dalla smanie democratiche di un popolo che insiste nel volere manifestare il proprio pensiero, magari anche il proprio dissenso. Benito e Silvio sono due treni partiti dalla stessa stazione, a decenni di distanza è vero, ma inesorabilmente orientati nella stessa direzione. Questa volta non l’hanno detto i comunisti, la stampa faziosa o qualche facinoroso di passaggio. Questa volta è Berlusconi in persona ad evidenziare, quasi con orgoglio, tutte le analogie del caso: “Ho letto recentemente i diari del duce – afferma il premier davanti alla platea dell’Ocse - Oso citarvi una frase di colui che era considerato come un grande dittatore: dicono che ho potere, ma io non ho nessun potere, forse ce l'hanno i gerarchi, ma non io. Io posso solo decidere se far andare il mio cavallo a destra o a sinistra, ma nient'altro. Lo stesso succede a me, tanto che tutti hanno il diritto sia di criticarmi che di insultarmi...".

“Quindi - conclude - il potere se esiste non esiste addosso a coloro che reggono le sorti dei governo dei vari Paesi". Il che non impedisce che Berlusconi vanti durante la conferenza stampa un gradimento altissimo: "Malgrado la manovra di sacrificio, il mio apprezzamento come primo ministro è oltre il 62%".

Rosy Bindi, presidente dell’Assemblea nazionale Pd, a questo punto: "Ma se Berlusconi non ha potere, cosa ci sta a fare a Palazzo Chigi? Oppure sta dando del gerarca a Tremonti? Non vedo l'ironia nella citazione di un dittatore che ha dominato con durezza e violenza l'Italia e che ha usato con grande spregiudicatezza la comunicazione per mistificare la realtà e ingannare gli italiani che ha precipitato in una terribile guerra mondiale. Non vorrei che le parole del premier tradissero in realtà l'insofferenza, altre volte dichiarata, per i limiti e le articolazioni del potere che sono alla base dei sistemi liberaldemocratici. Ma prendere esempio da Mussolini per dolersene, in un contesto internazionale, è davvero surreale".

Maurizio Migliavacca, coordinatore della segreteria del Pd, ricorda che "l'Italia ha una storia che nessuno, nemmeno il presidente del Consiglio, può permettersi di banalizzare o di distorcere. Non erano pochi i poteri di Mussolini e non lo sono stati per venti lunghi anni di dittatura con tutte le tragedie che questo ha comportato. Berlusconi eviti di utilizzare per l'ennesima volta un incontro internazionale come una passerella per esibirsi in show di cattivo gusto. Nel momento in cui si chiedono sacrifici ai cittadini italiani, a chi ha la responsabilità di governo è richiesto un di più di sobrietà e di serietà. Quanto all'attualità nessun governo ha mai avuto una maggioranza parlamentare così ampia. Questa forza nei numeri non ha evitato al governo un grave fallimento della sua politica economica, evidentemente non è questione di poteri ma di idee. Infine, a proposito i diari di Mussolini, se sono quelli che gli ha passato Dell'Utri, sono falsi".

una manovra di sacrifici.....

Pagano sempre gli stessi

immagine documento documento


Finalmente Silvio Berlusconi scende dal piedistallo. Presenta la manovra economica con Tremonti e per la prima volta in due anni di governo pronuncia la parola “sacrifici”. A dire il vero ostenta ottimismo mentre è “costretto” a leggere che saranno necessari sacrifici. Della serie armiamoci e partite, chiede al Paese di resistere in apnea senza ricordarsi che in questo periodo lui solo e una cricca di affaristi, sono stati gli unici ad arricchirsi mentre l'Italia scivolava.

sabato 29 maggio e domenica 30 maggio il circolo organizza dei gazebo per il tesseramento e la campagna sull'acqua!

L'acqua resti pubblica: documento pd provinciale

L’acqua è un bene primario e il suo utilizzo deve rispondere a criteri di utilità pubblica. Di questo siamo profondamente co
L’acqua è un bene primario e il suo utilizzo deve rispondere a criteri di utilità pubblica. Di questo siamo profondamente convinti. Il decreto Ronchi che ne impone la privatizzazione è una scelta sbagliata e pericolosa, e la sua cancellazione è un obiettivo fondamentale per cui il Partito Democratico intende battersi nella società e nelle istituzioni.

Ichino: "Il Pd parli a tutto il mondo del lavoro, non a metà"

Il PD deve combattere "l'apartheid nel mondo produttivo" tra assunti a tempo indetermianto e precati, deve pensare ai 'paria' del lavoro "che sono quelli che se c'è da fare tardi la sera devono trattenersi perchè se non rischiano il posto, ma poi non hanno gli stessi diritti degli altri. A questi- dice il senatore- non si può proporresolo una 'graduale introduzione di una base dei diritti di cittadinanza'"

"Un partito del lavoro - afferma Ichino - non può parlare solo a metá della forza lavoro dipendente così come non può parlare solo a metá del mondo sindacale". Il senatore racconta che l'ex sindacalista Sergio D'Antoni gli ha dato ragione ma gli ha dato del giacobino. "Forse è così - ha concluso - ma ragioniamo su un diritto del lavoro nuovo, sostenibile ma applicabile a tutti".

il discorso della presidente Bindi

Rosy Bindi: “Mettiamo cuore e testa nel nostro progetto"

Oggi l’Assemblea Nazionale del Pd si apre nel segno del cordoglio per la morte dei due soldati caduti in un vile agguato. L’impegno dell’Italia nella missione in Afghanistan è un dovere necessario per costruire la democrazia in un Paese che non ce l’ha. Così Rosy Bindi ha inaugurato i lavori della seconda Assemblea nazionale.

La Presidente del Pd, ha voluto ricordare che l’Assemblea Nazionale è il massimo organo del partito, nel quale si assumono le scelte più importanti e fondanti del partito stesso. In modo tale si può praticare l’idea di un Partito aperto plurale e democratico. Le elaborazioni che saranno frutto del lavoro delle Commissioni verranno affidate alla discussione e al confronto aperto nei Circoli, nelle Piazze e nelle Feste Democratiche.

“E’ importante che si chieda e si pratichi un cambio di passo. Il Pd non è un soggetto in cerca d’autore e noi vogliamo salvaguardare il suo pluralismo interno. Ciascuno di noi è necessario che abbandoni tacite nostalgie e metta cuore, gambe e braccia in questo progetto”, ha dichiarato la Bindi. “Dobbiamo fare una nostra una frase latina che dice qui stiamo benissimo è il posto giusto per noi. Il luogo in cui preparare insieme giorni migliori per l’Italia”.

Per Rosy Bindi il tema fondamentale è legato alla necessità di restituire di dignità alla politica stessa, con proposte e fatti concreti per smascherare la favola cinica che recita: “Così fan tutti”, a giustificazione di chi fa politica con l’unico scopo di piegare le istituzioni ai propri interessi. Ci troviamo davanti a chi scarica i costi della politica sulla collettività e poi si tutela con una legge ad hoc sulle intercettazioni.

La Presidente democratica dunque ha ribadito come la questione morale per il Pd, venga prima di tutto, perché “restituisce agli italiani stessi un valore di cittadini”.

La crisi economica “non può essere negata e minimizzata” ha sottolineato con convinzione. “Dobbiamo ripartire dalle famiglie, che vedono ormai ridotti i propri diritti, dai lavoratori, dai precari, perché il modello di denaro che produce denaro premia la rendita e la speculazione fiscale”.

Parlando poi del ruolo che deve avere il Partito nei confronti del Paese, ha dichiarato: “Il Pd ha il dovere di riproporsi come modello per la crescita dell’Italia e dell’Europa. Solo con e nell’Europa possiamo guidare fenomeni interni di crisi, e la Grecia ne è un esempio”.

L'intervento della Presidente del Pd si è concluso con i saluti da parte di tutta l’Assemblea ad un grande uomo italiano ed europeo: il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

*****


Il discorso di Bersani all'assemblea nazionale

Mettiamoci all'altezza delle nostre responsabilità

Cari amici e compagni,

la domanda centrale per me è una sola. Sappiamo metterci all’altezza del nostro compito? Sappiamo metterci in sintonia con i problemi del nostro Paese e organizzarne la riscossa?

Per quante sfumature possiamo usare per interpretare le recenti elezioni regionali, il fatto incontrovertibile è che non siamo ancora riusciti ad interpretare il disagio e l’inquietudine profondi che il paese vive e che si esprimono piuttosto in disamoramento o in radicalizzazione impotente.

Pd Info - 14 maggio 2010

Pd Info - 14 maggio 2010
 
Cari Circoli,
 
tutti conosciamo “in presa diretta” quali siano le gravi difficoltà finanziarie in cui si dibattono i nostri Comuni. A pensarci bene è un assurdo: mai era stata così forte una rappresentanza politica come quella leghista, che ama definire se stessa come “baluardo” degli interessi del nord, mai la truppa di Ministri, Viceministri e Sottosegretari provenienti dai nostri territori era stata così numerosa, eppure mai come oggi le casse dei nostri municipi erano state così vuote né mai erano state tanto misere le risorse date alla Lombardia. Così le Amministrazioni comunali si trovano a fare i conti con un impressionante numero di promesse rimangiate. La realtà è diversa da quella che Pdl e Lega cercano di dipingere, e certo a tutti verrà in mente la bufala dell’ICI: il Governo Prodi l’aveva già tolta per il 40% di famiglie con reddito basso ma Berlusconi aveva poi (potenza delle campagne elettorali) deciso di levarla indiscriminatamente promettendo di restituire ai Comuni il denaro che sarebbe mancato all’appello. Promessa dimenticata evidentemente, al punto che le Amministrazioni comunali (tutte, a destra come a sinistra) sono ancora in attesa di rivedere molti dei fondi che un tempo entravano con l’ICI. Quindi i cittadini della nostra Regione hanno versato senza che sia poi ritornato alle comunità locali quanto dovuto.

Pd Info - 21 maggio 2010

Pd Info - 21 maggio 2010
 
Cari Circoli,
 
nell’incontro con Pierluigi Bersani di lunedì scorso la morsa in cui sono stretti i Comuni è emersa in tutta la sua drammatica consistenza. Quando si cominciano a snocciolare i numeri la situazione appare persino grottesca: il governo vuole trasferire agli Enti Locali immobili statali per quasi 4 miliardi di euro? Bene, ma come faranno Province e Comuni a farsi carico delle spese di manutenzione dato che il patto di stabilità impedisce tanto di alienarli quanto di investirci? Le nostre proposte di investire nelle opere comunali, anche per dare respiro alle piccole e medie imprese, sono sempre cadute nel vuoto davanti a un Governo sordo e cieco, e oggi ci troviamo davanti a una manovra che sarà pesante; a Roma sono davvero sicuri che non ci siano né i margini né l’opportunità per rivedere il patto? La verità è che c’è un enorme bisogno, nel Paese come in Lombardia, di fare chiarezza, ed è in questo contesto che il nostro partito propone la legge di iniziativa popolare con cui chiediamo l'attuazione del federalismo fiscale e la modifica di obiettivi e regole del patto di stabilità così da premiare i Comuni virtuosi e sostenere quelli più piccoli, perché è necessario togliere il tema delle autonomie dallo scaffale delle battaglie ideologiche in cui la Lega lo ha relegato.
 

Università, via i baroni largo ai giovani.

Al via la protesta in tutta Italia contro i tagli e la nuova riforma Gelmini all’esame in Senato. Il PD propone la pensione anticipata a 65 anni per assumere migliaia di ricercatori. Carrozza: "Serve uno shock generazionale"

immagine documento
Oggi su La Stampa Carlo Bertini racconta le proteste in corso contro la riforma univeristaria e riporta le proposte del PD. Flavia Amabile ha intervistato Maria Chiara Carrozza, presidente del Forum Università, saperi e Ricreca del Pd e direttore della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. Riportiamo i due articoli.



Mandare in pensione i baroni universitari a 65 anni e non a 72, tenendo in attività solo le «eccellenze» del sapere nazionale con contratti ancorati a ricerche in corso, per fare spazio ai «giovani» ricercatori che troppo spesso entrano in ruolo a 40 e passa.

Verso l'Assemblea PD


.

Verso l'Assemblea PD


immagine documento documento


“Prepariamo giorni migliori per l'Italia” sarà lo slogan dell’ Assemblea nazionale di venerdì e sabato prossimi e la frase che racchiude il senso di Pd Open, l’insieme di iniziative del Partito Democratico per costruire il programma. Un percorso di confronto e dibattito con la mobilitazione dei circoli, dei forum e di tutti gli eletti del Pd che si concluderà entro la fine dell'anno con la realizzazione del programma di alternativa di governo basato su dieci parole.

Si vota a Bolzano...

Due anni buttati via...

Toh il TG1 cancella l’opposizione


I dati dell’Osservatorio di Pavia, pubblicati dal Sole 24 Ore: spazio solo a governo e maggioranza. Vita: "Gara TG1-TG5 a chi cancella l'opposizione". Melandri: "Minzolini chiami il TG1 TG SIlvio"

immagine documento Non è un impressione di chi vota PD ma il risultato del monitoraggio dei TG realizzato dall’Osservatorio di Pavia e pubblicato dal Sole 24 Ore che evidenziano lo squilibrio abnorme tra governo, maggioranza e opposizione nel telegiornali nel mese di aprile.

Due anni buttati via...

Due anni buttati via

immagine documento documento


"Trentaquattro fiducie, una e mezza al mese. Tutto questo cosa ha portato per le prospettive del Paese? Credo niente, sono stati due anni buttati via". E' questo il giudizio del segretario del Partito Democratico Pier Luigi Bersani a 24 mesi esatti dalla fiducia votata il 14 e 15 maggio 2008 da Camera e Senato al governo Berlusconi.

Intervento di Walter Veltroni al convegno di area democratica

Bersani e gli intellettuali sul nucelare

Nucleare velleitario

Nessuna ideologia. Il no del Pd sul ritorno al nucleare ha motivazioni ben radicate nelle coscienze delle persone e su dati scientifici che l'approssimazione del governo continua a trascurare. La risposta di Bersani alla lettera degli scienziati

immagine documento Non si è fatta attendere la risposta di Pier Luigi Bersani alla richiesta da parte di Umberto Veronesi, Margherita Hack e altri scienziati ed intelletuali circa la posizione di chiusura del Pd sul ritorno al nucleare. Una risposta politica che ha voluto ribadire come il Pd non sia un partito che si oppone al miglioramento tecnologico e scientifico, né tanto meno, sia legato ad ideali utopici e approssimativi circa lo sviluppo e il buon utilizzo delle risorse energetiche.

Bersani sulle dimissioni di Scajola

Sul lavoro non si molla!

Sul lavoro non molliamo

immagine documento documento Bersani in Sardegna


Il lavoro e la sua tutela sono la priorità del Pd. Questo è il messaggio forte che arriva dall'incontro che il segretario del Pd Pier Luigi Bersani ha avuto con i lavoratori di Cagliari, di Iglesias e delle fabbriche del Medio Campidano, durante la due giorni del viaggio in Sardegna del leader democratico. Accanto ai lavoratori per sostenere le loro cause e per rilanciare una linea politica a tutela dell'occupazione come risposta anti-crisi. Quindi in una conferenza stampa finale Bersani ha risposto alle domande dei cronisti sulle prossime elezioni amministrative sarde e sulla difficile situazione in cui l'inaffidabile governo Berlusconi sta navigando.

La riforma-non riforma massacro.

La riforma massacro

immagine documento «Al solito si promettono riforma e si massacrano gli apparati formativi. Lo abbiamo già visto con la scuola ora lo stiamo rivedendo per l'università». Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, boccia il ddl Gelmini di riforma dell'università e da Napoli dove ha partecipato alla prima tappa del viaggio promosso dal Pd nell'università italiana lancia le proposte del partito in favore del mondo universitario: 110.

Sveglia, diamo ossigeno ai comuni!

Sveglia! Diamo ossigeno ai comuni

Sosteniamo i cittadini e le imprese
17 maggio - Giornata nazionale di mobilitazione degli enti locali

immagine documento
"Come avevamo preannunciato nei giorni scorsi, con lo slogan ‘Sveglia! Diamo ossigeno ai comuni’ il Pd lancia una giornata di mobilitazione nazionale per denunciare e contrastare gli assurdi vincoli imposti da questo governo alle attività delle comunità locali".

Così Davide Zoggia, responsabile Enti Locali della segreteria nazionale del Pd, annuncia l’iniziativa del Pd per l’allentamento del patto di stabilità, che si terrà lunedì 17 maggio.

Il Pd parteciperà alla Perugia Assisi

“E’ proprio vero: c’è troppa violenza in giro. La preoccupazione attorno alla quale questo 2010 il Tavolo della Pace sta orientando la storica marcia Perugia Assisi non può non coinvolgere anche il Partito democratico. Per questo – non è una novità ma l’impegno va costantemente rinnovato – anche quest’anno il Pd aderisce alla Marcia e moltissimi suoi esponenti percorreranno insieme a tante altre persone quella strada che simbolicamente Aldo Capitini volle, nel lontano 1961, trasformare nell’affermazione dei principi del pacifismo e della non violenza. All’epoca era la guerra fredda a scuotere le coscienze dei cittadini di buona volontà.

Oggi ancora guerre e violenze ci chiamano alla mobilitazione. Guerre lontane geograficamente e violenze che percorrono anche la nostra società, che ci sono vicine. L’impegno del Partito democratico non può che essere con la Marcia Perugia Assisi. C’è troppa violenza, troppa indifferenza verso gli altri, verso i deboli: il Pd ha nel suo Dna, nelle sue culture politiche questi valori. Per questo saremo con voi”.Con queste parole Pier Luigi Bersani ha annunciato l’adesione del Pd alla Marcia Perugia Assisi di domenica 16 maggio.

CONVOCAZIONE CIRCOLO DEL PD DELLA VALSERINA

E' convocato il circolo del Pd Valserina per lunedì 17 maggio ore 21 presso sala di Algua.

ODG:

-continuazione tesseramento (quota 30 ora),

-acqua e gazebi,

-iniziative d'estate

-giornalino

Le dieci parole per il 2011: il progetto Italia

Anno Zero: Bersani risponde a Marco Travaglio

immagine documento "Adesso mi fate la cortesia di fare il giro di tutti i partiti di sinistra italiani o quelli del centrosinistra gli fate la seguente domanda: cos’è il PVC? Dove sono gli stabilimenti di cui si parla? Cos’è successo a Porto Torres? Cosa succede a Marghera? Chi ha incontrato gli operai e li ha difesi in giro per l’Italia? Il Pd. Quando ero ministro ho fatto un piano per la chimica e l’hanno contraddetto – perché la chimica italiana va salvato, il ciclo del cloro va salvato tutto assieme, l’Eni si decida: o va dentro o sta fuori oppure vende tutto quanto.
Chi in Parlamento ha sollevato questa cosa qui – ieri l’altro e ieri – siamo stati noi, usando quel pochissimo spazio che abbiamo in opposizione per infilare delle leggi: qualcosina abbiamo portato a casa, il governo ha vergognosamente respinto altre cose…quanti di voi sanno che cosa significa veramente la norma con cui abbiamo messo sotto il governo ieri , quanti di voi lo sanno? Me lo dite? La sapete precisamente? Se ne fregano tutti! Se ne fregano tutti, compresi quelli che dicono che si interessano. E allora noi avremo dei limiti, non avremo ancora classe dirigente, dobbiamo mandare avanti i giovani: stiamo parlando di un partito di centrosinistra che con la schiena diritta e che merita rispetto. Perché noi siamo con quella gente lì e come rispettate quella gente lì rispettate la gente che prova ad aiutarli. Fino a prova contraria, fate il giro della chimica italiana e chiedetegli ch gli ha dato una mano, dove ha potuto dare una mano. Gliene dico io una di Berlusconi: è andato a Porto Torres durante la campagna per le regionali, ha telefonato all’Eni, ha detto ‘è risolto’, a quelli dell’Eurallumina ha detto “telefono io a Putin: è risolto”; per la Sassari-Olbia , la strada ha detto: è risolto…ecco, là in Sardegna lo sanno benissimo cos’è successo".

Il pd è un partito fondato sul lavoro

Mai come quest'anno il 1 maggio arriva in un periodo in cui il lavoro è sempre più al centro dell'attenzione e delle priorità del Paese. Il Pd raccoglie la sfida di ridare valore, importanza e dignità a tutte le tematiche che riguardano il lavoro e che, nell'assoluta immobilità, il governo ha tralasciato negli ultimi anni, come ha ricordato Pier Luigi Bersani ospite di YouDem per rispondere alle domande degli operai di Pomigliano d'Arco.

Formigoni, Moratti e l’allegra finanza Pdl

E a Milano il governatore deve 

dare spiegazioni ai risparmiatori.

fonte  Gianni Del Vecchio - Europa
L’ultima in ordine di tempo è la notizia dell’esposizione per 115 milioni di euro della regione Lombardia verso la Grecia. Ennesimo anello di una lunga catena di pasticci finanziari combinati dai due amministratori di riferimento del Pdl lombardo.

Intervista a La stampa di Bersani


E in occasione della festa del lavoro, Bersani annuncia una correzione di rotta che, almeno nelle intenzioni, dovrebbe far uscire il Pd dalla difesa esclusiva delle classi sociali garantite che finora ne ha limitato la crescita elettorale.

Lettera del Pd lombardo ai circoli

Alle Federazioni provinciali del Pd lombardo
Ai Circoli del Pd lombardo


Carissime, carissimi,

come sapete il Partito Democratico è in prima fila nella battaglia per l'acqua pubblica e la gestione del servizio idrico integrato dopo che il governo ha imposto la privatizzazione forzata della gestione del servizio idrico. Un esito che consideriamo non accettabile e contro il quale già i gruppi parlamentari hanno condotto una ferma opposizione.

Documento acqua regionale PD


Un patto per l’acqua pubblica
Il Partito democratico si è opposto alle norme fatte approvare dal governo a colpi di fiducia e che spingono verso una privatizzazione forzata togliendo agli enti locali la possibilità di decidere e portando al rischio di monopoli privati nelle mani di poche grandi aziende spesso del tutto estranee ai contesti territoriali in cui viene svolto il servizio; norme presentate sotto il titolo di obblighi comunitari quando in realtà non c’è alcun atto comunitario o sentenza europea che imponga di forzare l’ingresso dei privati nel servizio idrico integrato.

Acqua: la posizione nazionale




Acqua un bene comune. Pubblico
Il Pd presenta le sue proposte sull'acqua pubblica e gestione del servizio idrico integrato. Un milione di firme per regolamentare un sistema per cui a tariffe minime corrisponda la massima efficienza. Bersani: “L'acqua è di Dio e ci tocca ridargliela come ce l'ha data”

La nuova campagna per il tesseramento





La nuova campagna tematica del Pd

Progetto Italia 2011
Il nostro programma in 10 parole chiave. Si partirà con Università e Ricerca, Riforme istituzionali, Giustizia, Lavoro e Green Economy. Letta: “Riforme necessarie al paese. Diremo chi siamo, cosa vogliamo, quale Italia vogliamo costruire". Guarda il video
immagine documento documento
Costruiamo l'alternativa di governo