GOVERNO MONTI: FACCIAMO IL PUNTO.
Nota PoliticUn'illustrazione della fase politico/economica a cura del professor Paoletti - Università Bicocca.
Le sfide per il Governo Monti
• Ammontare del debito pubblico: 1.920 mld. di euro (circa il 122% del nostro prodotto interno lordo, il 24% di tutti i debiti sovrani in euro);
• Debito emesso nel 2011: 423 mdl. di euro;
• Previsione sul debito che occorrerà collocare sul mercato nel 2012: circa 450 mld. di euro (circa 2/3 nei prossimi 4 mesi)
• Tasso di crescita medio 2001?2010 a prezzi costanti: 0,3%
Come ci siamo trovati a questo punto? Come è intervenuto il Governo Monti? Quali sono ora le priorità per un rilancio dell’Italia?
• Ammontare del debito pubblico: 1.920 mld. di euro (circa il 122% del nostro prodotto interno lordo, il 24% di tutti i debiti sovrani in euro);
• Debito emesso nel 2011: 423 mdl. di euro;
• Previsione sul debito che occorrerà collocare sul mercato nel 2012: circa 450 mld. di euro (circa 2/3 nei prossimi 4 mesi)
• Tasso di crescita medio 2001?2010 a prezzi costanti: 0,3%
Come ci siamo trovati a questo punto? Come è intervenuto il Governo Monti? Quali sono ora le priorità per un rilancio dell’Italia?
In allegato un'analisi utile a capire meglio.
Destinazione Italia
Incontri con il Paese che vuole ripartire
Etichette:
bersani destinazione italia,
destinazione italia,
liberalizzazioni,
monti,
partito democratico,
riforma del lavoro,
riforma rai,
sciopero fiom
Lavoro. Bersani: Ottimista sull'accordo
Il Segretario si mostra fiducioso sulla riforma del lavoro ma ricorda che l'articolo 18 non è il problema principale
In tema di lavoro, l'articolo 18 non è il problema principale, “c'è da aggiustarne la gestione” ma non è opportuno mettere al centro un tema che è a margine” della discussione sul lavoro.
Etichette:
bersani intesa,
bersani lavoro,
bersani liberalizzazioni,
intesa riforma sul lavoro,
mercato del lavoro,
riforma del lavoro
Un buon accordo sulla Riforma del Lavoro
Pier Luigi Bersani: “Io chiedo che si cerchi in ogni modo un'intesa, vorrei che tutti ci provassero. Se non c'è l'accordo il PD ha detto che sosterrà Monti fino a fine legislatura ma che su ogni problema sosterrà la sua posizione.
“Io chiedo che si cerchi in ogni modo un'intesa, poi può anche non riuscire ma vorrei che tutti ci provassero. Se non c'è l'accordo il PD ha detto che sosterrà Monti fino a fine legislatura ma che su ogni problema sosterrà la sua posizione. Il tavolo lavori in pace e il Governo cerchi ogni possibilità di intesa innovativa. Noi siamo pronti a metterci tutta la coralità per una buona riforma”.
*****
Lavoro: Bersani, serve accordo con cambiamento e coesione sociale
(aggiornamento mercoledì ore 19.30)
"Dice bene il ministro Fornero: il Partito Democratico appoggerà una buona riforma. Naturalmente la valuteremo confrontandola con le nostre proposte. Quel che ci vuole è un buon accordo perché i mesi difficili che abbiamo davanti devono essere affrontati con il cambiamento, con l'innovazione e con la coesione sociale". Lo afferma in una nota il segretario nazionale del PDPier Luigi Bersani.
Leggi le dichiarazioni del ministro Fornero sulla riforma del mercato del lavoro.
*****
"Non è scontato il sì del PD alla Riforma del Lavoro da parte del governo". Lo ha detto il Segretario Pier Luigi Bersani al Tg3, intervistato da Bianca Berlinguer. "Se malauguratamente non ci fosse l'accordo tra Sindacati e Governo, valuteremo l'esito sulla base delle nostre proposte, che si occupano diprecarietà, degli ammortizzatori sociali, del lavoro femminile. Non parlano di articolo 18 perchè per noi il problema non è l'uscita dal lavoro ma l'entrata. Vogliamo vedere prima - ha chiarito - il tema è delicato".
Bersani inoltre ha aggiunto di non essere d'accordo sul fatto "che si chiuda la riforma del mercato del lavoro senza un'intesa. Oggi è importante tanto la riforma quanto la coesione. Siamo davanti a un paio d'anni - mi auguro solo un paio - di recessione, c'è bisogno di fare una scommessa assieme e immagino che il governo sia impegnato a trovare questo accordo".
A proposito delle parole espresse oggi da Emma Marcegaglia sui Sindacati, il Segretario ha detto: "Se conosco un po' Emma Marcegaglia si pentirà della battuta sui "ladri" e i "fannulloni" difesi dai Sindacati, perchè non credo che pensi che il problema sia quello di proteggere ladri e fannulloni. Nessuno li difende. Dopodichè - ha sottolineato Bersani - si può discutere di una manutenzione dell'Articolo 18 perchè, se ci vogliono sei anni per una causa, in sei anni può imboscarsi anche un fannullone. Ma il tema oggi è dare un po' di lavoro e darlo meno precario. Quanto all'articolo 18, fissa un principio di civiltà garantito negli anche negli altri paesi europei. Non è vero che è una nostra caratteristica. Cerchiamo piuttosto di intervenire per rendere più gestibile questo diritto".
Alla domanda della giornalista se il PD stia con Monti o contro, Bersani ha risposto: "Monti non viene dopo i partiti, Monti viene dopo Berlusconi. Per averlo è stato necessario che andasse a casa Berlusconi e che arrivassimo noi con generosità a sostenere una fase d'emergenza e di transizione. Dopo di che - ha spiegato il leader del PD - la democrazia respira con due polmoni".
Il riferimento è alle prossime elezioni politiche. "Voglio predisporre il mio partito - ha detto Bersani- a un'alternativa non a Monti ma alla destra. Monti e i suoi ministri potranno decidere con che polmoni respirare".
Al termine dell'intervista, Bersani ha risposto a delle futili polemiche secondo le quali l'alleanza per le amministrative di Palermo ripropone la foto di Vasto. "Di questi commenti non so cosa farmene. Si capirà prima o poi che il PD alle prossime elezioni locali non ha l'idea di fare dei 'Cencelli', di mettere le mani del partito sull'amministrazione, ma ha l'idea di far concorrere risorse civiche. Per questo abbiamo candidato Rita Borsellino a Palermo. Le primarie decideranno, non c'è in gioco Bersani, c'è in gioco Palermo. Io credo che un PD che si apre al concorso della società civile sia un partito che ha visto chiaro.La politica deve conoscere il suo ruolo ma anche il suo limite".
Approfondisci le proposte del Partito democratico per la riforma del mercato del lavoro
IN LOMBARDIA SI LAVORA PER IL DOPO FORMIGONI
Un cammino lungo e non scontato per costruire un'alternativa credibile che risponda ai bisogni dei cittadini.
Le principali forze di opposizione alla Giunta regionale lombarda si sono ritrovate a Milano per un primo confronto pubblico su come creare un'alternativa politica all'attuale centrodestra, convinti che l'epoca di Roberto Formigoni sia ormai al tramonto.
Pd, Udc, Idv, Sel e Fli hanno condivisol'analisi su quella che, dopo quasi 20 anni di presidenza della Regione, considerano la chiusura di un ciclo. Hanno constatato come il ruolo dei partiti sia cambiato nel rapporto con le esigenze dei cittadini. Ma le forze di centro e di sinistra hanno anche dovuto riconoscere che il cammino per creare un'alternativa in Lombardia sarà lungo e non scontato.
''Il confronto libero di oggi - ha spiegato Maurizio Martina, segretario regionale del Pd - non deve prefigurare alcunché''.
Secondo Martina, con il quarto mandato Formigoni sostenuto da Pdl e Lega, ''siamo di fronte alla fine di un ciclo politico, che ha avuto pregi e difetti e ha segnato un'egemonia culturale e una capacità di leadership tutt'altro che scontata ma che adesso non corrisponde più alle esigenze del territorio''. Per questo, ha concluso, ''per noi è giusto discutere e doveroso creare una alternativa'', tenendo ben presente l'esperienza delle comunali di Milano.
Secondo Martina, con il quarto mandato Formigoni sostenuto da Pdl e Lega, ''siamo di fronte alla fine di un ciclo politico, che ha avuto pregi e difetti e ha segnato un'egemonia culturale e una capacità di leadership tutt'altro che scontata ma che adesso non corrisponde più alle esigenze del territorio''. Per questo, ha concluso, ''per noi è giusto discutere e doveroso creare una alternativa'', tenendo ben presente l'esperienza delle comunali di Milano.
Un'alternativa che, per il coordinatore regionale dell'Udc Savino Pezzotta, è comunque tutta da costruire, perché semplicemente ''adesso non c'è''. ''Se partiamo con la logica che Formigoni è finito e che noi siamo l'alternativa - ha evidenziato - abbiamo già perso in partenza''. Pezzotta ha detto che ''la gente non crede più alla dimensione dei partiti, dunque c'è la necessità di capire come funzionerà la politica, non può bastare la buona volontà''.
Senza accordo sulla Riforma del Lavoro il sì del PD non è scontato
Pier Luigi Bersani intervistato da Bianca Berlinguer al TG 3, parla di lavoro, accordo sindacale, Governo Monti, articolo 18, proposte del PD, comunali a Palermo
Bersani inoltre ha aggiunto di non essere d'accordo sul fatto "che si chiuda la riforma del mercato del lavoro senza un'intesa. Oggi è importante tanto la riforma quanto la coesione. Siamo davanti a un paio d'anni - mi auguro solo un paio - di recessione, c'è bisogno di fare una scommessa assieme e immagino che il governo sia impegnato a trovare questo accordo".
A proposito delle parole espresse oggi da Emma Marcegaglia sui Sindacati, il Segretario ha detto: "Se conosco un po' Emma Marcegaglia si pentirà della battuta sui "ladri" e i "fannulloni" difesi dai Sindacati, perchè non credo che pensi che il problema sia quello di proteggere ladri e fannulloni. Nessuno li difende. Dopodichè - ha sottolineato Bersani - si può discutere di una manutenzione dell'Articolo 18 perchè, se ci vogliono sei anni per una causa, in sei anni può imboscarsi anche un fannullone. Ma il tema oggi è dare un po' di lavoro e darlo meno precario. Quanto all'articolo 18, fissa un principio di civiltà garantito negli anche negli altri paesi europei. Non è vero che è una nostra caratteristica. Cerchiamo piuttosto di intervenire per rendere più gestibile questo diritto".
Alla domanda della giornalista se il PD stia con Monti o contro, Bersani ha risposto: "Monti non viene dopo i partiti, Monti viene dopo Berlusconi. Per averlo è stato necessario che andasse a casa Berlusconi e che arrivassimo noi con generosità a sostenere una fase d'emergenza e di transizione. Dopo di che - ha spiegato il leader del PD - la democrazia respira con due polmoni".
Il riferimento è alle prossime elezioni politiche. "Voglio predisporre il mio partito - ha detto Bersani- a un'alternativa non a Monti ma alla destra. Monti e i suoi ministri potranno decidere con che polmoni respirare".
Al termine dell'intervista, Bersani ha risposto a delle futili polemiche secondo le quali l'alleanza per le amministrative di Palermo ripropone la foto di Vasto. "Di questi commenti non so cosa farmene. Si capirà prima o poi che il PD alle prossime elezioni locali non ha l'idea di fare dei 'Cencelli', di mettere le mani del partito sull'amministrazione, ma ha l'idea di far concorrere risorse civiche. Per questo abbiamo candidato Rita Borsellino a Palermo. Le primarie decideranno, non c'è in gioco Bersani, c'è in gioco Palermo. Io credo che un PD che si apre al concorso della società civile sia un partito che ha visto chiaro.La politica deve conoscere il suo ruolo ma anche il suo limite".
Assemblea pubblica a Serina il 25 febbraio. Seguirà cena del circolo di autofinanziamento
Il primo incontro si
tiene proprio a Serina il 25 febbraio e in quell'occasione si darà inizio anche
al tesseramento 2012. Spero pertanto di vedervi numerosi.
Per suggerimenti,
informazioni o altro non esitate a contattarmi.
A presto,
Andrea Tiraboschi
Segretario circolo PD
val Serina
Email: pdvalserina@yahoo.it - Sito:
www.circolopdvalserina.blogspot.com
Evento FB: http://www.facebook.com/events/158313714285200/
Evento FB: http://www.facebook.com/events/158313714285200/
Assemblea pubblica
Cons. Reg. Mario Barboni
On. Luciano Pizzetti
sabato 25
febbraio alle ore 17.45
presso sala civica Serina,via
Palma il Vecchio, n.50, Vicino parrocchiale.
Seguirà Cena di finanziamento del circolo c/o
pizzeria Snoopy alle ore 20.30. Per prenotazione: 328/2134298. La quota è di 20
euro più contributo volontario per circolo.
Sarà possibile tesserarsi per l'anno
2012
Iscriviti a:
Post (Atom)