Sfida al governo

Dal PD 6 proposte di liberalizzazione a costo zero: carburante, farmaci, ordini professionali e sostegno all'accesso delle nuove generazioni, banche, bolletta del gas.

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Sei proposte a costo zero per spostare dieci miliardi di euro dalla rendita e dalle posizioni dominanti a favore dei cittadini e delle imprese. Il Pd dà una ricetta semplice e concreta per modificare la manovra finanziaria senza alcun onere per lo Stato con l'effetto immediato di risparmiare svariati miliardi di euro.

Per il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani sono piccole lenzuolate con cui “sfidiamo il governo a dire se intende continuare con le chiacchiere o se intende fare qualche fatto”.

Abbiamo una bassissima crescita, una manovra depressiva, dobbiamo mettere qualcosa nel motore della crescita. Questi sono i primi punti di una posizione articolata sui temi della manovra per una posizione, la nostra, che non è solo di denuncia ma anche di proposta”.

“Ci siamo stancati di sentire il lancio di bolle di sapone da parte del governo – ha continuato Bersani - che finiscono sempre nel nulla, e ci siamo stancati dei pretesti del governo per attaccare la Costituzione: l'articolo 41 non impedisce operazioni di semplificazione e di liberalizzazione”.

Non si sa quale possa essere l'atteggiamento del governo davanti a proposte concrete e a costo zero. Per Bersani “la destra dirà la sua, ma basta con le bolle di sapone. E basta anche con la legenda metropolitana che il Pd non fa proposte. Stiamo attenti perché a noi ci uccide non solo il berlusconismo, ma anche il conformismo”.




Dello stesso parere anche Dario Franceschini, presidente dei deputati del Pd. “Le proposte che oggi facciamo sulla libertà di impresa e a favore dei consumatori non hanno alcuna esigenza di copertura. Quindi visto che molte nostre proposte sono spesso respinte perché manca la copertura, il sì o il no della maggioranza questa volta sarà senza scuse. Certo queste proposte toccano interessi forti: petrolieri, farmacisti, banche e alcune categorie di liberi professionisti. Ma non hanno un costo per lo Stato”.
"Lo scambio non c'entra niente. Il tema è altro". E' Anna Finocchiaro a chiarire che gli emendamenti del Pd alla manovra non saranno oggetto di trattativa con la maggioranza, ancora di piú se la proposta indecente dell'altra parte fosse mirata ad ottenere un via libera al condono.

"Noi siamo assolutamente contrari a ogni forma di condono, che non può essere merce di scambio. Il presidente del Consiglio ha detto che si può ragionare nel merito. Voglio prendere per buona questa affermazione, anche se non ci credo. Noi dobbiamo fare di tutto perchè la manovra sia equa e abbia al suo interno dei meccanismi che favoriscono la crescita"

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