DOCUMENTO ADESIONE MANIFESTAZIONE 12/12






Serina 12/12/2008



OGGETTO: Adesione alla manifestazione contro la crisi del 20/12

Su iniziativa della conferenza dei capigruppo della comunità montana valle Brembana coordinata da Maurizio Paolo che, oltre essere capogruppo del gruppo Insieme per la valle Brembana, è anche uno dei coordinatori del nostro circolo, è stata indetta una manifestazione in data 20/12/2008 per protestare contro la grave crisi che coinvolge tutta la valle e tutti i settori lavorativi.

La crisi occupazionale che colpisce la nostra valle è a nostro avviso non improvvisa ed è causata da elementi e situazioni che si trascinano da molto tempo, e sicuramente la crisi finanziaria e dell’economia reale attuale non ha fatto altro che accentuare le problematicità.

Basta vedere le notizie dell’ultimo anno:
- in primavera c’è stata la vertenza alla Miti che ha riguardato 34 addetti in esubero.
- a giugno la SMI WRAP, o Cartiera Valle Brembana ha messo in mobilità ben 60 lavoratori a seguito della cessazione dell’attività da parte dell’azienda.
- a inizio dicembre l’accordo per la cassa integrazione di 70 addetti della Meccanica Brembana di San Giovanni Bianco.
- l’Areva T&D Fir Spa ha annunciato che trasferirà l’attività a Trezzo d’Adda a fine novembre, dopo anni di mormorii sul trasferimento d’attività.
- in questi giorni i sindacati stanno contrattando per un quarto anno di contratti di solidarietà per 200 lavoratori della Manifattura Valle Brembana altrimenti in esubero

A metà ottobre dulcis in fundo il presidente della comunità montana annuncia che il protocollo per il polo della meccatronica approvato dalla provincia e sventolato come successo è carta straccia poiché la comunità stessa non ha partecipato più al bando regionale valutando come “pochi i fondi che si sarebbero ottenuti”. Per di più la Brembo, che si era impegnata quando ha lasciato San Giovanni Bianco nel 2005 a promuovere l’occupazione nel nuovo polo coloro che già lavoravano nella Brembo stessa, a giugno ha ceduto l’immobile realizzando una plusvalenza di 1 milione e 174mila euro.

Le cause di questo abbandono da parte delle aziende della valle Brembana è sicuramente dovuto a una carenza di infrastrutture e all’intasamento continuo di quelle esistenti, al forte disagio per l’isolamento della valle Brembana con la conseguente scarsa competitività per i costi aggiuntivi di trasporto e collegamento. E la politica, soprattutto il centrodestra visto che è da tempo immemorabile che governa il nostro territorio( lega compresa), ha una notevole responsabilità nel non avere creato possibilità e fatto sistema, diviso in mille campanilismi e egoismi. Il centrodestra e la comunità montana pertanto si è dimostrato incapace di concretizzare e di dare a vita a una politica di sviluppo e benessere sociale, immobilizzato da giochi politici e incapacità amministrativa.

Tuttavia non possiamo dimenticare che spesso le aziende si sono adagiate sui finanziamenti una tantum da parte dello stato e quando questi hanno cessato di essere erogati hanno dovuto o delocalizzare o chiudere per impossibilità di proseguire l’attività perché incapaci di competere con le innovazioni e i mercati interni ed esteri

Noi come circolo del partito democratico sosteniamo ora la protesta dei lavoratori presentandoci insieme a loro nella piazza a protestare contro la cattiva gestione della valle. Non si puo’ pretendere di nascondere i problemi presenti da anni nella valle sotto il tappeto di una crisi mondiale che ha dato l’ultima spallata al sistema lavorativo valbrembano.

E’ ora di rimboccarsi le maniche, è ora che a domande si diano risposte concrete, è l’ora del riscatto della valle brembana.

Il circolo della Valle Serina

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