Resoconto incontro con Simonetti

L’incontro inizia alle ore otto e trenta. Presenti una trentina di persone tra cui molti amministratori. Il vice sindaco di Bracca Marco Muttoni saluta rimarcando l’importanza dell’incontro dato lo strumento complesso del PGT.
Simonetti, architetto nonché consigliere provinciale del PD, incomincia il suo intervento da una ricostruzione storica, sottolineando come la concezione del territorio sia stata nel dopo guerra impostata in una visione individualistica, nel senso che ciascun privato se proprietario aveva il diritto di costruire sulla propria proprietà. La rivoluzione degli anni ottanta che prevedeva invece uno sviluppo comunitario e complessivo del territorio formulava un doppio binario presente nel PGT: da un parte il terreno può essere edificabile, ma altresì è necessario ottenere anche i diritti edificatori, i quali sono assegnati dall’amministrazione in funzione del progetto urbanistico, per poter costruire anche sul terreno di proprietà. Ed è qua tutto il nocciolo della rivoluzione delicata e cruciale del PGT: difatti conferisce notevoli responsabilità alle singole amministrazioni comunali, le quali possono ora pianificare in autonomia il proprio territorio.
Nella seconda parte della serata si è sottolineato tuttavia come questa autonomia dovrebbe portare soprattutto in zone di montagna con paesi molto piccoli a una gestione e progettazione di area dei servizi, dello sviluppo economico e delle risorse, senza cedere a campanilismi inutili e dannosi.
Infine si sono fatte proposte concrete come l’approntamento di una serie di Agende 21, il recupero dei boschi come risorsa per generare certificati verdi essenziali alle aziende per poter produrre inquinamento secondo il protocollo di Kyoto, la nascita di un consorzio di fittanze per il la riqualificazione delle numerose seconde case presenti nella valle, l’ammodernamento di un sistema ricettivo che va sempre più nella direzione dell’albergo esteso.
Dichiara infine Andrea Tiraboschi, portavoce del circolo: “ E’ un passaggio delicato, cruciale per la svolta culturale e ricco di opportunità il PGT. Spetta all’attuale classe dirigente locale la responsabilità di decisioni che ricadranno senza appello sulle future generazioni. Si spera che tutti abbino coscienza di questo”.

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