3 GIORNI DI MOBILITAZIONE SULLA SCUOLA PD BERGAMO


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Il PD che c'è - In Provincia
 
Ad un mese circa dall'avvio dell'anno scolastico abbiamo colto, in merito ai cambiamenti introdotti dalla riforma, preoccupazione, confusione, ombre, si sono moltiplicati gli atti d'accusa ci è parsa evidente la volontà  da parte del Ministro di voler nel concreto marginalizzare la funzione della scuola.
Il PD vuol ridare prestigio a una istituzione troppo vilipesa e sacrificata da esigenze di bilancio. Per questo il PD bergamasco ha deciso di lanciare sulla scuola una grande mobilitazione che coinvolga i circoli e permetta di ascoltare le persone che vivono la scuola dall'interno e dall'esterno e di far conoscere la scuola che vorremmo e che lavoriamo per costruire!
Il 15, 16 e 17 ottobre saranno i giorni della scuola del PD bergamasco: ai circoli chiediamo di essere i rpotagonisti di questo lavoro, con volantinaggi fuori dalle scuole dei nostri comuni venerdì e sabato e gazebo in piazza la domenica.
 
Come partito sentiamo l'esigenza di condividere letture, valutazioni, proposte con quanti avvertono l'esigenza di capire come sta cambiando la scuola e come potrebbe cambiare. In queste settimane con il lavoro del gruppo scuola e delle zone stiamo costruendo i contenuti e i materiali della campagna in modo partecipato. Le proposte e i materiali saranno presentati e distribuiti ai circoli all'assemblea provinciale dell'11 ottobre 2010.
Contribuisci anche tu! Per avere informazioni o inviare suggerimenti  proposte scrivi a redazione@pdbergamo.itQuesto indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
 
Siamo consapevoli di cosa non va nella scuola, consci che ogni cambiamento deve coinvolgere insegnanti, dirigenti, studenti, genitori che operano all'interno del sistema d'istruzione e formazione riteniamo grave che il ministro si sia mossa contro tutti.
Vogliamo leggere la criticità dell'applicazione della riforma Gelmini e riaffermare gli obiettivi del Partito convinti che "non c'è libertà senza sapere" , che la scuola deve essere inclusiva in un sistema pubblico integrato.
La scuola è una risorsa per il futuro dell'Italia nella competitività, questo concetto sempre più chiaro è lento a tradursi in Italia in centralità politica e di governo. La nostra è una scuola dove i livelli medi di apprendimento sono bassi, che ancora discrimina e penalizza chi proviene da ceti non abbienti e non acculturati, che non premia il merito.
Poiché nella scuola si pongono le premesse della cultura democratica indispensabile alla convivenza in una società sempre più plurale e multiculturale, occorre  ridare alla scuola e al sistema formativo il senso di una propria fondamentale funzione pubblica, di servizio pubblico e quindi devono esserle garantiti i mezzi per farsi carico delle difficoltà di tutti gli studenti.
Quella che il Ministro ha definito Riforma Epocale sta portando la nostra scuola al passato a scapito dei nostri giovani quindi della nazione intera, il governo che tanto parla di federalismo sta bloccando l'autonomia della scuola non garantendo certezza nell'erogazione delle risorse economiche e umane. Di fronte a una scuola del " meno " proposta dalla Gelmini (meno ore di insegnamento, meno insegnanti, meno insegnanti di sostegno, meno laboratori, meno tempo pieno....) come PD sentiamo il dovere di connotare in positivo la scuola, ridare slancio alla passione dei docenti, premiare la competenza, offrire una tangibile prospettiva di carriera che premi i meritevoli e conforti l'innovazione e la qualità.

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