Il tramonto dei soli di Adro

Nonostante il divieto, il sindaco Lancini vuole ripristinare i simboli della Lega, rimossi dalla scuola di Adro. Pd: “C'e' ancora qualcuno in grado di ripristinare la legalità?” Franco: "Ora basta con arroganza leghista. Il sindaco rispetti la legge"


Il sole delle Alpi è destinato a tramontare. Di sicuro i 700 soli che erano stati apposti nella scuola di Adro per decisione del sindaco legista. Dopo la decisione del preside dell'istituto, i soli delle Alpi si avviano al tramonto nonostante la volontà del sindaco Lancini di non volersi arrendere. “Sono pronto ad agire con carte bollate e se occorre anche con il cacciavite. Io obbedisco solo al ministro”, - ndr Maroni che, tra l'altro, non è il ministro competente.

Ricordiamo che la decisione di rimuovere i simboli del sole delle Alpi è stata molto discussa, avallata ad auspicata dal Presidente della Repubblica che si è speso in nome di una scuola plurale e democratica. Anche il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini è intervenuta esprimendosi a favore della rimozione dei simboli padani nella scuola del bresciano, in risposta ad una interrogazione urgente presentata dai senatori del  Partito Democratico.
Il sindaco di Adro, per tutta risposta ha dichiarato di considerare ‘opinioni, che restano tali’, quelle del Presidente e del ministro, in quanto solo il ministro degli Interni, o in sue veci, il prefetto di Brescia, può dare ordini ad un sindaco, e su questo, dal punto di vista formale, poco gli si può obiettare.

Il Partito democratico ha presentato una nuova interrogazione urgente ai ministri Maroni e Gelmini, per chiarire le loro posizioni al riguardo. "L'arrogante protervia del Sindaco che si oppone alle decisioni del Dirigente e del Consiglio d'istituto della scuola di Adro si spiega solo con il colpevole silenzio del Ministro Maroni”, queste le considerazioni a caldo della senatrice del Pd Marilena Adamo, una delle promotrici delle interrogazioni. “Perché il ministro dell'interno dovrebbe sentire come suo preciso dovere la tutela dei valori e dei simboli della Repubblica- ha spiegato la senatrice. Ma se questo non gli interessa, spieghi almeno a quel federalista d'accatto del Sindaco Lancini che i federalisti dovrebbero difendere le autonomie e che l'autonomia scolastica non tollera ingerenze della politica, compresa quella della Lega".



Francesca Puglisi, la Responsabile Scuola della Segreteria nazionale del Pd ha posto una legittima domanda, riguardo questa vicenda così anomala. “C’è ancora qualcuno, ad Adro, in grado di ripristinare la legalità? E’ vergognoso che da settimane i bambini siano costretti a fare lezione in luoghi costellati da simboli della Lega, senza che nessuno, né il ministro Gelmini che pure gioca in casa essendo quello il suo collegio elettorale, né il ministro Maroni, né il prefetto, né altri riescano a far rispettare la legge. Chiediamo quindi che le istituzioni si muovano. E lo facciano subito”.

Ha ribadito l’appello al rispetto della legge e delle regole democratiche, la senatrice del Pd Vittoria Franco, membro della Commissione Istruzione Senato. "Il sindaco di Adro, rispetti la legge dello Stato, perché il suo è un atteggiamento arrogante e irrispettoso anche nei confronti della volontà delle famiglie e degli studenti della scuola e della scuola pubblica in generale. Basta con l'arroganza leghista. Stupisce anche l'atteggiamento latitante del Ministro Maroni. Al suo posto - sottolinea Franco - non sottovaluterei la situazione. Per questo lo invitiamo a richiamare il sindaco a non insistere su posizioni conflittuali".

Si è soffermato sull’evidenza che ‘ormai il ricatto leghista sul governo diventa ogni giorno più pesante e su quanto sia inefficace la risposta del ministro Gelmini’, Antonio Rusconi, capogruppo del Pd in Commissione Istruzione. Il quale ha puntato il dito anche sulla necessità di garantire il rispetto delle normative scolastiche. "Esiste ancora il rispetto delle regole? Contatterò in queste ore il dirigente scolastico regionale per capire se in Lombardia esiste ancora un rispetto delle normative scolastiche o se i sindaci si possono attribuire poteri sulle scuole a seconda delle loro simpatie politiche".
Inoltre Rusconi, ha chiesto un chiarimento allo stesso ministro Maroni affinché chiarisca al più presto se il sindaco di Adro rispetta le norme come tutti gli altri amministratori pubblici e se le spese di rimozione, dovute a un suo macroscopico errore politico, non siano a carico di oneri pubblici, proprio in un momento in cui il Governo leghista ha messo il Patto di stabilità come una macina al piede dei sindaci lombardi virtuosi, che così non possono spendere i soldi che hanno".

Ha commentato le ultime assurde affermazioni del sindaco di Adro, la senatrice del Pd Mariangela Bastico, anche in riferimento alla volontà di Lancini di mantenere il nome della scuola a Gianfranco Miglio, piuttosto che ai fratelli garibaldini Enrico ed Emilio Dandolo, come su decisione del Consiglio di istituto. "E' assolutamente illegittima e priva di fondamento l'affermazione del sindaco di Adro che, essendo l'edificio scolastico 'suo', cioè del Comune, ne possa disporre a proprio piacimento. E' surreale l'affermazione del sindaco che l'edificio si chiami in un modo e la scuola in un altro”.

‘Di fronte alle ripetute e illegittime resistenze del sindaco, secondo la Bastico, il Ministro dell'Interno e il Governo, ai sensi del Testo Unico delle leggi sugli enti locali (D.Lgs n.267/2000), devono immediatamente imporre lo smantellamento dei simboli e, in caso di mancata attuazione, il consiglio dei Ministri deve nominare un Commissario che provveda in via sostitutiva’.

Inoltre la senatrice democratica ha anche chiarito le diatribe che sono sorte riguardo le spese di rimozione dei 700 soli, che pare si aggirino intorno ai 30000 euro. “Dato che i simboli leghisti sono stati affissi nell'esercizio di un potere che non spetta all'Amministrazione comunale, questa dovrà rispondere economicamente delle spese per l'allestimento e lo smantellamento. E su questo penso che anche la Corte dei Conti farà le verifiche e adotterà i provvedimenti di propria competenza". Ha dichiarato la senatrice del Pd.

Come ha detto Vincenzo Vita, Vice Presidente della Commissione Pd Istruzione del Senato “la vicenda di Adro ha assunto ormai tinte grottesche, che si uniscono alla inaudita gravità di ciò che sta accadendo sotto il profilo della democrazia e nulla fa di concreto. Ci si chiede insomma, quando si metterà fine a questa pagina ingloriosa per l'Italia e per la scuola, che rischia di diventare un grave precedente”.

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