Nel luglio 2010, il Segretario del Pd indicava le proposte del Partito per una riforma della governance nella Rai. VIDEO
"E` da più di un anno che il Pd ha presentato alla Camera un disegno di legge, primo firmatario Pier Luigi Bersani, proprio per cambiare la governance, convinti che ormai la gestione del servizio pubblico sia da tempo una emergenza e ci auguriamo che il nostro progetto possa stimolare la ricerca di un disegno di legge da parte del governo che trovi ampia condivisione anche fra i parlamentari della vecchia maggioranza". Lo ha affermato Carlo Rognoni, presidente Forum Pd per la Riforma del sistema radiotelevisivo.
"La nostra proposta è nata soprattutto con l`intenzione di aprire un dialogo con tutte quelle forze politiche che in Parlamento sentono la responsabilità di voler cambiare e intendono farsi carico della necessità di una Rai più indipendente dalle segreterie dei partiti, più autorevole, più rispondente ai bisogni di una informazione e di un intrattenimento all`altezza della rivoluzione multimediale in atto". E, ha ricordato ancora Rognoni, "nella nostra proposta abbiamo indicato lanecessità di fare della Rai un'azienda 'normale' con un amministratore delegato con ampi poteri e un consiglio in grado di intervenire solo sul bilancio, sui piani editoriali e sul piano industriale, lasciando che la responsabilità delle nomine dei direttori dei Tg e delle reti e delle posizione di vertice aziendale sianosvincolate da interferenze partitiche".
"L`idea che il governo Monti si stia orientando per cambiare la legge sul sistema di governo della Rai, in vista della fine di marzo, quando scade l`attuale Consiglio di amministrazione - ha detto ancora - dovrebbe essere accolta da tutti, a cominciare dai dipendenti, dai giornalisti, dai dirigenti della stessa Rai, come segnale di speranza per il futuro del servizio pubblico".
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Nel luglio 2010, il Segretario del Pd indicava le proposte del Partito per una riforma della governance nella Rai. All'epoca c'era ancora il Governo Berlusconi e queste proposte non furono ascoltate. Oggi con il nuovo governo Monti si può ricominciare a parlare anche di Rai.
"La nostra proposta è nata soprattutto con l`intenzione di aprire un dialogo con tutte quelle forze politiche che in Parlamento sentono la responsabilità di voler cambiare e intendono farsi carico della necessità di una Rai più indipendente dalle segreterie dei partiti, più autorevole, più rispondente ai bisogni di una informazione e di un intrattenimento all`altezza della rivoluzione multimediale in atto". E, ha ricordato ancora Rognoni, "nella nostra proposta abbiamo indicato lanecessità di fare della Rai un'azienda 'normale' con un amministratore delegato con ampi poteri e un consiglio in grado di intervenire solo sul bilancio, sui piani editoriali e sul piano industriale, lasciando che la responsabilità delle nomine dei direttori dei Tg e delle reti e delle posizione di vertice aziendale sianosvincolate da interferenze partitiche".
"L`idea che il governo Monti si stia orientando per cambiare la legge sul sistema di governo della Rai, in vista della fine di marzo, quando scade l`attuale Consiglio di amministrazione - ha detto ancora - dovrebbe essere accolta da tutti, a cominciare dai dipendenti, dai giornalisti, dai dirigenti della stessa Rai, come segnale di speranza per il futuro del servizio pubblico".
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Nel luglio 2010, il Segretario del Pd indicava le proposte del Partito per una riforma della governance nella Rai. All'epoca c'era ancora il Governo Berlusconi e queste proposte non furono ascoltate. Oggi con il nuovo governo Monti si può ricominciare a parlare anche di Rai.
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