Agenda 2012 per lo sviluppo e la coesione del territorio bergamasco”. le proposte del PD di bergamo per la provincia


La proposta di “Agenda 2012 per lo sviluppo e la coesione del territorio bergamasco” è la risposta che vogliamo dare alle sollecitazioni che le diverse realtà territoriali impegnate contro la crisi pongono alle forze politiche, chiedendo una “visione strategica” per orientare le scelte del territorio. In questo senso dobbiamo purtroppo evidenziare l’inadeguatezza della Giunta Pirovano. Non solo per una mancanza di risorse, che invece il doppio ruolo del Presidente avrebbe dovuto garantire. Mancano idee e progetti, che non comportano grandi costi immediati, ma richiedono quella capacità politica che finora non si è vista: nessuna idea forte attorno alla quale chiamare a raccolta le forze migliori della comunità bergamasca. La gravità della crisi economica pone chiaramente la necessità sia di individuare nuovi scenari di produzione del valore rispetto agli orientamenti consolidati, sia di saper qualificare i sistemi economici principali, ad iniziare dal manifatturiero e dall’edilizio. La nostra Provincia, se fosse capace di orientare e coordinare il sistema degli attori istituzionali ed economici fornendo possibili indirizzi strategici di sviluppo e di collaborazione, potrebbe, su ciò, svolgere un ruolo importante.
Per la bassa, cuore dei prossimi cambiamenti, riteniamo che occorra con urgenza predisporre uno schema direttore di Piano d’Area per il territorio interessato dalla realizzazione della Brebemi, con indicazioni di scenario per le trasformazioni territoriali connesse all’opera: proposte per lo sviluppo ordinato delle aree produttive nel rispetto del suolo agricolo, attenzione alle ricadute economiche per i settori strategici verso cui riorientare l’agricoltura in relazione alla nuova Politica Agricola Comunitaria, individuazione dei progetti strategici di sostegno e rilancio dei territori anche in connessione alle opere di mitigazione previste.
Per il settore manifatturiero occorre individuare le principali agglomerazioni artigianali ed industriali dove promuovere politiche d’area per la loro valorizzazione basate sul potenziamento dell’infrastrutturazione tecnologica, sul recupero delle aree dismesse, sulla condivisione e il potenziamento dei servizi all’impresa, sull’incremento dei servizi di formazione, sul sostegno alla qualificazione ambientale ed ai possibili finanziamenti comunitari, con l’obiettivo di promuovere specifici parchi produttivi orientati alla qualità del sistema manifatturiero ed alla promozione della nuova imprenditoria.
Sul versante della coesione proponiamo la promozione di “Patti territoriali di sussidiarietà”, capaci di mettere in relazione i diversi soggetti locali (Comuni, realtà profit e non profit, professionisti, promotori di gas e reti sociali) per la realizzazione di un nuovo welfare comunitario che superi la sola logica dei bandi e dei voucher poiché oggi, più che l’acquisto di prestazioni, occorre creare legami e responsabilità condivise. In questa direzione riteniamo indispensabili percorsi formativi condivisi tra soggetti erogatori di servizi diversi (funzionari di enti locali, associazioni di categoria, cooperative), nonché ad un accordo tra Provincia e Università di Bergamo per la valorizzazione di figure professionali dedicate. Tali politiche sono anche il momento di promozione di iniziative di supporto alla gestione associata dei servizi più complessi e costosi nei Comuni minori, in particolare quelli montani, nell’ottica di una maggiore qualità dei servizi al cittadino.
Sul versante della mobilità proponiamo un Piano provinciale ad hoc che, attraverso il potenziamento del servizio di mobility management, possa realizzare una rete provinciale di coordinamento dell’offerta di servizi di trasporto privato, es. car pooling, capace di produrre risparmi agli utenti, ripagare con il servizio all’ente i costi del coordinamento e generare complessivamente economia dei consumi di trasporto, anche a beneficio della popolazione pendolare oggi particolarmente vessata.
Rispetto ai temi dell’edilizia e della sostenibilità occorre con urgenza promuovere accordi quadro con istituti di credito per facilitare l’attuazione dei Piani comunali d’azione per l’energia sostenibile (SEAP), in particolare per quanto concerne gli interventi di manutenzione e/o ristrutturazione di immobili privati energeticamente obsoleti, orientando a ciò anche la redazione delle linee guida in corso di redazione in attuazione del Piano territoriale di coordinamento provinciale (PTCP). Allo stesso modo crediamo si debba procedere nella ricerca di partner privati e pubblici per coadiuvare la formazione di uno o più fondi di investimento di secondo livello per l’accesso ai finanziamenti del Fondo Investimenti per l’Abitare, in attuazione del Piano nazionale di edilizia abitativa, definito dal Dpcm 16 luglio 2009, per facilitare la realizzazione di interventi di housing sociale sul territorio provinciale.
Infine, con l’obiettivo di realizzare quanto prima una reale interazione tra sistema commerciale del centro cittadino ed aeroporto, riteniamo si debba promuovere subito, in attesa dell’importante realizzazione del raccordo ferroviario, una forte innovazione e potenziamento del trasporto pubblico oggi esistente, cogliendo così presto anche le possibili inferenze positive dell’opera sul progetto di trasformazione urbana Porta Sud, che la Provincia deve impegnarsi a rilanciare.
I consiglieri provinciali Pd: Franco Cornolti, Serafino Carissimi, Matteo Rossi, Mirosa Servidati, Filippo Simonetti, Alberto Vergalli.

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