8 proposte per cambiare
Il gruppo consigliare del Partito
democratico ha presentato un documento e un relativo ordine del giorno
finalizzato a promuovere e sostenere politiche di sviluppo per la provincia
bergamasca. Lo abbiamo denominato “Agenda 2012 per lo sviluppo e la coesione
del territorio bergamasco”.
Si tratta di un’agenda di impegni e
priorità che proponiamo non solo al Consiglio provinciale, ma anche e
soprattutto alle forze sociali, economiche, politiche e, più in generale, alle
organizzazioni della società civile bergamasca, convinti che è ora e tempo di
“darsi una mossa” nell’affrontare la crisi economica.
Il giudizio sulla giunta Pirovano è
molto negativo, non tanto per la scarsa qualità di quello che si è fatto,
quanto piuttosto perché non si fa. Non è stata posta nessuna idea centrale in
questi 2 anni e mezzo di governo su cui coinvolgere e aggregare le risorse e
gli attori della vita bergamasca. Il risultato è un’istituzione che tenta di
barcamenarsi nell’ordinario, con molte boutade, senza fare alcunché di concreto
per la vita del territorio. Manca progettualità, idee, chiarezza delle proposte.
Se si escludono alcuni interventi come anche la variante di Zogno, il bilancio
rasenta davvero il livello dell’ordinarietà.
Le nostre proposte.
1.
Predisporre, entro 6 mesi, uno schema direttore di
Piano d’Area per il territorio della bassa bergamasca interessato dalla
realizzazione della Brebemi, con proposte per lo sviluppo
ordinato delle aree produttive nel rispetto del suolo agricolo, per la
realizzazione delle infrastrutture intermodali previste e per il rilancio e la
riprogettazione dell’agricoltura stessa.
2.
Individuare, entro 3 mesi, con consultazione delle associazioni di categoria,
le aree provinciali ove la concentrazione di aziende artigianali ed industriali
permette di promuovere politiche di potenziamento
della infrastrutturazione tecnologica, condivisione e potenziamento dei servizi
all’impresa, incremento dei servizi di formazione, sostegno alla qualificazione
ambientale delle attività, con
l’obiettivo di promuovere specifici parchi produttivi di interesse provinciale
orientati alla qualità del sistema manifatturiero ed alla promozione della
nuova imprenditoria.
3.
Coordinare e promuovere l’implementazione di “Patti
territoriali di sussidiarietà”, capaci di mettere in relazione i
diversi soggetti locali (Comuni, cooperazione sociale, associazione di
categoria, professionisti, promotori di gruppi di acquisto e di reti di
economie solidale, associazioni di volontariato) per la realizzazione di un nuovo welfare comunitario. A questo proposito riteniamo utile la realizzazione di
percorsi formativi condivisi dalle figure degli enti locali, del non profit e
delle associazioni di categoria ai quali compete la progettazione dei servizi
sul territorio.
4. Predisporre, entro tre mesi, una verifica di
fattibilità del potenziamento del servizio di mobility management provinciale con la finalità della realizzazione di una rete provinciale di
coordinamento dell’offerta di servizi di trasporto privato, es. car
pooling, indirizzato prevalentemente alle principali direttrici di traffico
pendolari e studenti, capace di produrre risparmi agli utenti, ripagare con il
servizio all’ente i costi del coordinamento e generare complessivamente
economia dei consumi di trasporto.
5. Promuovere, in attuazione del Covenant of Major, accordi quadro con istituti di credito per facilitare l’attuazione
dei SEAP comunali, orientando altresì la redazione delle linee
guida per il dimensionamento e l’individuazione degli sviluppo insediativi,
in corso di redazione in attuazione del PTCP, alla rapida selezione di buone
pratiche connesse al tema del rinnovo del patrimonio immobiliare da proporre
alle amministrazioni comunali sottoscrittrici del “Patto dei Sindaci”.
6. Promuovere la ricerca di partner privati
e pubblici per coadiuvare la formazione di uno o
più fondo di investimento di secondo livello, per l’accesso ai finanziamenti
del Fondo Investimenti per l’Abitare (Fia), per la
realizzazione di interventi di housing sociale sul
territorio provinciale.
7.
Predisporre, entro sei mesi, uno studio di
fattibilità sul collegamento, come trasporto pubblico su guida vincolata o a
percorso preferenziale coordinato, aeroporto il Caravaggio - stazione di
Bergamo, affinché, in attesa dell’importante, ma complessa e
costosa, opera ferroviaria oggi in fase di studio, si verifichi la possibilità di
opere intermedie, di minor costo e di maggiore rapidità
8.
promuovere iniziative di confronto con le
amministrazioni comunali, in particolar modo con le più piccole e con quelle localizzate nei
territori ad accessibilità svantaggiata .
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