La provincia di Bergamo; agenda 2011 (pagina 4)



8 proposte per cambiare


Il gruppo consigliare del Partito democratico ha presentato un documento e un relativo ordine del giorno finalizzato a promuovere e sostenere politiche di sviluppo per la provincia bergamasca. Lo abbiamo denominato “Agenda 2012 per lo sviluppo e la coesione del territorio bergamasco”.
Si tratta di un’agenda di impegni e priorità che proponiamo non solo al Consiglio provinciale, ma anche e soprattutto alle forze sociali, economiche, politiche e, più in generale, alle organizzazioni della società civile bergamasca, convinti che è ora e tempo di “darsi una mossa” nell’affrontare la crisi economica.
Il giudizio sulla giunta Pirovano è molto negativo, non tanto per la scarsa qualità di quello che si è fatto, quanto piuttosto perché non si fa. Non è stata posta nessuna idea centrale in questi 2 anni e mezzo di governo su cui coinvolgere e aggregare le risorse e gli attori della vita bergamasca. Il risultato è un’istituzione che tenta di barcamenarsi nell’ordinario, con molte boutade, senza fare alcunché di concreto per la vita del territorio. Manca progettualità, idee, chiarezza delle proposte. Se si escludono alcuni interventi come anche la variante di Zogno, il bilancio rasenta davvero il livello dell’ordinarietà.


Le nostre proposte.
1. Predisporre, entro 6 mesi, uno schema direttore di Piano d’Area per il territorio della bassa bergamasca interessato dalla realizzazione della Brebemi, con proposte per lo sviluppo ordinato delle aree produttive nel rispetto del suolo agricolo, per la realizzazione delle infrastrutture intermodali previste e per il rilancio e la riprogettazione dell’agricoltura stessa.
2. Individuare, entro 3 mesi, con consultazione delle associazioni di categoria, le aree provinciali ove la concentrazione di aziende artigianali ed industriali permette di promuovere politiche di potenziamento della infrastrutturazione tecnologica, condivisione e potenziamento dei servizi all’impresa, incremento dei servizi di formazione, sostegno alla qualificazione ambientale delle attività, con l’obiettivo di promuovere specifici parchi produttivi di interesse provinciale orientati alla qualità del sistema manifatturiero ed alla promozione della nuova imprenditoria.
3. Coordinare e promuovere l’implementazione di Patti territoriali di sussidiarietà”, capaci di mettere in relazione i diversi soggetti locali (Comuni, cooperazione sociale, associazione di categoria, professionisti, promotori di gruppi di acquisto e di reti di economie solidale, associazioni di volontariato) per la realizzazione di un nuovo welfare comunitario. A questo proposito riteniamo utile la realizzazione di percorsi formativi condivisi dalle figure degli enti locali, del non profit e delle associazioni di categoria ai quali compete la progettazione dei servizi sul territorio.
4. Predisporre, entro tre mesi, una verifica di fattibilità del potenziamento del servizio di  mobility management provinciale con la finalità della realizzazione di una rete provinciale di coordinamento dell’offerta di servizi di trasporto  privato, es. car pooling, indirizzato prevalentemente alle principali direttrici di traffico pendolari e studenti, capace di produrre risparmi agli utenti, ripagare con il servizio all’ente i costi del coordinamento e generare complessivamente economia dei consumi di trasporto.
5. Promuovere, in attuazione del Covenant of Major, accordi quadro con istituti di credito per facilitare l’attuazione dei SEAP comunali, orientando altresì la redazione delle linee guida per il dimensionamento e l’individuazione degli sviluppo insediativi, in corso di redazione in attuazione del PTCP, alla rapida selezione di buone pratiche connesse al tema del rinnovo del patrimonio immobiliare da proporre alle amministrazioni comunali sottoscrittrici del “Patto dei Sindaci”.
6. Promuovere la ricerca di partner privati e pubblici per coadiuvare la formazione di uno o più fondo di investimento di secondo livello, per l’accesso ai finanziamenti del Fondo Investimenti per l’Abitare (Fia), per la realizzazione di interventi di housing sociale sul territorio provinciale.
7. Predisporre, entro sei mesi, uno studio di fattibilità sul collegamento, come trasporto pubblico su guida vincolata o a percorso preferenziale coordinato, aeroporto il Caravaggio - stazione di Bergamo, affinché, in attesa dell’importante, ma complessa e costosa, opera ferroviaria oggi in fase di studio, si verifichi la possibilità di opere intermedie, di minor costo e di maggiore rapidità
8. promuovere iniziative di confronto con le amministrazioni comunali, in particolar modo con le più piccole e con quelle localizzate nei territori ad accessibilità svantaggiata .

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