Bersani sul caos europeo e il diktat di Francia e Germania


Non è credibile che chi non ha fatto nulla per tre anni, domani mattina faccia ciò che serve

Abbiano perso la stima e il rispetto internazionale. Siamo stati derisi e questo è inaccettabile. Ma gli italiani non sono Berlusconi e vanno rispettati! Adesso inventeranno condoni e sanatorie mentre solo le dimissioni offrirebbero al Paese un soprassalto di consapevolezza. Le misure abborracciate non sono più sufficienti

pubblicato il 24 ottobre 2011 , 167 letture
strada senza uscita
“Siamo di fronte ad un passaggio cruciale, come lo era un mese fa e come lo sarà ancora di più tra una settimana. E sta avvenendo quello che abbiamo detto tante volte, purtroppo inascoltati”. Così il segretario del PD Pier Luigi Bersani ha introdotto la conferenza stampa per ribadire le proposte del PD in risposta alle sollecitazioni dell'Unione europea sulle riforme immediate da attuare in Italia.

“Abbiamo assistito a tre anni di assoluta mancanza di riforme e di idee; a tre anni che non hanno prodotto equità; a tre anni di totale assenza di dignità che ci hanno portato a dove non dovevamo essere. Siamo esposti alla crisi e, purtroppo, siamo considerati il rischio per l'Europa e per il mondo” ha continuato il leader democratico.

“Abbiano perso la stima e il rispetto internazionale. Siamo stati derisi e questo è inaccettabile. Ma gli italiani non sono Berlusconi e vanno rispettati! E naturalmente devono però far tutto ciò che è in loro potere per esserlo”.



“Ci vengono richieste riforme strutturali per la crescita. Quelle stesse che andiamo da tempo a proporre: misure economiche e sociali da affrontare con equità a partire da un nuovo assetto fiscale, da qualche misura sul lavoro e gli investimenti e dai carichi sulla rendita a cominciare dai grandi patrimoni. Servono un pacchetto di liberalizzazioni effettive, la riduzione del peso delle istituzioni e rivedere il sistema delle pensioni attraverso un meccanismo flessibile basato su incentivi e disincentivi per l'uscita dal mondo del lavoro”.

Il messaggio che il PD trasmette a Palazzo Chigi è lo stesso degli ultimi mesi e delle ultime settimane. "Non è credibile che chi non ha fatto nulla per tre anni, domani mattina faccia ciò che serve. Quello che riusciranno a fare sarà sempre poco rispetto a quello di cui c'è bisogno".

“Inventeranno condoni e sanatorie che sono un pugno in un occhio alla riforma del fisco. Noi abbiamo una ragione doppia per creare una discontinuità politica altrimenti non usciremo dalla crisi e non saremo credibili: questo governo deve passare la mano! Una situazione politica nuova ci darebbe il tempo di fiducia dell'Europa e dei mercati”

Le dimissioni di Silvio Berlusconi offrirebbero al Paese un "soprassalto di consapevolezza. Le misure abborracciate non sono più sufficienti”.

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